Da qualche anno,
non è davvero autunno
se non passo per il
Parco Dora. Sì, lo so, Torino regala
tanti
parchi in cui ammirare la stagione dorata: il
Parco del Valentino,
con la riva della collina che si riflette sul Po; la stessa
collina
con le sue strade che portano a Superga o al Faro della Maddalena; il
Parco della Pellerina, con la sua varietà di paesaggi; il
Parco del
Sangone, che si muove lungo il torrente, tra Torino e Nichelino. Per
non parlare del Parco della
Reggia di Venaria o di quello della
Palazzina di Stupinigi. Sono tanti i posti in cui vedere
il foliage a
Torino, ma ho una predilezione per questo parco in cui
i filari di
alberi si fondono con quelli dei pilastri delle antiche fabbriche
dell'acciaio.
Tra via Orvieto e via Borgaro, Parco Dora ha
un
lunghissimo viale che costeggia il fiume e che in questa stagione
offre
tutte le sfumature del giallo e del marrone, con un tappeto di
foglie colorate per tutta la sua lunghezza. Uno dei
posti più belli
da fotografare e sono tanti i passanti che si fermano per scattare
una foto, in una Torino che è città, è a pochi minuti dal centro
cittadino, ma sembra
un altro mondo, con i rumori che arrivano
attutiti, gli alberi, i prati e, in lontananza, i segni della grande
fabbrica che fu della Fiat e che oggi è appannaggio
degli sport e
degli skater.
Se si attraversa la Dora, si arriva
nell'area
Michelin, dove il
foliage è meno evidente e dove, però, è molto
chiaro
il dramma che stiamo vivendo in queste settimane in Piemonte e
in Italia: la
siccità. La
Dora è in secca, come non si vedeva da
anni; io, per lo meno, non ricordo di averla vista ridotta a
poco più
di un rivolo, con i cani che giocano tra le pietre del suo letto. Si
guarda con più attenzione la collina dell'area Michelin e non solo
l'erba è gialla come capita solo a luglio, ma è anche
dura e arsa,
chiede acqua con tutte le sue forze. E
che gli dei ci aiutino e
abbiano pietà di noi: che mandino
la benedetta pioggia per i campi,
gli allevamenti e i prati. E anche per noi, che passeggiamo in città
e sappiamo quanto
l'acqua sia necessaria per la nostra sopravvivenza.
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