Il
25 aprile 2018 cade di martedì e
permette di avere un bel
ponte lungo quattro giorni, da sfruttare
completamente, siate turisti o torinesi in cerca di cose da fare in
città. Quattro giorni sono tanti e permettono di visitare, oltre ai
classici
Museo Egizio e
Museo del Cinema, tanti altri spazi
cittadini, aggiungendo anche qualche escursione fuori Torino.
Iniziamo?
Se arrivate a Torino nel weekend 21-22 aprile, arrivate
in tempo per le ultime giornate di
Torino che legge, manifestazione
in sostegno alla lettura che dal 16 al 23 aprile 2018 anima
biblioteche, musei e altre location (il programma è su
www.torinochelegge.it);
ve lo segnalo perché
domenica 22 aprile, dalle ore 10 alle 13 e
dalle 14 alle 17, ogni 30 minuti parte da piazza Castello, lato
Teatro Regio, un
tram storico, il 3104, a bordo del quale ci saranno
letture tratte dall'Antologia Lingua Madre e su Torino, mentre dai
finestrini
sfilano i palazzi e le piazze del centro storico. Un modo
insolito e curioso per entrare nell'anima della città.
Quest'anno
il
Torino Jazz Festival torna al suo nome e alla sua collocazione
naturale nel calendario:
dal 23 al 30 aprile, includendo la Festa del
25 aprile; il programma, che gli altri anni prevedeva concerti
ad
hoc, per ricordare la Liberazione, quest'anno offre
due concerti
gratuiti, uno alle ore 17 e l'altro alle ore 21, alla
Piazza dei
Mestieri (via Durandi 3), luogo altamente simbolico per la Resistenza
contro il nazi-fascismo; il
programma completo del TJF, con i
concerti gratuiti e a pagamento e rispettive sedi, è su
www.torinojazzfestival.it,
in pdf.
In una città da sempre attenta ai
valori
dell'anti-fascismo e della Resistenza, di cui è stata protagonista
sempre, mi sembra giusto iniziare il capitolo
mostre da vedere, con due mostre che ricordano il valore della pace e
della libertà. La prima, al
Museo Nazionale del Risorgimento (via
Accademia delle Scienze 5), si intitola
Arma il prossimo tuo e
raccoglie le foto realizzate dai
fotoreporter Roberto Tavan e Paolo
Siccardi, per testimoniare la lotta per la libertà con tutte le sue
conseguenze, dai villaggi distrutti alla tragedia dei profughi, con
una chiave di lettura poche volte affrontata in questo tipo di
analisi:
la presenza di Dio tra i soldati, il senso di dover
combattere nel nome di Dio, tra immaginette, catenine, braccialetti
che ricordano il Dio che si difende e le immagini di chiese e moschee
distrutte. L'altra mostra,
Renato Guttuso. L'arte rivoluzionaria nel
cinquantenario del '68, alla
GAM (via Magenta 31), propone un'Italia
a cui non siamo più abituati,
progressista, militante, orgogliosa,
attenta alla giustizia sociale e ai più deboli, con gli
intellettuali come uomini di cultura rispettati e ascoltati; ci sono
alcuni dei più grandi quadri del pittore siciliano.
Più che mostre, per questi
quattro giorni, vorrei proporvi itinerari. Come quello che coinvolge
Pietro Piffetti, uno dei più importanti
ebanisti del Settecento
italiano e protagonista di ben tre mostre in queste settimane:
potrete scoprire la sua arte al
Museo Accorsi (via Po 55), nella
mostra
Da Piffetti a Ladatte. Dieci anni di acquisizioni alla
Fondazione Accorsi, a
Palazzo Madama, dove potete ammirare lo
splendido
planetario realizzato dall'ebanista torinese (e un video ne
spiega il sofisticato funzionamento), e alla
Reggia di Venaria, dove
la mostra
Genio e Maestria gli dedica ampio spazio, con oggetti mai
mostrati prima. Davvero un'occasione unica per avvicinarsi al gusto e
alla raffinatezza del Settecento piemontese attraverso i lavori
preziosi di uno dei suoi massimi artefici. E se siete alla Reggia di
Venaria Reale, non perdete
le altre mostre e tutte le altre attività
proposte; vi segnalo le mostre, che sono anche nella mia agenda
(
Sebastião Salgado. Genesi,
Architetture e prospettive,
La fragilità
della bellezza), e, soprattutto, un evento unico che si gode solo in
questi giorni:
la fioritura dei ciliegi, con lo sfondo delle Alpi! Da
non perdere neanche i
concerti di musica da camera offerti lungo il percorso di visita
dai giovani studenti del Conservatorio di Torino,
a partire proprio
dal 25 aprile, ogni domenica e festivi. Prima di lasciare la
Residenza Sabauda, non perdete i
giochi d'acqua della Fontana del
Cervo, con i getti d'acqua che si muovono al ritmo della musica,
arrivando fino a 9 metri d'altezza.
