Dopo
Number Six,
la casa più bella del mondo secondo Archdaily, dopo
Lagrange 12, che ha portato gli
appartamenti di lusso in un palazzo storico nella via dello shopping,
dopo
Quadra-TO, che ha scoperto
un mosaico romano in un antico convento trasformato in appartamenti di alto standard, arriva
Domus
Lascaris. Il nuovo progetto del
Gruppo Building ristruttura una
palazzina anonima costruita negli anni 50 per uffici,
in via
Lascaris, per trasformarla in un edificio di
elegante architettura
contemporanea, anche attraverso un'originale facciata caratterizzata
da
grandi aperture, enfatizzate da
cornici aggettanti. Un cambio,
quello sorprendente della facciata, che anticipa i cambiamenti
previsti per l'interno.
11 appartamenti di diversa metratura, dai
120 ai 250 metri quadrati, un
attico con superattico da 423 metri
quadrati e un
altro da 531 metri quadrati. Tutte le
rifiniture sono
ovviamente di prestigio, con
marmi bianchi di Carrara ed
essenze
pregiate come il rovere, l'olmo, l'iroko il doussie. E non solo, la
cosa che più caratterizza Domus Lascaris è la
nuova concezione
dello spazio e
del rapporto interno-esterno: le grandi vetrate
permettono una
vista sui palazzi storici che circondano l'edificio,
in un
dialogo continuo tra pubblico e privato, tra l'architettura
aulica e quella contemporanea. "Si entra dentro per poter
guardare fuori da un punto di vista privilegiato e personalissimo"
assicurano dal Grupo Building. Ed è il comunicato stampa a
sottolineare come Domus Lascaris abbia "
un'identità audace.
Cambia il paradigma dello spazio privato per aprirlo a tutto ciò che
lo circonda. Lo scambio tra l'edifico e il suo contesto è continuo.
Il disegno e la progettazione degli spazi, il lusso degli interni, la
sicurezza e il comfort definiscono
una dimensione estetica
perfettamente connessa al nostro tempo, alla storia della città e al
suo futuro".
Nella proposta del nuovo progetto, in partenza
in questi giorni (le consegne da fine 2019), anche
una galleria d'arte al piano terra e
una
piscina, con
area fitness e una spa, al piano interrato. Un modo di
abitare elegante e contemporaneo, che non disegna le
nuove tecnologie
e la possibilità di gestire gli "scenari luminosi, sonori e
olfattivi in ogni singola stanza. Anche da remoto". È un po'
la
cifra dei progetti torinesi del Gruppo Building, pensando anche a
Number Six, che fonde
nuove tecnologie e grandi spazi barocchi
rinnovati.
Il rinnovamento coinvolge anche via Lascaris,
trasformata in via pedonale, con l'asfalto sostituito dalle
lose e
con
grandi fioriere a ingentilirne l'aspetto sospeso tra barocco e
contemporaneo.
In tempi di preparazione di
Open House Torino,
chissà che tra un paio d'anni anche uno degli attici, con i suoi
giardini pensili, o uno degli appartamenti, con il suo design
contemporaneo, non siano parte della manifestazione.
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