Quali sono i rapporti tra
Frank Lloyd
Wright, uno dei più influenti architetti del Novecento, e l'
Italia?
Li scopre e li indaga la
Pinacoteca Agnelli, che,
fino al 1° luglio 2018 espone i disegni originali di molti dei capolavori dell'architetto
statunitense, arrivando a conclusioni sorprendenti, per i non addetti
ai lavori. La mostra si intitola
Frank Lloyd Wright tra America e
Italia, è curata da Jennifer Gray ed è divisa per
aree tematiche,
attraverso le quali si raccontano gli interessi, le preoccupazioni e
l'evoluzione del lavoro di Frank Lloyd Wright.
Passato alla
storia come il principale sostenitore dell'
architettura organica,
l'architettura, cioè, attenta all'ambiente e, pertanto,
ai materiali
e al rapporto con il paesaggio circostante, Lloyd Wright ebbe sempre
grande attenzione per i materiali, una costante di tutta la sua
carriera, dal legno delle
prairie houses fino al cemento dei
grattacieli, che furono un po'
la sua ossessione non ricambiata, passando, ovviamente, per le sue
opere più celebri, la
Casa sulla cascata e il
Guggenheim Museum di New York.
Nelle varie sale sono esposti i
disegni originali di Frank Lloyd
Wright, realizzati
con inchiostro e matite colorate; fanno quasi
tenerezza, pensando ai computer, ai programmi in 3D e ai render di
oggi, ma sono estremamente realistici (c'è una sezione del
Guggenheim che lascia vedere al suo interno persone e decorazione
interiore e sono perfetti persino gli outfit delle signore che si
muovono intorno alla grande sala centrale). Causa una certa emozione
vedere da vicino come
alcuni dei più grandi progetti del Novecento
sono stati pensati e disegnati. Progetti realizzati e progetti solo
immaginati, come i centri di uso pubblico immersi nel verde.
L'altra grande preoccupazione dell'architetto statuitense è
stato
l'uso degli edifici pubblici, immaginati come specchio
della società che li esprimeva, democratica e libera. Sono temi,
questi della libertà, della democrazia, della diversità, che Frank
Lloyd Wright sviluppò influenzato anche dal
soggiorno italiano, che nel
1910 gli fece scoprire, in Toscana,
la qualità
dell'abitare. I
rapporti con l'Italia non furono costanti, anche se gli intellettuali
italiani, a partire da
Bruno Zevi, guardarono sempre con interesse al
suo lavoro. Di fatto, Lloyd Wright ebbe
un solo progetto italiano, il
Masieri Memorial, mai realizzato, che fu disegnato per il
Canal Grande
di Venezia, a suon di grandi vetrate e colonne di marmo, per
ricordare uno dei suoi discepoli italiani,
Angelo Masieri, morto in
un incidente d'auto negli USA. Ma ci fu una mostra in suo onore,
Sixty Years of Living Architecture, nel 1951, a
cui lavorò con passione e che spiegò l'ideale legame tra la sua
architettura e il Belpaese.
La mostra sul grande architetto del
Novecento è l'ultima di una serie che la
Pinacoteca Agnelli ha già
dedicato al'architettura, basti pensare a
Una passione per Jean
Prouve. Dal mobile all'architettura. La collezione di Laurence e
Patrick Seguin, nel 2013, la prima, e quella grandiosa
su Gae Aulenti, nel 2016. Un interesse, quello per l'architettura, che si
spiega
sia con la sede, una piccola 'astronave' ad hoc costruita da
Renzo Piano su uno dei più potenti edifici del Novecento torinese,
il Lingotto, ristrutturato dopo la sua storia industriale, sia
con
l'attenzione per il collezionismo e per i rapporti con le grandi
istituzioni internazionali. La mostra dedicata a Frank Lloyd Wright
si avvale di prestigiose collaborazioni internazionali, tra cui quella con la
Columbia University, grazie alla quale sono arrivati alla Pinacoteca
numerosi disegni presenti nella mostra e appartenenti alla
Avery
Architectural & Fine Arts Library della Columbia University, e in
autunno andrà a New York
La négresse di Edouard Manet, appartenente
alla collezione permanente della Pinacoteca, all'interno della mostra
Posing Modernity: The Black Model from Manet to Matisse and Beyond.
Frank Lloyd Wright tra America e Italia è alla
Pinacoteca
Agnelli, in via Nizza 230 (sul tetto del Lingotto),
fino al 1°
luglio 2018. L'
orario di apertura è martedì-domenica ore 10-19,
chiuso il lunedì. Il
biglietto costa 10 euro, ridotto 8 euro per
over65 e gruppi, 4 euro per scuole e ragazzi 6-16 anni, gratuito per
under 6 e possessori delle tessere Abbonamento Musei Torino Piemonte
e Torino+Piemonte Contemporary Card.
Tutte le info, anche sul
calendario di approfondimenti e visite guidate preparato per la
mostra, su
www.pinacoteca-agnelli.it.
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