FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Guardando alla Mecca: al MAO i tappeti da preghiera islamici, piccoli capolavori d'arte

Il MAO di Torino continua con le sue piccole mostre gioiello, che permettono di scoprire piccoli capolavori delle sue collezioni. Per il ciclo Mille e una storia, dal 10 aprile 2018 si potranno ammirare, nella sezione riservata ai tessuti della Galleria dedicata all'arte islamica dei Paesi dell'Asia, i tappeti da preghiera selezionati per la piccola mostra Guardando alla Mecca; sono sette, provengono dalla Turchia e sono stati realizzati tra la fine del XVII e l'inizio del XIX secolo.

Tappeto da preghiera al MAO Tappeto da preghiera al MAO

I tappeti da preghiera non sono prescritti dal Corano, ma sono entrati presto nella consuetudine dei credenti perché definivano una sorta di spazio sacro o puro: i musulmani devono pregare cinque volte al giorno, rivolti a La Mecca e dopo le abluzioni rituali. In questo modo, il "tappeto da preghiera diventa così carico di valore simbolico, uno spazio su cui il fedele durante la sua preghiera entra nella 'dimensione del celeste'" spiega il comunicato stampa.

E proprio per questo suo valore simbolico, nel tempo c'è stata sì una "codificazione di molti degli elementi iconografici", ma, allo stesso tempo, si sono sviluppati "stili e tecniche profondamente differenti nei diversi Paesi di fede musulmana". Tra gli elementi che non mancano, il mihrab, che nelle moschee indica la direzione de La Mecca ed è una sorta di nicchia più o meno riccamente decorata e che nei tappeti "spesso accompagnato da una lampada appesa, come richiamo alla luce della fede e alla vita. Al posto della lampada si possono trovare anche vasi di fiori o un cipresso, con significato per entrambi riconducibile all'albero della vita. Nell'apparato decorativo possono essere presenti elementi naturalistici come appunto i fiori, o fortemente stilizzati come accade di frequente per le stelle e non è insolito trovare versetti del Corano, la data di realizzazione del manufatto e anche il nome del tessitore" spiega ancora il comunicato stampa. L'evoluzione dell'iconografia ha portato poi i tappeti turchi a trasformare il mihrab in una porta affacciata in un giardino, chiaro simbolo del Paradiso.

Quante cose si imparano da una piccola mostra di preziosi tappeti. Questa selezione di manufatti, che arriva dopo quelle dedicate ai tessuti per le cavalcature e ai tessuti turkmeni, conclude la prima collaborazione del MAO con lo studioso e collezionista Taher Sabahi.

Guardando alla Mecca è al MAO è in via San Domenico 11; l'orario di apertura è da martedì a venerdì ore 10-18, sabato e domenica ore 11-19; il biglietto d'ingresso vale tutto il giorno per le collezioni permanenti e per alcune mostre temporanee: intero 10 euro, ridotto 8 euro (over65, giovani tra 18-25 anni, possessori del biglietto del bus tristico Citysightseeing Torino), gratuito per under 18. Il sito web è www.maotorino.it.


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