C'è un posto,
nel cuore più antico di
Torino, che merita una visita almeno quattro volte all'anno, una per
ogni stagione. È il G
iardino Medievale di Palazzo Madama, che,
costruito nell'antico fossato della fortezza degli Acaja, è una
sorta di
orto urbano medievale intorno all'edificio che
sintetizza la storia
della città. Lungo il percorso trovate tutte le informazioni su come
il Giardino sia stato ricreato seguendo filologicamente le
indicazioni degli antichi documenti, dividendo dunque lo
spazio in
hortus (orto),
viridarium (bosco e frutteto) e
iardinum
domini (giardino del principe).
E sono questi spazi, tutti, che
meritano di essere visitati una volta per stagione, per seguire
il
ritmo della natura, la fioritura della primavera, lo splendore
dell'estate, i colori dell'autunno, il silenzio dell'inverno. Nei
quadrati dell'
hortus trovate
le verdure e le erbe medicinali,
utilizzate in cucina e per la cura della salute, e potete così
scoprire le stagioni in cui sono utilizzabili; il frutteto porta la
f
rutta della stagione, siano fichi, uva, pere, mele. Il Giardino del
principe, nella parte del fossato rivolta verso Palazzo Reale e
l'attuale Prefettura, propone
un suggestivo pergolato che d'estate
diventa un prezioso luogo d'ombra dove fermarsi a leggere, pensare,
osservare.
Ieri sono stata a Palazzo Madama, per visitare la
bella mostra dedicata ai
Paesaggi di
Franco Fontana (ne parlerò
domani nel blog, ma vi consiglio già da adesso di metterla nelle
cose da fare in questo scorcio d'estate a Torino). È stato naturale
scendere al Giardino, per vederlo finalmente
nel verde lussureggiante
dell'estate e osservare da vicino come
una stagione, arrivata al suo
zenit, prepara già la successiva: nel frutteto i grappoli d'uva e le
nespole, in attesa di maturazione, parlano già dell'autunno e dei
suoi frutti, in arrivo tra poche settimane. Poi i colori dei fiori e
i rami verdeggianti, la luce del sole quasi perpendicolare, tutto è
ancora estate. Anche il caldo, che spinge a cercare
ristoro sotto il
pergolato del Giardino del Principe. Una panchina è occupata da chi
ha scelto l'ombra silenziosa di quest'oasi verde
per leggere un
libro, le altre sono utilizzate dai turisti per qualche foto. È il
ciclo della vita che si insegue da millenni ed è
bello osservarlo nel posto più antico di Torino.
Consiglio per
chi visita d'estate il Giardino Medievale: meglio portarsi dietro un
repellente per insetti; la bellezza dei cicli naturali delle stagioni
include anche l'esistenza di insetti non sempre gentili, ma indispensabili perché il ciclo della vita si rinnovi continuamente.
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