Accanto a
Palazzo Nuovo, in via Sant'Ottavio, c'è da decenni uno
spazio vuoto,
piazzale Aldo Moro, causato dalle distruzioni della Seconda Guerra
Mondiale; per decenni è stato utilizzato
come parcheggio da
personale e studenti dell'Università, ma da qualche mese è
diventato il cantiere di un
nuovo Campus universitario, l'Aldo Moro.
Un campus
aperto alla città, formato da
tre palazzine, in cui troveranno posto nuove
aule, residenze per studenti, negozi convenzionati e un
parcheggio
sotterraneo da 600 posti, distribuiti su tre livelli e utilizzabili
sia dall'Università che dal pubblico, in parte con box privati.
Il
progetto delle tre palazzine ha
diversi elementi di interesse, al
portare l'architettura contemporanea in un'area storica e all'ombra,
è proprio il caso di dirlo vista la vicinanza, della
Mole
Antonelliana. Ed è proprio nel
rapporto con il contesto che il
complesso Aldo Moro risulta convincente: le sue facciate verso via
Sant'Ottavio e via Verdi si
inseriscono armonicamente nelle altezze e nello stile
degli isolati adiacenti, senza per questo tradire lo spirito
dell'architettura contemporanea. Diverso è il
rapporto con il
tradizionale isolato torinese, chiuso sul perimetro dagli edifici e
con un grande spazio interno adibito a cortili o bassi fabbricati: il
Campus Aldo Moro approfitta della
vista della Mole Antonelliana,
quasi incombente e per questo spezza la continuità della costruzione
per realizzare al suo interno diverse
piazze aperte anche al
pubblico. Questi 'tagli' all'interno dell'isolato permetteranno di
vedere la Mole Antonelliana dalle tre palazzine, che è sempre un bel
vedere.
Le facciate su via Verdi (sin) e all'angolo tra via Verdi e via Sant'Ottavio
I nuovi edifici avranno
tetti coperti a giardino,
segno più visibile dell'attenzione alla sostenibilità e al
risparmio energetico dell'intervento: i tetti a verde sono infatti
isolanti termici, assorbono l'acqua e controllano gli sbalzi di
temperatura. Ogni palazzina avrà un ruolo diverso. La
palazzina A,
situata nella parte più interna dell'isolato, è alta tre piani e
ospiterà anche servizi commerciali convenzionati; nella
palazzina B,
a forma di L con un braccio affacciato su via Sant'Ottavio, ci
saranno le residenze per gli studenti, per un totale di 80 posti, e
locali a uso commerciale; nell'
edificio C, infine, collocato accanto
a Palazzo Nuovo e formato da due corpi uniti da un corridoio trasparente, ci saranno gli uffici, sei nuove aule, per un totale
di oltre 800 posti, e spazi e servizi per gli studenti. Il progetto
degli spazi interni del complesso prevede
ambienti ampi e flessibili, così da
poter essere modificati in base alle esigenze didattiche.
La
presenza di spazi commerciali nelle palazzine
animerà le piazze
interne: i locali verranno assegnati ad
attività selezionate in base
alle esigenze degli studenti e del quartiere, di qui, dunque, uno
scambio di rapporti con i residenti. Ed è qusto uno degli elementi
di interesse del progetto: un Campus universitario
non chiuso in se
stesso, ma aperto alla città, sia nei servizi (i locali commerciali)
sia nei percorsi (le piazze interne).
Il progetto costa
oltre 80
milioni di euro, di cui 7,5 forniti dall'Università di Torino. Le
palazzine dovrebbero essere consegnate all'Università
a novembre
2019.
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