Forse la migliore sintesi di cosa sia
Fo.To – Fotografi a Torino, l'ha fornita il suo ideatore,
Andrea
Busto, direttore del
Museo Ettore Fico: "Nell'era dei
selfie,
dove sta andando la fotografie e cosa rimarrà di lei? Fo.To riflette
su questo con una
proposta collettiva di mostre, incontri, workshop
aperta a tutti, per indagare e interrogarsi. Se avete idee e
proposte, se siete curiosi e sognate, scriveteci: siamo interessati a
tutte le riflessioni perché questa è una kermesse, non un Festival,
che suona elitario, una kermesse inclusiva e partecipativa". Non
saprei davvero sintetizzare meglio la poetica di
Fo.To – Fotografi
a Torino, che
per tre mesi animerà ben
81 spazi torinesi, tra Musei
pubblici e privati, gallerie d'arte, fondazioni, associazioni,
istituti d'arte e di design. Sono 81 centri sparsi in tutto il
territorio cittadino, con una certa prevalenza del centro e di nuovi
quartieri, artisticamente effervescenti come Barriera di Milano.
Foto di Enrico Martino (sin) e di Alessandro Lercara
Cosa succederà in questi spazi? A partire d
al 3 e 4 maggio (oggi
e domani),
e fino al 29 luglio 2018, tutte ospiteranno
mostre legate
alla fotografia, siano personali o tematiche, e organizzeranno eventi
speciali di approfondimento. È una kermesse "dai
toni
fortemente internazionali, potendo contare su numerose presenze
straniere, per lo più dall’Europa (Albania, Cecoslovacchia,
Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna), ma anche dal Medio
Oriente (Afghanistan, Palestina) e dagli Stati Uniti. Nomi
dell'avanguardia internazionale si affiancano a importanti fotografi
italiani del Novecento ad artisti più giovani, fino a personalità
che usano la fotografia con particolari tecniche di montaggio o che
esplorano la commistione fra il linguaggio fotografico, cinema,
performance e installazione" sottolinea il comunicato
stampa.
Per facilitare la lettura della manifestazione e il suo
controllo da parte del pubblico, che si trova tante mostre e
iniziative da rimanerne disorientato ("Oddio qui mi perdo di
sicuro qualcosa!"), le mostre sono state divise in
dieci
percorsi tematici, che aiutano a districarsi, anche secondo i propri
interessi.
Architettura e Paesaggio mette al centro degli obiettivi
quello che ci circonda;
Astrazione valorizza uno dei generi che
meglio liberano creatività ed espressività;
Fotografia storica
immortala i patrimoni che abbiamo ereditato;
Grandi Maestri è
dedicata ai nomi più noti al grande pubblico;
Identità e Territorio
celebra i temi della cultura, della migrazione, delle città;
Mixed
Media guarda anche a video e installazioni;
Moda e Costume sottolinea
il rapporto tra moda, foto e vita;
Reportage invita a scoprire il
vissuto;
Still life scopre la raffigurazione di oggetti inanimati
attraverso tecniche specifiche;
Universo femminile pone l'attenzione
sulle donne e i loro mondi. La divisione è davvero comoda e permette
di individuare le mostre in base ai propri interessi, per esempio, ho
appena scoperto che ai Bagni Pubblici di via Agliè c'è una mostra
che racconta la
magia invernale delle Dimore Sabaude, tra foschia e
luce lattiginosa, con foto di Fabio Dipinto e Roberto Vietti (fino al
24 maggio 2018). Spulciate
nel sito web,
www.fotografi-a-torino.it,
e troverete tantissime mostre da non perdere, tra gallerie d'arte,
musei e istituzioni varie.
Una manifestazione che coinvolge così
tante realtà diverse, non poteva rimanere indifferente a uno dei
grandi eventi torinesi e italiani di questo periodo:
Fo.To si gemella
con il Salone Internazionale del Libro e il
12 maggio, in occasione
della Notte Bianca del Libro aggiunge la sua
Notte Bianca della
Fotografia, con le sue sedi espositive aperte al pubblico dalle ore
19 alle 24.
Mi piace anche come Andrea Busto ha concluso la
conferenza stampa, ricordando che
Torino è una città di
sperimentazioni, che inventa e propone, sempre all'avanguardia in
tanti campi del sapere: "Mi piacerebbe che continuasse a esserlo
anche nella fotografia. Per questo Fo.To parte dal basso ed è
inclusivo, per questo non è una manifestazione finita, ma è
un work
in progress, aperto alle proposte di chi ama la fotografia".
Tutto questo nell'era dei selfie, per scoprire, capire e
confrontarsi. Se ne tornerà a parlare su Rotta su Torino. Molto
presto!
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