Da quando il
Cimitero Monumentale ha scoperto di essere un
Museo d'Arte Moderna a
cielo aperto e si è aperto alle visite turistiche, ci sono davvero
tante
proposte per visitarlo. Una delle
più originali è
Viaggio nel tempo al Cimitero Monumentale di
Somewhere, tour operator torinese specializzato in itinerari magici,
che scoprono la
Torino misteriosa e occulta e danno un'insolita
chiave di lettura della città, della sua storia e dei suoi abitanti.
È originale soprattutto
per due ragioni: il mezzo e l'ora.
Il tour è organizzato con la collaborazione della
Cavourese: a bordo
di uno dei suoi
piccoli e deliziosi ecobus si parte
da piazza
Castello e si raggiunge il Cimitero Monumentale, passando per i
Giardini Reali e per corso Regio Parco, mentre la guida spiega
il
complesso rapporto con la Dora, troppo vicina per non
condizionarne lo sviluppo. L'ecobus si muove lentamente tra le
tombe del Cimitero, si ferma davanti a quelle
più importanti e più
famose, affinché si possano apprezzare
storie e sculture, vere e
proprie opere d'arte, spesso velate dalla polvere,
la cipria
del tempo, la chiama la nostra guida. Sfilano così davanti le
tombe di
Isa Bluette, che fu star della rivista nel primo dopoguerra,
e di
Macario, che fu da lei scoperto, della
principessa Jolanda,
unica Savoia sepolta al Cimitero Monumentale, di
Carolina
Invernizio e di
Fred Buscaglione, di
servitori del Regno d'Italia
e di
banchieri che furono potenti. La tomba più notevole è
ovviamente quella di
Francesco Tamagno, voluta dalla figlia e così
alta da essere
visibile fuori dalle mura del Cimitero e da essere un
punto di riferimento per orientarsi al suo interno; a poca distanza,
c'è il Monumento al
Grande Torino, che ricorda la tragedia di
Superga (alcuni giocatori, compreso Valentino Mazzola, sono sepolti
qui).
Sono però le
tombe anonime ad attirare l'attenzione:
portano baldacchini gotici, le loro sculture raccontano storie
tristi
e patetiche, come la bambina ritratta con il suo cerchio o la giovane
donna ritratta di schiena, per nascondere il pianto, sono veri e
propri edifici, ora curatissimi, con i fiori freschi e colorati, ora
abbandonati al tempo e alla vegetazione.
La figura ricorrente è
quella dell'
angelo, quasi sempre nel ruolo
di consolatore o di
accompagnatore: le
grandi ali servono a
proteggere chi si avvia verso
l'incognita dell'Aldilà e a volte sono
monito dell'ineluttabilità
della morte, che tutto livella e che tutto conclude, lasciando solo
la speranza di una possibile immortalità. Sono questi angeli, che la
guida di Somewhere non si stanca di segnalare, nella loro diversità
e nel loro fascino, a dare
un'idea tutto sommato rassicurante e a
trasmettere una certa serenità. Il resto lo fa
l'orario scelto per
la visita: l'imbrunire, a Cimitero già chiuso ai visitatori. C'è un
qualcosa di metaforico, che certamente non sarà sfuggito a
Somewhere, sempre attento alla magia e al mistero, in questo
passaggio dalla luce all'oscurità. Nella mia visita sono stata
fortunata, perché è stato
un imbrunire dolce e gentile, come capita
nelle ultime giornate d'estate, con la luce dorata e le prime ombre
lunghe: i deserti viali del Cimitero, che da soli danno
una
scenografia meravigliosa, offrivano
un'atmosfera malinconica, ma non
triste. Poi, mentre il sole tramontava, il cielo dietro la collina si è
rabbuiato, ha regalato colori fascinosi e contrastanti con il
Campo della Gloria, dedicato ai Partigiani caduti durante la Resistenza, e alla città una notte di pioggia, ma è
un'altra storia.
Se volete scoprire il Cimitero di Torino,
localizzare le tombe più preziose e apprezzarne le sculture, senza
stancarvi, grazie a
un mezzo di trasporto comodo e accogliente come
l'ecobus, il tour di Somewhere è la proposta giusta per voi. Si
tiene il
lunedì, venerdì, sabato e domenica alle ore 18;
info e
prenotazioni su
www.somewhere.it.
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