Torino possiede
12 km di portici. Si
può andare dalla Stazione di Porta Susa a quella di Porta Nuova, da
piazza Vittorio Veneto a piazza Statuto senza mai lasciarli. E non
sono solo un comodo patrimonio in caso di temporali o di solleone.
Per darvi un'idea: sotto i portici di Torino ci sono
24 Musei, 3
Cinema e 9 Teatri. Ci sono anche 1
000 esercizi commerciali, per oltre
2000 vetrine; e se vi sembra poco, considerate che i centri
commerciali di Le Gru, Le Fornaci, 8 Gallery, Auchan, Ipercoop e
Settimo ne contano
tutti insieme 735. Adesso è chiaro l'
enorme
potenziale di questo patrimonio torinese a cui siamo abituati e che
'usiamo' quotidianamente, quasi senza pensarci?
Il Comune di Torino e la Fondazione
Contrada Torino ci hanno invece pensato e intendono trasformarli un
brand autonomo, che sia subito riconoscibile e che li valorizzi come
galleria commerciale-artistica e culturale. Il loro progetto si
chiama
Portici di Torino – Turismo, Cultura e Commercio e intende
creare
un'immagine coordinata, eventi ad hoc, un sito web e un'app.
Il primo passo è un
bando internazionale, lanciato oggi per
individuare "una proposta in grado di interpretare gli aspetti,
gli elementi fondamentali e le caratteristiche dei Portici di
Torino";
ai partecipanti si chiede la creazione di un
"
logotipo/marchio (e sue declinazioni), non vincolato
all'utilizzo della dicitura 'I Portici di Torino', che verrà
utilizzato anche in abbinamento con altri logotipi (es. Comune di
Torino, Camera di Commercio, Associazioni, Enti, etc.) per la
comunicazione da sviluppare dal costituente Comitato di Scopo 'I
Portici di Torino' negli ambiti del marketing territoriale e
turistico, cultura, eventi, azioni e iniziative diverse di promozione
del sistema portici". Non solo, verrà anche "diffuso e
valorizzato a livello internazionale attraverso campagne di
comunicazione, attività di relazione, partecipazione a reti di
città. Il logotipo/marchio ed eventuale payoff potranno essere
utilizzati e diffusi attraverso tutti i canali e/o mezzi di
comunicazione: stampa, depliant, pubblicazioni, affissioni statiche e
dinamiche, segnaletica, pannelli, poster, mezzi televisivi,
radiofonici (per quanto riguarda il payoff), comunicazione web e
attraverso tutti i nuovi media, e/o altri canali e/o mezzi
eventualmente disponibili".
Al bando possono partecipare
creativi, imprese, agenzie e professionisti attivi nella grafica,
comunicazione, pubblicità. Al vincitore del bando saranno assegnati
5mila euro, sia un gruppo o un individuo. Le proposte dovranno
arrivare
entro il 24 settembre 2017; verranno valutate da una
Commissione tecnica, formata da esperti di marketing e comunicazione,
che sceglierà le cinque migliori proposte; queste, a loro volta,
saranno sottoposte a una
Commissione allargata, costituita dai
rappresentanti dei commercianti, delle proprietà degli edifici con
portici e da vari soggetti selezionati, interessati al progetto
Portici di Torino.
L'immagine coordinata dei portici dovrà
essere dotata di
logo,
story-board per videoclip da diffondere sui
social e
layout per la campagna di comunicazione per i locali
commerciali aderenti al comitato e per il circuito mediatico
nazionale e internazionale. Dovranno essere previsti anche
un sito
web geolocalizzato, "un vero e proprio network, che rafforzerà
la visibilità del singolo a vantaggio del sistema e viceversa"
e
un'app, "a uso degli aderenti al comitato in cui mappare le
singole attività evidenziando le iniziative commerciali, le
eccellenze che si possono offrire ai clienti, gli eventi per i
turisti". Ai partecipanti al bando sarà richiesto anche di
"ideare dei
calendari di eventi e una comunicazione per
diffondere la storia dei portici di Torino, quella dei palazzi, dei
musei, degli spettacoli e delle attività commerciali".
Il
progetto promette davvero di
valorizzare l'unicum che i portici
torinesi costituiscono, una
lunghissima galleria di tante attività
possibili, che possono diventare un ulteriore elemento di attrazione
turistica. "I portici erano stati costruiti per dotare le città
di
spazi pedonali coperti in cui
sostare, socializzare e comprare ciò
che offrivano le attività commerciali. Oggi sotto le stesse arcate
si possono ammirare le bellezze di un centro storico sempre più
apprezzato dai turisti e contemporaneamente ci si può dedicare allo
shopping, alternando le tentazioni delle vetrine con le visite ai
musei, la partecipazione agli spettacoli o la degustazione del cibo
di qualità" ricorda il comunicato stampa. Lo abbiamo sempre
saputo, lo abbiamo sempre fatto, probabilmente senza pensarci troppo
(anche se chissà quante volte, in altre città, ci sono mancati i
portici!), bello che adesso ci sia un progetto che ci ricordi che
abbiamo
un ulteriore patrimonio da curare, un
unicum
architettonico-commerciale-culturale, i Portici di Torino!
Il
bando internazionale con le relative
informazioni è su
contradatorino.org
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