A
Casale Monferrato (AL), è stata
inaugurata nei giorni scorsi una mostra che sembra davvero
interessante, pensando alla storia della città,
Casale Monferrato.
La Piazzaforte Europea del Rinascimento. Quando si dice Casale, in
questi anni si tende a pensare alle vicende dell'
Eternit, ma la
cittadina è stata per secoli
al centro del potente Marchesato del
Monferrato, una vera e propria
spina nel fianco per le grandi potenze
che volevano assicurarsi il controllo dell'Italia.
Incuneato tra i
possedimenti dei
Savoia e il
Ducato di Milano,
impediva i movimenti
est-ovest alla Spagna e nord-sud all'Impero Germanico; assicurarsi il
suo controllo, dunque, significava spesso poter
disporre dell'Italia
settentrionale. Per questo, quando al termine di complesse vicende
dinastiche i Gonzaga ereditarono il Marchesato, dotarono Casale, la
sua capitale, di una
grande e moderna Cittadella, una delle più
inespugnabili d'Europa, studiata ancora oggi, che non c'è più, come
capolavoro dell'architettura militare europea del XVI e XVII secolo.
Una piantina di Casale e della Cittadella, dal libro La Cittadella di Casale, al link sottostante (sin)
Casale da Google Earth, a sud, visibili i segni della Cittadella (des)
Aveva
forma esagonale e "fu disposta con l'asse principale nella
direzione sud-est e nord-ovest, diagonalmente orientata rispetto al
tracciato delle arterie primarie della città" scrive
Vera
Comoli Madracci in
La Cittadella di Casale – Da fortezza del Monferrato a baluardo d'Italia 1590-1859 "L'inserimento di un
elemento tanto eterogeneo, per scala e per funzioni, mutò
profondamente la configurazione dell'assetto urbano di Casale,
condizionandone in modo irreversibile la logica di sviluppo". Progettata da
Germanico Savorgnan, la Cittadella non solo era un
complesso all'avanguardia dell'architettura militare, ma era "una
piazzaforte intesa come
micro-città ideale, in cui contava anche lo
spazio per
soluzioni architettoniche auliche, ben leggibili nel
palazzo per il duca e nella strada porticata, con negozi, tra la
porta d'ingresso della fortezza e la piazza principale". Gli
edifici erano posti
in modo concentrico su due file, con ampie vie
radiali, che convergevano al centro, nella piazza d'Armi, ricordando, in un formato più ridotto,
Palmanova, la città
fortezza friulana.
Un complesso così grandioso abbattuto nel
XVIII secolo, per ordine francese, ha lasciato
grandi tracce nella
Casale moderna. Non solo ne ha condizionato lo sviluppo urbanistico,
ma è ancora
perfettamente leggibile nella zona sud-orientale della
città, dove la corona verde prende
la forma triangolare dei bastioni
abbattuti ed è ancora visibile l'antico fossato e dove l'attuale
piazza d'Armi insiste su quella della Cittadella; sul lato
nordorientale, via Pordgora segue l'andamento del sistema difensivo scomparso e la distanza tra questa via e la piazza d'Armi dà un'idea delle
dimensioni che doveva avere la Cittadella e quanto abbia
condizionato l'espansione cittadina.
Con modelli, studi, disegni
e documenti vari,
Casale Monferrato. La Piazzaforte Europea del
Rinascimento rende omaggio a questo grande monumento scomparso. Ci sono numerose incisioni originale della Cittadella,
libri e manifesti, monete e medaglie, che riportano all'epoca in cui
era
temuta dagli eserciti del continente. È una mostra interessante
non solo perché ricostruisce la storia di un capolavoro perduto, ma
perché continua
il rapporto speciale stabilito da Casale con
Mantova, sua antica capitale, e perché sono state pensate per la
candidatura a
Capitale Culturale 2020, di cui Casale è stata
finalista (ha vinto Parma, come saprete).
La mostra, dunque, è
un'occasione per
scoprire storia e cultura di Casale e del
Monferrato, un territorio di
storia millenaria, di grandi conflitti e
di mirabile bellezza, che oggi affida la sua fama
alle sue dolci
colline e alle sue tradizioni enogastronomiche, cercando anche nella
Cultura un'occasione per aprire una bella pagina. Tornerò a
parlarne, non appena visitata la
finalista piemontese di Capitale
Culturale 2020, un titolo, quello di finalista, che come ha
sottolineato il Ministro ai Beni Culturali
Dario Franceschini, può
essere utilizzato
con orgoglio e consapevolezza. A Casale lo stanno
già facendo.
Casale Monferrato. La Piazzaforte Europea del
Rinascimento, nel
Castello di Casale Monferrato, in piazza del
Castello, è aperta al pubblico
fino all'8 aprile 2018. L'
orario di
apertura al pubblico è sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e
dalle ore 15 alle 19; negli altri giorni può essere visitata su
appuntamento richiesto al numero di telefono 0142 444330. L'ingresso è libero.
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