C'è anche
un po' di Torino e del Piemonte ad
Accumoli
(RT), uno dei Comuni più danneggiati dal terremoto che ha scosso
l'Italia centrale nel 2016. Lì è stato appena terminato un Centro
Culturale,
Accupoli, la cui costruzione è stata coordinata
dall'
associazione H.E.L.P. 6.5, acronimo di Housing in Emergency for
Life and People, nata a luglio 2017 per iniziativa dell'architetta
Lorena Alessio, che ha poi realizzato il progetto con un gruppo di
giovani tesisti del Politecnico di Torino e grazie al sostegno della
Compagnia di San Paolo e a di una cordata di aziende, tra cui
l'associazione di imprese
Aniem Piemonte.
Accupoli è interessante
anche da un punto di vista architettonico, è infatti la
prima
struttura realizzata in Italia in legno compensato anche per le parti
portanti, con un innovativo sistema costruttivo testato per la prima volta in
Giappone; è ovviamente una
costruzione antisismica, a elevata
resistenza al fuoco e agli agenti atmosferici. "Dal punto di
vista compositivo, il modulo si compone di
due corpi di fabbrica
affiancati longitudinalmente: il primo e più ampio ospita la sala
polifunzionale di aggregazione, mentre il secondo, adiacente e
collegato, ma più piccolo, ospita i servizi di accoglienza e cucina"
spiega il comunicato stampa "La forma è quella tipica della
casa nell'immaginario comune: la tecnica costruttiva utilizza, perfeziona e adegua alla legislazione
italiana una
tecnologia giapponese. L'ossatura lignea dei portali
sorregge un
guscio di policarbonato semitrasparente ad alte
prestazioni, che filtra l'illuminazione naturale durante il giorno.
Di notte l'ambiente si trasforma in una lanterna che illumina
l'ambiente esterno della nuova piazza cittadina". E questo
rapporto interno-esterno, luce diurna-luce notturna fa già
immaginare scorci suggestivi.
Il comunicato stampa spiega che
Accupoli è stato realizzato in parte
in autocostruzione dagli stessi
studenti del Politecnico: "Gli elementi della struttura sono
stati tagliati
in una falegnameria del Piemonte, con macchinari a
controllo numerico, e sono stati trasportati in loco e
assemblati con
la partecipazione degli stessi giovani progettisti. Grazie alla
facilità di montaggio, simile a quella di un puzzle, la struttura
potrà essere
disassemblata con facilità e riciclata o riutilizzata
se non più necessaria". Un esempio, dunque, di architettura
ecosostenibile, che non inquina l'ambiente ed è in grado di
riciclare il materiale utilizzato.
Oltre all'architettura
d'avanguardia anche la
solidarietà: per realizzare il progetto sono
stati necessari
oltre 300mila euro, versati dalla
Compagnia di San
Paolo e dall'
Acri, che riunisce le Fondazioni di origine bancaria,
oltre che da
numerose aziende anche piemontesi (tra loro Betonwood,
Ormea Franco, Dott. Gallina, Gallo Legnami, Idrocentro, Unimetal,
Finder, Daikin, Vimar, Siet: fare i nomi e ringraziare,d avanti a
progetti così belli e importanti, è doveroso); un team di
professionisti ha offerto la propria consulenza e consulenza per
compensi simbolici.
Il prossimo week-end è il più importante
della vita di Accupoli: il
26 maggio sarà inaugurata alla
Biennale
di Venezia Arcipelago Italia, la mostra ideata da
Mauro Cucinella per
raccontare l'Italia e in cui il Centro aggregativo è presente tra i
70 esempi di immobili d'avanguardia realizzati nel nostro Paese; il
27 maggio, ad Accumoli, l'
inaugurazione ufficiale, alla presenza del
sindaco e delle autorità locali.
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