La primavera arriva con le
Giornate del
FAI, che aprono spazi di cultura, storia e arte generalmente chiusi
al pubblico. Quest'anno, il
24 e 25 marzo, sono
1000 il luoghi
aperti, tanti
anche in Piemonte e a Torino. Nel capoluogo saranno
aperti spazi di grande fascino, con un occhio particolare al mondo
intorno all'Ordine Mauriziano, oltre che ai Palazzi del potere,
dell'aristocrazia e della cultura.
La Basilica dei Santi Maurizio e Lazzaro (sin), Palazzo Vallesa di Martiniana (ds)
Foto del FAI
In via della Basilica 1, sarà
aperta al pubblico la
Basilica dei Santi Maurizio e Lazzaro, una
delle chiese barocche
più belle e fastose di Torino, a pianta
centrale e con una cupola che caratterizza lo skyline del centro, tra
quella della chiesa di San Lorenzo e della Cappella della Sindone
(
orario di apertura: sabato 10-18, domenica 14-18). Aperto anche
l'
Archivio Storico dell'Ordine Mauriziano, che permetterà di entrare
nell'Ospedale Mauriziano,
dallo storico ingresso di corso Turati 46,
per un
percorso guidato al "piano nobile dell'edificio, già
sede del Gran Magistero dei SS. Maurizio e Lazzaro. Con una
narrazione storica si rivivono i luoghi ove prendevano forma e
sostanza le funzioni proprie mauriziane, le Sale del Preconsiglio e
del Consiglio dell'Ordine, e lo spazio ove allora come oggi se ne
conserva
la memoria documentaria, l'Archivio Storico, con un ricco
patrimonio che copre un arco temporale
dal Medioevo al XX secolo,
fonte primaria per la storia dell'istituzione che lo ha prodotto, e
fonte preziosa anche per ricostruire e rileggere fatti e vicende
dello stato sabaudo e dell'Italia", secondo quanto scrive il
FAI.
Orario di apertura: sabato e domenica 10-18.
Là dove c'erano
le
Segreterie di Stato del Ducato e del Regno dei Savoia, oggi c'è
la
Prefettura di Torino, che aprirà le porte al pubblico per
mostrare i suoi spazi interni, disegnati
dai più importanti
architetti di corte succedutisi nei secoli: "
Amedeo di
Castellamonte che concepì l’intera composizione della piazza,
Filippo Juvarra che ne definì l’articolazione interna e
Benedetto
Alfieri, che portò a compiuta realizzazione il grande cantiere
attraverso la composizione classicista". Ci sarà una chicca
finale: la visita allo studio di Camillo Benso di Cavour, rimasto
intatto dalla sua morte, nel 1861.
Orario di apertura: sabato e
domenica ore 10-18.
Riservata ai soci del FAI è l'apertura di
Palazzo Vallesa di Martiniana (via San Dalmazzo 15). Costruito nel
XVII secolo e ristrutturato alla fine del XVIII, deve il suo fascino
alla contessa
Lucia Giuliana Vallesa, che lo affidò a
Luigi
Barberis, uno dei più brillanti architetti del XVIII secolo
torinese. "Dal 1964 il palazzo è stato sede della direzione
generale SIP di Torino, e in seguito di Telecom; fortunatamente, il
cambio di funzione da dimora nobiliare a privata fu operato nel
rispetto degli ambienti storici e artistici" sottolinea il FAI.
Orario di apertura: sabato e domenica ore 10-18.
Il
Collegio di Carlo Alberto (piazza Arbarello 8) è una
fondazione nata nel 2004 per la
promozione della ricerca e la
didattica nelle scienze sociali; si trova nella sede dell'antico
Istituto superiore di Scienze Economiche e Commerciali, ristrutturato
appositamente da un team di progettisti coordinati da
Aimaro Isola.
Orario di apertura: sabato e domenica ore 10-18.
L
'ingresso ai luoghi aperti dalle Giornate di Primavera del FAI è
libero, con
donazione che il Fondo per l'Ambiente consiglia a partire
da 3 euro.
Tanti gli
spazi
aperti anche
in provincia di Torino dalla Precettoria di Sant'Antonio di
Ranverso e della Cappella della Madonna dei Boschi, con il suo
affresco del XV secolo, a Buttigliera, dalla Cappella della
Visitazione di Valinotto (Carignano) al Castello e Parco di Masino,
dal Teatro di Cuorgnè al Palazzo dei Conti Ponte di Lombriasco.
Su
www.fondoambiente.it,
l'elenco dei siti aperti in Italia nelle
Giornate di Primavera del FAI.
Commenti
Posta un commento