E, rimanendo tra le Dimore
dei Savoia, a poca distanza dalla Reggia di Venaria, c'è il
Parco de
La Mandria, con il
Castello in cui vissero Vittorio Emanuele II e la
Bela Rosin, e con ben 3000 ettari per
passeggiate a piedi, a cavallo
e a bordo del trenino (quest'ultimo parte dall'ingresso alla Reggia
di Venaria, in piazza della Repubblica, da martedì a domenica alle
ore 11, 14, 15.30, 17, 18.30, per circa un'ora di visita; il
biglietto costa 6 euro, ridotto 5 euro per 3-18 anni e Abbonamento
Musei, gratuito under 2), per scoprire
una natura quasi selvaggia, a
pochi km da Torino (tutte le info per le attività nel Parco,
www.parchireali.gov.it).
Anche nel Ponte del 25 aprile c'è
Reali Sensi, l'iniziativa di
Turismo Torino che permette di scoprire le Residenze Sabaude
attraverso i cinque sensi. Il 21 aprile 2018, sarà il
tatto a guidare la
visita all'
Appartamento dei Principi di Palazzo Carignano (via
Accademia delle Scienze 5), approfondendo la conoscenza delle
boiseries (cosa sono, come si realizzano, quali effetti ottengono);
la
visita è alle ore 11, 12, 15, 16 ed è compresa nel prezzo del
biglietto, ma va prenotata al tel 0115641791 o all'email:
pm-pie.palazzocarignano@beniculturali.it.
L'altra visita dei Reali Sensi porta al
Castello di Racconigi (CN),
facilmente raggiungibile, in poco più di 20 minuti, con il
treno
della linea 7 del SFM (passa per Porta Susa e per il Lingotto ogni
ora, gli orari sono
a
questo link) e, dalla Stazione di Racconigi, con una passeggiata
di circa 15 minuti, attraversando il centro cittadino; qui sarà la
vista a guidare la visita con un
percorso spettacolare che porterà
fino alla cima della torre guariniana, a tu per tu con le cicogne che
hanno il nido sui tetti e con il Monviso di fronte.
Ci sono altre
due escursioni fuori città che i quattro giorni di ponte permettono
ai turisti. Vi consiglio quella al
Castello di Pralormo (TO), per
fare il punto della situazione sulla fioritura dei tulipani, con
Messer Tulipano: la visita permette di ammirare non solo i colori
preziosi di migliaia di tulipani, ma anche le sale del Castello e lo
stile di vita dell'Ottocento, e poi mostre e allestimenti ad hoc per
la manifestazione. Al
Castello di Miradolo, invece, alle porte di
Pinerolo (TO), la Fondazione Cosso apre il Parco anche il 25 aprile
(generalmente è aperto nei fine-settimana), dalle ore 10 alle 19;
sarà possibile fare un
Picnic, con il cesto preparato dall'Antica
Pasticceria Castino di Pinerolo (si
prenota nei giorni precedenti al
tel 0121 502761 o all'email
prenotazioni@fondazionecosso.it
e si ritira nella Caffetteria del Castello dalle ore 12, 13 euro per
gli adulti, 9 euro per i bambini) e seguire, alle ore 16, la visita
guidata
Il Parco storico del Castello di Miradolo: storia, recupero e
natura (6 euro); il
biglietto d'ingresso costa 10 euro e include
l'audio racconto in cuffia stagionale e la mappa del Parco, ridotto 8
euro (Abbonati Musei, over 65, 14-26 anni), 5 euro (6-14 anni),
gratuito under 6 e Passaporto culturale.
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