Un
Salone Internazionale del Libro
sempre più
produttore di contenuti e sempre più artefice di
contaminazioni e suggestioni tra letteratura e processi editoriali
con gli altri campi del sapere. Un evento che non solo intende
mettere Torino al centro della scena culturale internazionale, ma che
diventa sempre più
punto di riferimento della cultura torinese,
dialogando con gli altri enti culturali cittadini, siano Musei o
nuovi spazi come le OGR. Qualche esempio? Il
9 maggio 2018 alle ore
21, alle OGR, lo spettacolo di
Fabrizio Gifuni, voluto per ricordare
i
40 anni dall'assassinio di Aldo Moro, con la lettura delle sue
lettere, che invita a pensare anche alla "lotta delle parole"
che in quei giorni portarono avanti le BR, la politica e lo stesso
statista sequestrato. Poche ore dopo, il
10 maggio 2018, al Lingotto
Fiere,
Javier Cercas terrà una
lectio magistralis sull'Europa, forse
in italiano, ha anticipato il direttore
Nicola Lagioia. E da quel
momento,
fino al 14 maggio, sarà Salone del Libro, con incontri,
eventi e appuntamenti tra letteratura, economia, politica, cinema,
tv, antropologia, arte, in un
continuo rimando di dialoghi,
orizzonti, contaminazioni spesso appassionanti.
Il filo
conduttore dell'edizione 2018 è
Un giorno tutto questo, che invita a
riflettere sul
futuro e permette di costruire un Salone tutto
proiettato verso il futuro. Ricordate le
5 domande che hanno dato il
via a Un giorno tutto questo? Sono: Chi voglio essere?, Perché mi
serve un nemico?, A chi appartiene il mondo?, Dove mi portano
spiritualità e scienza?, Che cosa voglio dall'arte: libertà o
rivoluzione? Le
risposte di intellettuali e pensatori dei diversi
campi del sapere sono in una
mostra aperta nel Duomo delle OGR dal 9
al 20 maggio 2018 e sul
sito www.5domande.it.
Permette anche di riflettere sul futuro in
Accade domani, una serie
di incontri organizzati dal Salone con
Lavazza, per favorire il
dialogo tra i diversi saperi: saranno protagonisti
Jacques Attali,
Piero Angela,
Alice Sebold,
Jeremy Rifkin, che presenterà a Torino
"un progetto molto importante: una rivoluzionaria stampante 3D
che potrebbe cambiare le nostre abitudini".
La lista degli
ospiti è lunga e appassionante e ha permesso di dire al direttore
Nicola Lagioia di essere "molto emozionato all'idea che grazie
al Salone ci saranno contemporaneamente, sotto il cielo di Torino, le
menti più brillanti del nostro tempo". E ci saranno
i finalisti
del Premio Strega Europeo, che sarà assegnato proprio al Salone, il
13 maggio: lo spagnolo Fernando Aramburu, autore di
Patria,
l'islandese Auður Ava Ólafsdóttir, autrice di
Hotel Silence, la
belga Lize Spit, autrice di
Si scioglie, l'irlandese Lisa McInerney,
il francese Oliver Guez, autore di
La scomparsa di Josef Mengele.
Grazie al
Premio Mondello arriverà il Premio Nobel per la
letteratura Herta Müller, poi Roberto Saviano, una serie
impressionante di autori di lingua spagnola come Javier Marías, Paco
Ignacio Taibo II, Guillermo Arriaga, Alicia Giménez Barrett, quindi
Niccolò Ammaniti, Roddie Doyle, i francesi Edgar Morin, Maylis De
Kerangal, Veronique Olmi, Eric-Emmanuel Schmitt, Bruno Latour,
Antonie Volodine, in arrivo con la
Francia Paese ospite, in occasione
del Cinquantenario dal 68.
Tra le conferme del Salone ci sono la
Piazza dei Lettori, lo
Spazio Biblioteche con la Torre di François
Confino, l'area
Music&Books dedicata all'editoria musicale, il
Superfestival, che riunisce i più importanti Festival culturali
italiani. L'
International Book Forum propone anche una serie di
incontri tra
operatori del mondo editoriale e di quello audiovisivo
perché, come ben ha notato Lagioia, "i produttori cercano sempre
storie, gli editori le hanno, a Torino si incontrano e magari nascono
nuove serie e nuovi film". Le
contaminazioni tra cinema e tv
sono tante, al Salone: c'è in programma anche una serata dedicata a
Game of thrones, curata da Loredana Lipperini: tra i tanti che
parteciperanno, Michela Murgia, Rosa Polacco, Vanni Santoni, i
doppiatori italiani della serie.
Solo noi stesse, sezione sul
pensiero femminile, si ispira ancora al cinema, con un
#MeToo
italiano, e con un nuovo progetto, davvero interessante,
Un'antologia
per il nuovo millennio a cura di Valeria Parrella che parte da un
dato di fatto: nelle antologie oggi più adottate dalle scuole medie
italiane per ogni autrice donna ci sono sei autori maschi. "È
arrivato il momento di far leggere ai nostri ragazzi Alda Merini,
Patrizia Cavalli, Irène Némirovsky, Alice Munro".
Poi tante
cose e tanti eventi, tra il Lingotto Fiere, le OGR e varie sedi
cittadine: il comunicato stampa principale, senza calcolare quelli di sezioni e sponsor, insomma, è
lungo 22 pagine! Vi
segnalo solo questo, perché lo trovo interessante, simbolo del
continuo rimando tra letteratura, storia e attualità: "
Il mito
legge il giornale è la
nuova striscia quotidiana del Salone per
parlare della cronaca e dell'attualità
in chiave classica. Ogni
giorno esperti indiscussi come Eva Cantarella, Matteo Nucci, Marcello
Fois e Sergio Claudio Perroni ci racconteranno temi come le
migrazioni, la rivoluzione digitale, il femminicidio, solo
apparentemente peculiarità scottanti del nostro tempo, svelandocene
la loro carica archetipica e intrecciandoli con l'Iliade,
l’Odissea, le tragedie greche le Metamorfosi di Ovidio". Come
resistere a questo Salone, come?
E mancano ancora tutti gli eventi
e i progetti del
Salone OFF, che saranno presentati il 4 maggio al
Dancing Le Roi, curioso spazio architettonico disegnato da Carlo
Mollino (protagonista di mostre in corso da CAMERA e ai Musei
Reali...); il
4 maggio, che porta automaticamente
una mente granata come la mia al Grande Torino e a Superga e, cosa che
succede solo a chi tifa Toro, è una data teoricamente triste e però
molto amata, come a dire, andrà tutto bene (
il peggio è successo
nel 1949...)
Tutte le info sul Salone, compresa la
biglietteria
(i biglietti già in vendita permettono di saltare le code!), sono
sul sito ufficiale
www.salonelibro.it.
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