I miei due ultimi anni di Liceo sono
stati al
Cavour di
corso Tassoni, non ne ho un gran ricordo, dato che
arrivavo da un Liceo Classico aperto e progressista, il Mario Pagani
di Campobasso (per nove anni, causa lavoro paterno, ho vissuto nel
Molise, di cui ho un ricordo affettuoso). Il punto
è che qualche giorno fa ero davanti
al mio vecchio Liceo e ho notato
che
su piazza Bernini c'era qualcosa di strano: un'alta costruzione
in larga parte
avvolta ancora da ponteggi e teloni. Mi sono sorpresa
perché non ricordavo una simile volumetria nei miei anni di liceo,
ma faticavo anche a ricordarmi cosa ci fosse lì, all'angolo
tra
corso Tassoni e piazza Bernini, così, tornata a casa, ho chiesto a
Google. E ho scoperto
Bernini2.
In effetti, in un certo senso,
avevo ragione: in quell'angolo non c'era alcun edificio alto, ma una
villetta in stile eclettico, ristrutturata poi con il
gusto
razionalista degli anni '50 da
Mario Asnago e Claudio Vender. Adesso
quella villa è
inglobata in Bernini2, un progetto non a caso
definito,
la villa e la torre. Sulla piazza, i volumi sono quelli
definiti dall'antico edificio preesistente, appena ritoccato dal
progetto, ma su corso Tassoni, quegli stessi volumi
si innalzano fino
al settimo piano, in modo
originale. I ritmi e le architetture della
palazzina storica vengono infatti ripresi per creare
un basamento su
cui si alza la torre, creando in questo modo una
unitarietà con
l'esistente e, allo stesso tempo,
distinguendo il nuovo e il vecchio.
"Una staffetta con la storia" si legge
nel sito web di
+studioarchitettiassociati, che firma il progetto architettonico "In
contrasto ricercato stanno al contempo la torre e l'attacco a
terra:
innovazione e assimilazione dell'identità dei luoghi, che
sopravvive solo quando si riconosce all’architettura un valore
positivo, al passato la dignità di rigenerare il presente".
Oltre
il basamento che stabilisce il
terreno comune tra la villa e la
torre, il nuovo edificio utilizza anche
dettagli diversi e più
contemporanei, dalle grandi vetrate agli ampi balconi, dai dettagli
in legno al diverso ritmo delle aperture. Attualmente, a lavori
ancora in corso, questo contrasto non è ancora visibile, ma nei
rendering è perfettamente
leggibile e affascinante. Bernini2
inserisce l'architettura contemporanea in un angolo torinese
abbastanza eclettico e lo fa
senza violentare i volumi circostanti,
ma, anzi, rispettandoli: la 'torre' non è più alta degli edifici
adiacenti di corso Tassoni, e, avendo davanti a sé piazza Bernini e
le costruzioni del Cavour e dell'Isef, più basse, garantisce
belle
viste sulle Alpi dai suoi piani più alti.
I rendering permettono
di avere un'idea anche degli
appartamenti, che, spiega ancora il sito
degli autori del progetto hanno "una
concezione degli spazi e
dei modi dell'abitare versatile e assimilata a quella del mondo
Automotive: se
une maison est une machine-à-habiter,
modello-versione-allestimento possono essere introdotti anche nel
progetto di architettura, offrendo possibilità di scelta entro un
range di configurazioni coerenti con il concetto generale. Una grande
eterogeneità di proposte caratterizza l'intervento: dalla
villa
urbana con giardino al piano terra, alle soluzioni specifiche per gli
ultimi 2 piani, che saranno abitazioni
duplex o attici con viste
emozionanti,
giardini pensili e piscine sul tetto. Il risultato è
una moltiplicazione di effetti spaziali, dilatazioni, microspazi ad
altissima definizione, salti di scala che frammentano e
alleggeriscono i blocchi monolitici introducendovi tutta la vivacità
del tessuto urbano del quartiere". Un inserimento di
architettura contemporanea affascinante, in una città che in questi
anni si apre con sempre maggiore frequenza a
nuovi modelli
dell'abitare.
Tutte le info su Bernini2
nel suo sito ufficiale;
www.piustudio.it è il
sito di +studioarchitettiassociati; le
immagini qui pubblicate sono tratte da entrambi i siti, sui quali trovate
gallery più ampie.
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