Il
MAO di Torino continua con le sue
piccole mostre gioiello, che permettono di scoprire piccoli
capolavori delle sue collezioni. Per il ciclo
Mille e una storia,
dal
10 aprile 2018 si potranno ammirare, nella sezione riservata ai tessuti della
Galleria dedicata all'arte islamica dei Paesi dell'Asia, i
tappeti da preghiera selezionati per la piccola mostra
Guardando alla Mecca; sono
sette, provengono dalla
Turchia e sono stati realizzati
tra la fine del XVII e l'inizio del
XIX secolo.
I tappeti da preghiera
non sono prescritti dal Corano,
ma sono entrati presto nella
consuetudine dei credenti perché
definivano una sorta di
spazio sacro o puro: i musulmani devono
pregare cinque volte al giorno, rivolti a La Mecca e
dopo le
abluzioni rituali. In questo modo, il "tappeto da preghiera
diventa così
carico di valore simbolico, uno spazio su cui il fedele
durante la sua preghiera entra nella 'dimensione del celeste'"
spiega il comunicato stampa.
E proprio per questo suo valore
simbolico, nel tempo c'è stata sì una "
codificazione di molti
degli elementi iconografici", ma, allo stesso tempo, si sono
sviluppati "
stili e tecniche profondamente differenti nei
diversi Paesi di fede musulmana". Tra gli elementi che non
mancano, il
mihrab, che nelle moschee indica la direzione de La Mecca
ed è una sorta di nicchia più o meno riccamente decorata e che nei
tappeti "spesso accompagnato da una
lampada appesa, come
richiamo alla luce della fede e alla vita. Al posto della lampada si
possono trovare anche vasi di fiori o un cipresso, con significato
per entrambi riconducibile all'
albero della vita. Nell'apparato
decorativo possono essere presenti elementi naturalistici come
appunto i
fiori, o fortemente stilizzati come accade di frequente per
le stelle e non è insolito trovare versetti del Corano, la data di
realizzazione del manufatto e anche il nome del tessitore"
spiega ancora il comunicato stampa. L'evoluzione dell'iconografia ha
portato poi i tappeti turchi a trasformare il mihrab in una
porta
affacciata in un giardino, chiaro simbolo del
Paradiso.
Quante
cose si imparano da una piccola mostra di preziosi tappeti. Questa
selezione di manufatti, che arriva dopo quelle dedicate ai tessuti
per le cavalcature e ai tessuti turkmeni, conclude la prima
collaborazione del MAO con lo studioso e collezionista
Taher Sabahi.
Guardando alla Mecca è al MAO è
in via San Domenico 11; l'
orario di apertura è da martedì a venerdì
ore 10-18, sabato e domenica ore 11-19; il
biglietto d'ingresso vale
tutto il giorno per le collezioni permanenti e per alcune mostre
temporanee: intero 10 euro, ridotto 8 euro (over65, giovani tra 18-25
anni, possessori del biglietto del bus tristico Citysightseeing
Torino), gratuito per under 18. Il
sito web è
www.maotorino.it.
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