Torna il
Torino Jazz Festival e torna
nelle
date originarie, che includono anche la
Festa della
Liberazione, il 25 aprile. Torna con alcune novità, la prima delle
quali è la
direzone artistica affidata al compositore e trombettista
torinese
Giorgio Li Calzi; il programma preparato dal neo-direttore
prevede
meno concerti a ingresso gratuito (ma i prezzi dei biglietti
sono piuttosto popolari, dai 5 ai 12 euro) e
tante nuove location, a
iniziare dalle
OGR, le Officine Grandi Riparazioni entrate
prepotentemente nella vita culturale cittadina.
Dal 23 al 30
aprile 2018, 60 concerti, con
due anteprime e una
decina di
produzioni originali, tra cui il concerto di Fabrizio Bosso con Banda
Osiris e quelli di Carla Bley e Steve Swallow con Torino Jazz
Orchestra, Frankie hi–nrg mc con Al Jazzeera e
Federico Marchesano Trio con Louis Sclavis; 250 musicisti, 19 sedi e
8 le Circoscrizioni coinvolte.
Tre le location fondamentali: le
OGR
(corso Castelfidardo 22) per gli spettacoli serali, mentre quelli più
importanti del pomeriggio (ore 17.30), si svolgeranno al
Conservatorio Giuseppe Verdi (via Mazzini 11, il 26, 28 e 29 aprile) e al
Piccolo Regio
Giacomo Puccini (piazza Castello, 27 e 30 aprile). Poi ci saranno concerti sparsi in
città, a cominciare dall'
anteprima, il
21 e 22 aprile 2018, nei
mercati di corso Spezia, via Di Nanni, piazza della Vittoria, piazza
Foroni e piazza della Repubblica e neil centro storico ci sarà la
band Bandakadabra con i ballerini delle associazioni Lindy Bros e
Dusty Jazz.
L'inaugurazione, il 2
3 aprile 2018, alle ore 20.30, al
Museo del Cinema (via Montebello 20A), sarà uno spettacolo dei
viennesi
Radian, "maestri nella contaminazione di sonorità
elettroacustiche calate in un linguaggio minimalista e post-rock".
Il
25 aprile, data sempre speciale per il Torino Jazz Festival, ci
saranno
due concerti nella Piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi
13), alle ore 17.30 il chitarrista Christy Doran ospite del
CLGENsemble, alle ore 21 la violinista jazz Eva Slongo.
Concerti
di jazz e contaminazioni in tutta Torino, che coinvolgono non solo
nomi prestigiosi e noti, ma anche le vivaci realtà cittadine, in
aree
pubbliche e private e incursioni in uoghi atipici. E qui entra in
gioco l'immagine di Torino che Giorgio Li Calzi ha in mente: "Stiamo
lavorando per costruire un festival per una città a cui intendiamo
dare un evento culturale che non si esaurisca in soli 8 giorni.
Una
città che è sempre stata underground,
onnivora di musica e di jazz
e
aperta alle differenze.
Grande spazio sarà dato ai jazz club, che
promuovono musica tutto l'anno".
Tra i progetti più
interessanti, i
jazz blitz, ovvero la
musica gratuita nei luoghi
dell'assistenza, nelle residenze diurne e notturne, nelle case di
ospitalità, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza- Un'idea
nuova, difficilmente presente in manifestazioni ufficiali, che sa
di
inclusione e di solidarietà. Oltre alla musica, ci sono anche
incontri, lezoni e mostre. La
Masterclass degli strumenti ad arco, con
Eva Slongo, dal 23 al 25 aprile, dalle ore 11 alle 16;
Torino Jazz
Meetings 2018, al Circolo dei Lettori (via Bogino 9), è una vetrina
del jazz piemontese, organizzata dal Consorzio Piemonte Jazz, con il
Torino Jazz Festival e con il Circolo dei Lettori, su
tre temi
principali: Piemonte jazz, sulle eccellenze regionali; Jazz in Italy,
relativo ai network nazionali; International jazz links, per
consolidare connessioni internazionali. Dopo i dibattiti, concerti-vetrina.
Info su
www.piemontejazz.it.
Dal 25 al 30 aprile e dal 4 al 14 maggio,
Chat Baker. L'ultimo
Chorus, al
Jazz Cub Torino di piazzale Valdo Fusi, rende omaggio a
Chat Baker e al suo legame con l'Italia e con Torino, fino all'ultimo
concerto, al Teatro Carignano, il 21 aprile 1988 (inaugurazione il 24
aprile alle ore 18.30, ingresso libero).
Il
programma, con tutte
le info e gli aggiornamenti, è su
www.torinojazzfestival.it; se volete scaricare il
calendario degli eventi in .pdf, cliccate sul link.
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