Nella
Sala Atelier,
Palazzo Madama
organizza sempre piccole
mostre, preziose ed eleganti. Non sfugge
alla regola
PerFumum. I profumi della storia, appena inaugurata e
aperta al pubblico
fino al 21 maggio 2018. Duecento oggetti,
provenienti da prestigiosi Musei ed Enti culturali (tra loro i
torinesi Museo Egizio, MAO Museo d'Arte Orientale, Museo di
Antichità, Biblioteca Nazionale, Biblioteca Guareschi del
Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, i fiorentini
Museo Nazionale del Bargello, Gallerie degli Uffizi, Museo Bardini e
Galleria Mozzi Bardini e il genovese Museo di Sant'Agostino)
raccontano l'
evoluzione del rapporto con i profumi, dall'Antico
Egitto a oggi. Si parte
dalla stele di Huy, che mostra un defunto
egizio mentre odora un fiore di loto e si prosegue con piccole anfore
greche, portaprofumi mediorientali, spargiprofumi di porcellana
barocchi e via via fino
ai flaconi delle moderne fragranze, dai
design sempre più complessi, piccole opere d'arte che cercano di
distinguersi nella concorrenza globale (tra i tanti, quelli di
Baccarat per
Guerlain,
Arpège di Jeanne Lavin,
Shocking di Elsa Schiaparelli,
Diorissimo di Christian Dior, tutti provenienti da collezioni
private).
Il
significato dei profumi si è evoluto nel tempo,
cambiando di significato, da quello religioso delle prime civiltà,
che attraverso profumi e unguenti cercavano un rapporto con gli dei,
a quello legato all'igiene fino a quello seduttivo dei nostri anni. È
bello che la mostra, curata da Cristina Maritano, conservatore di
Palazzo Madama, sottolinei il
contributo della civiltà islamica,
che, attraverso Costantinopoli, ha fatto arrivare in Occidente le sue
conquiste tecnologiche (e i suoi portaprofumo di ottone finemente
decorato e di vetro sono tra le opere più preziose della mostra, con
un design che potrebbe essere contemporaneo). Preziosi anche i
piccoli portaprofumi rinascimentali: ce n'è uno d'oro, rubini e
smalto, del tempo di Caterina de' Medici, che portò i profumi in
Francia. Ed è da lei, dalla contestata regina italiana, che la
Francia apprese a profumarsi e fece dei profumi uno dei suoi più
importanti segni di identità nella moda.
PerFumum propone anche
numerosi antichi trattati, che spiegano l'arte profumiera e offrono nuovi ricettari: leggere il latino dei codici miniati è emozionante. Insieme a questa piccola, ma davvero significativa mostra, con tante
opere d'arte di ceramica, oreficeria e vetro.
PerFumum. I profumi
della storia è a
Palazzo Madama, in piazza Castello,
fino al 21
maggio 2018. L'
orario di apertura è mercoledì-lunedì ore 10-18,
chiuso il martedì. Il
biglietto è compreso in quello d'ingresso a
Palazzo Madama e costa 12 euro, ridotto 10 euro, gratuito per under
12 e possessori delle tessere Abbonamento Musei e Torino + Piemonte
Card.
Tutte le info su
www.palazzomadamatorino.it
Palazzo Madama ha organizzato
tantissimi
appuntamenti, che faranno di Torino una vera e propria
capitale del
profumo. Si inizia questo stesso weekend,
dal 16 al 18 febbraio e il
7 e 8 aprile 2018, con gli incontri e gli eventi organizzati dall'
Associazione Per
Fumum anche in altre sedi cittadine. Il programma è il seguente:
16 febbraio
2018
ore 15, Palazzo Madama (piazza Castello)
Bergamotto - L'oro verde della
Calabria
a cura del Consorzio del Bergamotto e della Società
Capua 1880.
Un percorso visuale/olfattivo attraverso la storia
del bergamotto, dai metodi di estrazione all'utilizzo e
all'importanza nel mondo della profumeria. Intervengono Rocco Capua e
Luca Bocca Ozino.
ore 19, Duomo di Torino, piazza San
Giovanni
Ridonami l'incenso. Viaggio e
sinestesia tra incenso e musica sacraConcerto per organo a cura del maestro d'organo
Filippo Sorcinelli e della soprano Giovanna Donini
ore 20, Qc Terme Torino (corso Vittorio
Emanuele II 77)
Profumi di gusto - Esperienza
olfattiva, food e mixology in un luogo pieno di magia.
Light
Dinner con lo Chef Nicola Di Tarsia (Berbel) e cocktail con il
Bartender Walter Gosso (Compagnia dei Caraibi). Evento aperto al
pubblico fino ad esaurimento posti. Consigliata la prenotazione
(eventitobe.it/tobe/qcterme/)
17 febbraio 2018
ore 10.30, Palazzo
Madama
Il mondo affascinante dei sensi
a cura di Lucien
Ferrero, maestro profumiere e amministratore della Scuola di Alta
Profumeria di Forcalquier.
