Studiando Architettura, soprattutto al
Politecnico di Torino, è impossibile non imbattersi nella
figura
singolare di Carlo Mollino. Non solo il Teatro Regio, l'Auditorium
della RAI o la Camera di Commercio, con cui a Torino ha espresso
volumi e storie di rottura, ma anche il design e la fotografia, con
cui ha espresso
la sua personalità e la sua curiosità. L'interesse
per le sue fotografie arriva da lontano e ci sono state diverse
mostre che lo testimoniano: dalle sue foto erotiche a quelle
d'architettura e viaggi, le sue tematiche sono già state analizzate
in passato.
Cosa c'è di nuovo, nella mostra appena inaugurata da
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia,
L'occhio magico di
Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973? C'è la bella collaborazione con
il
Politecnico di Torino, che ha messo a disposizione
oltre 500
immagini del suo archivio. Un archivio che permette a CAMERA di
offrire al pubblico una delle mostre più complete mai viste sulla
poetica fotografica del celebre architetto torinese.
La cavalcata della mostra parte
dalla gioventù di Mollino e atterra
nella
sua maturità, arricchendo lo sguardo del visitatore di
architetture,
sciatori, artisti, viste, modelle spogliate, che raccontano i decenni
centrali del Novecento italiano. Ci sono la passione per gli
aeroporti e gli aerei, per gli sciatori e le stazioni sciistiche, per
le donne e un erotismo da proibizionismo perbenista; c'è l'interesse
per il bianconero e poi, per la Polaroid, un'
evoluzione non solo di
strumenti fotografici, ma anche di pensiero. C'è, soprattutto,
la
personalità di Mollino, indefinibile e inafferrabile, inquieta e
libera, che nessuno è riuscito a intrappolare in una definizione,
rendendo la sua figura
un unicum nella storia dell'architettura
novecentesca.
A completare la mostra, anche
diversi documenti:
cartoline, lettere, dattiloscritti, la personalità di un uomo
curioso, che andava
oltre gli schemi precostituiti e non si stancava
di guardarsi intorno.
CAMERA completa questa riflessione sulla
fotografia di Carlo Mollino con
una serie di incontri dedicati a lui
e alla mostra:
Carlo Mollino: l'archivio e le fotografie (25
gennaio 2018, ore 19.00),
Il Messaggio dalla Camera Oscura: il libro
(8 febbraio 2018, ore 19.00),
Carlo Mollino, la mostra (1 febbraio
2018, ore 17.30, alla Casa Olimpia di Sestriere, TO),
Fotografare
l'architettura di Carlo Mollino (1 marzo 2018, ore 19.00),
Fulvio
Ferrari racconta Carlo Mollino (22 marzo 2018, ore 19.00),
Il nudo
nella fotografia di Carlo Mollino (12 aprile 2018, ore 19.00),
Carlo
Mollino architetto (19 aprile 2018, ore 19.00), Carlo Mollino
designer: l'utopia nell'ambientazione (3 maggio 2018, ore 19.00). La
pubblicazione di Silvana Editoriale, che accompagna la mostra, contiene tutte le riproduzioni delle opere esposte e i saggi di
Francesco Zanot, curatore della mostra,
Enrica Bodrato,
Fulvio
Ferrari e
Paul Kooiker.
L'occhio magico di Carlo Mollino.
Fotografie 1934-1973 è da
CAMERA – Centro Italiano per la
Fotografia, in via delle Rosine 18,
fino al 13 maggio 2018. L'
orario
di apertura è mercoledì-lunedì ore 11-19, chiuso martedì. Il
biglietto d'ingresso costa 10 euro, ridotto 6 euro per under 26 e
over 70; gratuito per under 12, possessori Abbonamento Musei Torino
Piemonte e Torino+Piemonte Card. Il
sito web di CAMERA è
camera.to.
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