Gli ex sovrani d'Italia,
Vittorio Emanuele III ed Elena, è cronaca di
questi giorni, sono stati appena sepolti nel
Santuario della Madonna
Santissima del Monteregale di
Vicoforte (più semplicemente Santuario
di Vicoforte), nei pressi di
Mondovì, in provincia di Cuneo. Un
Santuario che è
uno degli inaspettati capolavori del Barocco
piemontese e che appare lungo la Statale 28, con la sua grande
cupola.
Fu voluto dal
Duca Carlo Emanuele I, che rimase colpito
da una storia di venerazione proveniente dal Monregalese, terra
appena entrata nel suo Ducato. Qui, durante una battuta di caccia,
Giulio Sargiano, colpì per errore un
pilone con un'immagine della
Madonna con Bambino, coperto dalla vegetazione; dispiaciuto per il
danno, il cacciatore maldestro tentò di ripararlo, con una
raccolta
fondi. Di lì fu costruita una
piccola cappella e poi, per volere del
Duca, che venne a sapere della storia e del culto nato intorno
all'immagine, un
grandioso santuario, progettato dall'architetto di
Corte
Ascanio Vitozzi. Questi immaginò una
pianta a croce latina con
tre navate; i due bracci corti della croce, però, avevano forma di
grandi cappelle semiellittiche. Precedente al progetto di
Vitozzi ce n'era stato uno, quello di
Ercole Negri di Sanfront, che
aveva molto colpito Carlo Emanuele I: la pianta aveva la parte
centrale a forma ellittica, con
sedici cappelle disposte a raggiera;
fu quest'ultimo dettaglio a colpire il Duca, che nelle cappelle
iniziò a immaginare una sorta di
mausoleo dei Savoia. Un'
idea
audace, come lo era questo sovrano, pronto a infilarsi in tutte le
guerre per averne
vantaggi di territori e di gloria: il Monregalese
non era un territorio storico dei Savoia, era appena entrato nei loro
domini, ma forse proprio per questo, per sottolineare il legame della
dinastia con l'area, il Duca immaginò lì l'ultima dimora. Fu così che il
progetto passò al Vitozzi.
Nel progetto dell'architetto di Corte,
la pianta rimase più o meno simile: salve le tre navate, salva la
copertura centrale a forma di ellissi, che permise di mantenere la
forma di croce dell'edificio, scese a quattro le cappelle laterali,
due i campanili in facciata. I lavori iniziarono
nel 1596, alla
presenza della Famiglia Ducale, e proseguirono spediti
fino al 1615,
grazie ai finanziamenti del Duca e dei fedeli. Si era arrivati
all'impostazione del tamburo della cupola, quando
morì Ascanio
Vitozzi, i lavori continuarono senza il loro architetto, poi, nel
1630,
morì anche Carlo Emanuele: la cupola doveva ancora essere
costruita e aspettò a lungo l'architetto capace di assumersi la
responsabilità di coprire uno spazio così vasto.
Fu
Francesco
Gallo che
nel 1728, praticamente un secolo dopo,
osò l'impresa:
sostenuto da
Filippo Juvarra, progettò quella che ancora oggi è
la
cupola ellittica più grande del mondo, la quinta dopo quelle di San
Pietro e del Pantheon a Roma, di Santa Maria del Fiore, a Firenze, e
di Gol Gumbaz, in India. Le sue misure sono ancora oggi
impressionanti: è alta 74 metri, lunga 37,15 metri sull'asse
maggiore e 24,80 metri sull'asse minore. Un edificio così gigantesco
in un'area tutto sommato isolata, lungo la statale che dal Piemonte
porta in Liguria, nelle colline che introducono alle Alpi Marittime.
È qui che
i resti di Carlo Emanuele I furono portati per volere
della seconda Madama Reale, che così rispettò le volontà del Duca.
Sepolto
nella Cappella di San Benedetto, il sovrano è stato solo
fino a questi
giorni sorprendenti e convulsi, che hanno riportato in
patria
i resti di re Vittorio Emanuele III e della regina Elena,
sepolti ad Alessandria d'Egitto e a Montpellier dal giorno della loro
morte, avvenuta, rispettivamente, nel 1947 e nel 1952.
Dal Ducato di
Savoia al Regno d'Italia, quasi una sintesi del destino di Casa
Savoia, in una sola cappella (certo, in attesa che gli ex sovrani
d'Italia siano trasferiti al Pantheon, mausoleo dei Re d'Italia).
Se
volete
visitare il Santuario di Vicoforte senza auto, potete arrivare in treno a
Mondovì; di lì ci sono i bus di linea che
in circa un quarto d'ora
portano fino a Vicoforte. Il
sito ufficiale del Santuario è
www.santuariodivicoforte.it.
Dalla primavera all'autunno, al Santuario c'è
Magnificat, la bella iniziativa turistica che permette di
salire sulla cupola, fino alla lanterna per scoprire non solo lo splendido panorama sulle colline, ma anche i segreti di costruzione di una cupola ancora unica nel suo genere: il sito web, per
tutte le informazioni, è
www.magnificat-italia.com.
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