I
Musei Reali propongono per
quest'estate una serie di eventi da non perdere, coinvolgendo tutti i
Musei che li compongono, compresa la Biblioteca Reale. Oggi
l'attenzione è per
Piccole sculture bianche. I biscuit del Palazzo
Reale, una mostra in corso alla
Galleria Sabauda, fino
al 14 gennaio
2018.
È una
mostra raffinatissima, sin dal suo allestimento,
nella galleria del primo piano. Colori luminosi e vetrine eleganti,
per piccole e grandi sculture di porcellana, che testimoniano
il
gusto squisito dei Savoia e, ancora una volta, la loro
passione per
il collezionismo. Nel XVIII secolo, qualunque Casa regnante che si
rispettasse aveva una propria raccolta di
porcellane prodotte in
Europa, sull'onda del successo delle creazioni cinesi. A Torino
arrivarono soprattutto le ceramiche francesi, i cosiddetti
biscuit,
che devono il loro nome al fatto che fossero necessarie due cotture
(letteralmente bis-cuit, cioè bis-cotto) senza smalto. "La
superficie ruvida limita il loro uso soprattutto a
oggetti decorativi:
busti, statuette e soprammobili" spiega il comunicato stampa "La
raccolta di biscuit del Palazzo Reale di Torino documenta
la fase
conclusiva di questa passione, fra gli ultimi fuochi della
chinoiserie, ormai in decadenza nella seconda metà del secolo XVIII
secolo, e il sorgere del Neoclassicismo, con nuovi interessi e
temi".
Nelle vetrine si ammirano produzioni provenienti dalla
manifattura reale di Sèvres, che propongono numerosi temi,
soprattutto di ambito
mitologico: statuine di Amore e Flora, di
Flora con Zefiro, del Giudizio di Paride, tutte di fattura squisita
raccontano l'interesse per uno stile di vita raffinato, elegante e
idealizzato. Siamo, in fondo, alla fine del XVIII secolo,
tra
Illuminismo e Arcadia, in vista del Neoclassicismo. Non mancano, e
sono altrettanto appassionanti, i
riferimenti alla vita reale, con
scene di vita quotidiana di popolani e pastorelle, anche loro
idealizzati, come appartenenti a
un mondo arcadico e ideale (una
dimostrazione pratica di come le classi dirigenti prepararono la
Rivoluzione Francese, avendo anche poche idee della vita reale del
popolo?). Belle anche le statue ispirate alla
Gerusalemme Liberata,
che ricostruiscono gli episodi d'amore più tormentati dell'opera del
Tasso.
È una mostra affascinante, che
illustra la dinastia sabauda da un altro punto di vista. È davvero
bello il lavoro che stanno facendo i Musei Reali
per far conoscere i
propri tesori e, attraverso questi, i Savoia, la loro cultura e la
lor raffinatezza. La storiografia ci ha sempre parlato di sovrani di
educazione militare, quasi sempre rozzi e poco interessati alle
lettere e al sapere. I capolavori conservati nei Musei Reali, le mostre
realizzate anche con il contributo degli enti culturali in cui il
patrimonio sabaudo si è disperso, dimostrano quanto questa immagine
sia spesso ingiusta non solo verso la dinastia, ma anche verso Torino.
Se visitate la mostra
entro il 29 ottobre 2017, non perdetevi, al
piano superiore della Galleria Sabauda,
Le invenzioni del Grechetto,
che espone alcune delle
più famose incisioni del genovese, uno dei
pittori più significativi del Seicento italiano. Ci sono
acqueforti
che ricostruiscono il suo percorso artistico; studi di volti e di
corpi, che mostrano i suoi stretti rapporti con il mondo romano. Tra
tutti, colpiscono le teste della seconda sala, con i contrasti dei
chiaroscuri e con una forte attenzione per il realismo.
Piccole
sculture bianche. I biscuit del Palazzo Reale è al primo piano della
Galleria Sabauda, ai
Musei Reali, in piazzetta Reale 1,
fino al 14
gennaio 2018; l'
orario di apertura è lo stesso dei Musei Reali, da
martedì a domenica ore 9-19, chiuso lunedì. Il
biglietto d'ingresso
costa 12 euro, ridotto 6 euro per 18-25 anni; gratuito under 18 e
possessori delle tessere dell'Abbonamento Musei e della
Torino+Piemonte.
Info su
www.museireali.beniculturali.it.
Meravigliose ed entusiasmanti
RispondiEliminaAnche per me, Barbara, davvero una bella mostra!
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