La declinazione dei 'semplici' 5 sensi
nella nuova visione relativa ai 12 sensi. La storia
dell’interpretazione dei sensi dalla preistoria ai giorni nostri.
Ore 15, Palazzo Madama
Viaggio nella profumeria moderna e nei
suoi capolavori
a cura de l'Osmothèque di Versailles
L'unico museo
al mondo ad avere la collezione completa dei profumi originali
prodotti dal 1800 ad oggi. Esperti del museo racconteranno il viaggio
nella profumeria moderna e nei suoi capolavori, interagendo con il
pubblico in un percorso olfattivo storico.
Ore 22, The Mad Dog
Social Club (via Maria Vittoria 35A)
Serata mixology
a cura dei maestri di
bartending, Oscar Quagliarini e Antonio Parlapiano. Evento aperto al
pubblico fino ad esaurimento posti.
18 febbraio 2018
ore 10.30,
Palazzo Madama
Un jardin en Méditerranée
a cura di Jean
Claude Ellena, profumiere e storico naso di Hermès, che illustrerà
il percorso che porta alla creazione di un profumo con riferimento
alla sua celebre fragranza Un jardin en Méditerranée.
Ore 15,
Palazzo Madama
L'universo della Mixology- Il profumo in un
drink
a cura di Oscar Quagliarini e Antonio Parlapiano,
bartender di fama mondiale
Interagendo con il pubblico, Oscar e
Antonio illustreranno come si può ricreare la piramide olfattiva di
un profumo in un cocktail
7 aprile 2018
ore 11, Palazzo Madama
Fiori, profumi e giardini nell'Antico Egitto
a cura
dell'egittologa Donatella Avanzo
Un viaggio nel mondo degli odori
per gli antichi egizi
ore 15, Palazzo Madama
Casamorati, una
storia tutta italiana: viaggio sensoriale nell'epoca delle acque
profumate e delle loro materie prime
a cura di Sergio Momo.
8 aprile 2018
ore 11, Palazzo
Madama
Comunicare il profumo: parole, immagini e il loro utilizzo
nel mondo della profumeria
a cura di Roberto Drago in
collaborazione con la Scuola Holden di Torino.
Durante l'incontro verrà presentato
anche un racconto scelto tra quelli scritti da studenti della Scuola
Holden sul tema Il profumo di Torino, con la possibilità di sentire
il profumo ispirato dal racconto
Le
conferenze singole a Palazzo
Madama costano 12 euro, 2 conferenze 17 euro, 3 conferenze 22 euro, 4
conferente 27 euro, 5 conferenze 32 euro, sei conferenze 37 euro,
sette conferenze 42 euro, otto conferenze
47 euro;
prevendita alla biglietteria
di Palazzo Madama, fino a esaurimento posti disponibili
Vi
segnalo anche un breve
corso di giardinaggio, dedicato al più
profumato e più amato dei fiori, la
rosa. Si terrà a
maggio, il suo
mese, e porterà a scoprire la sua coltivazione e il suo uso
in tre
settori, l'alimentazione, la cosmetica e la decorazione. Il corso è
curato da
Edoardo Santoro, responsabile del Giardino di Palazzo
Madama, si articola in
tre incontri, tutti della durata di
un'ora e
mezza, dalle ore 16 alle 17.30 e divisi in una parte teorica e una
pratica; il
costo è di 30 euro (25 euro con Abbonamento Musei),
prenotazione obbligatoria entro il 13 aprile (tel 011 4436999, email
didattica@fondazionetorinomusei.it).
Ecco il calendario:
2 maggio 2018
Le rose botaniche e la
raccolta di petali e boccioli
La coltivazione della rosa parte da
un buon terreno, un'ottima esposizione solare e dalla conoscenza
delle specie botaniche che forniscono molti spunti per mantenere la
pianta in buone condizioni. La raccolta dei petali e dei boccioli è il primo
passaggio per molti impieghi della rosa in cosmetica.
16 maggio
2018
Le rose antiche e la lo sciroppo alla rosa
Le rose
coltivate fino a metà dell'Ottocento sono profumate, ricche di
petali e resistenti alle malattie; la riscoperta delle antiche
varietà porta l'attenzione su rose perfette per i giardini e i
balconi di oggi. Alcune di queste rose sono ideali per cucinare
uno sciroppo dolce e aromatico
30 maggio 2018
Le rose moderne e
il pot-pourri profumato
Rampicanti e rifiorenti, in miniatura e
coprenti, tutti i colori e tutte le forme: queste sono alcune delle
innovazioni portate dalle nuove rose che spopolano ormai da quasi
duecento anni; affascinanti ma da
conoscere alla perfezione per coltivare
la rosa giusta al posto giusto. Il pot-pourri consente di avere
sempre in casa un ricordo profumato delle rose.
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