Nell'isolato compreso tra corso
Palestro, via Juvarra, via Manzoni, via Bertola, nel cuore di Torino,
il
Collegio Artigianelli si dedica ai
ragazzi in difficoltà sin dal
XIX secolo, offrendo loro la possibilità di studiare e di imparare
un mestiere per avere un
futuro dignitoso. Qui, nel 1873,
San Leonardo Murialdo fondò la
Congregazione di San Giuseppe, con cui diede continuità alle attività educative. Il Collegio degli
Artigianelli ha partecipato attivamente anche alla
vita culturale di
Torino: chi, nato nella seconda metà del Novecento, non è mai stato
al
Teatro Juvarra o al
Café Procope? Entrati nel XXI secolo, il Collegio è impegnato nel
progetto
Artigianelli 150, con cui, mantenendo saldi gli
obiettivi di
educazione e accoglienza ai giovani in difficoltà, ha profondamente
cambiato la propria
struttura interna e ha avviato anche diverse
start up, con cui ha generato esperienze di impresa positive.
Rinascimenti Culturali, il progetto che coinvolgerà l'
ex Teatro
Juvarra e l'
ex Café Procope, creando un vero e proprio polo
culturale, segue
la filosofia di sempre dei Giuseppini di San
Murialdo:
dare risposte concrete alla necessità di futuro dei giovani, questa volta
attraverso
progetti culturali innovativi e di qualità.
Rinascimenti
Culturali curerà il
Polo Artigianelli, con la collaborazione di
ART9-,
Arte Brachetti, il
Teatro della Caduta, la
Fondazione Museo
Ettore Fico,
EtikØ, che proporranno un calendario di eventi
culturali e di attività legate all'enogastronomia aperte a tutti.
Rendering del Music-Hall (ex Teatro Juvarra), a sin, e del MEF Outside (ex Café Procope), a des
Nell'ex Teatro Juvarra, ci sarà il
Music-Hall, con la direzione artistica di
Arturo Brachetti e
del
Teatro della Caduta. Gli obiettivi sono
ambiziosi: il Music-Hall
intende essere "un
teatro aperto, eclettico, conviviale e di
partecipazione". Il comunicato stampa spiega che "si tratta
del
primo esperimento capace di coniugare modelli di produzione,
programmazione e imprenditorialità sviluppati in ambiti diversi, che
portano a un
modello misto che unisce profit e no-profit, sia
artistico sia sociale, attorno a cui far crescere il pubblico de Il
Music-Hall,
una vera e propria comunità costruita intorno al
progetto". La spiegazione di cosa fosse il music-hall dà forse
un'idea delle attività future: nato in Gran Bretagna e popolare tra
l'inizio dell'Ottocento e la metà del Novecento, "si è diffuso
in tutta Europa in forme e declinazioni diverse: dal café-chantant,
al varietà, dal vaudeville al teatro di rivista. Si tratta di un
genere popolare che presentava
in luoghi non convenzionali - come
pub, ristoranti e solo in seguito teatri -
numeri di arte varia
eseguiti da diversi artisti come mimi, cantanti, musicisti e così
via. Per estensione, con lo stesso termine si indicano sia gli
edifici che ospitavano situazioni di spettacolo inserite in
un'atmosfera conviviale e popolare. Alcune delle sale più celebri di
music hall sono in uso ancora oggi nelle capitali europee e
caratterizzano la vita notturna con eventi e iniziative di carattere
artistico e sociale che coinvolgono lo spettacolo dal vivo: concerti,
mostre, vernissage, cene, corsi di danza, dj set e serate di
tendenza".
Nel Café Artigianelli, che fu Café Procope, il
Museo Ettore Fico avrà una propria sede, il
MEF Outside, in cui
proporrà
mostre in continuità progettuale con le sue attività
nella sede di via Cigna. La
prima mostra, aperta
dal 4 ottobre 2017
al 14 gennaio 2018, è un'
Antologica di opere dipinte, grafiche e
piccole sculture di
Niki de Saint Phalle; è la
prima mostra italiana
dedicata all'inquieta artista francese, "dopo la celeberrima
realizzata nel Giardino dei Tarocchi di Capalbio". Realizzata
con la collaborazione della Fondazione Niki de Saint Phalle e il
MAMAC di Nizza, "intende esporre
il suo ricco percorso artistico
con un particolare
focus sul progetto del Giardino dei Tarocchi, di
cui sono esposti disegni, progetti, maquettes e sculture".
EtikØ, dal sito web cepernich.it
All'angolo
tra corso Palestro con via Juvarra, è già aperto da qualche mese
EtikØ diversamente bistrot, progetto ristorativo dell'
Opera Torinese
del Murialdo, che ha un
obiettivo in linea con i valori di San
Murialdo: "in tutto ciò che propone sono garantite
la
correttezza solidale e l'attenzione alla materia prima, a supporto
delle realtà socio-assistenziali dell'Opera". EtikØ si prende
cura delle persone, prima di tutto: i ragazzi che seguono i percorsi
formativi dell'Artigianelli hanno qui la loro
prima esperienza sul
campo; i prodotti e le materie prime sono stati scelti perché
"abbiano un
impatto etico sulla società e sulla natura":
sono prodotti biologici, coltivati in
terreni confiscati alle mafie e
con carni provenienti da
allevamenti non intensivi. La
cucina ha una
"concezione moderna, attenta alla presentazione dei piatti, alla
qualità delle materie prime, mai 'nobili', e ad un brillante riutilizzo
degli scarti di lavorazione. La carta vini, legata a produttori
indipendenti, biologici e attivi nel sociale, conta più di cinquanta
referenze, mentre il bar offre una carta cocktail d’eccellenza e
una caffetteria di livello". Il design di EtikØ è stato
progettato da
Alex Cepernich, l'architetto
che ha firmato il Museo Ettore Fico e che si è occupato di dare
un'immagine unitaria al Polo
Artigianelli.
Con
rigorosi principi di servizio sociale e di
etica, arte, teatro, enogastronomia si uniscono per un nuovo spazio,
il Polo Artigianelli, in un progetto,
Rinascimenti Culturali, che
dall'autunno porterà nuova linfa a Torino. Quando
un nuovo spazio
culturale nasce e si propone alla città è sempre un'allegria e
anche questo progetto Rotta su Torino seguirà con attenzione.
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