Il completamento del
Parco Dora
potrebbe essere finalmente
vicino (con un ritardo di una decina
d'anni, tutto sia detto) e potrebbe aggiungersi alla
nuova vocazione dell'ex SNOS, non più ennesimo centro commerciale di Spina
3 (ce ne sono 4 nel giro di un quarto d'ora di passeggiata), ma nuovo
polo del cibo (a circa un quarto d'ora a piedi da EDIT, ma va bene).
Andiamo con ordine. Scoperchiata la Dora, lo scorso autunno, il
Comune ha dato il via libera alla sistemazione della sponda nord del
Parco, la cosiddetta
area Valdocco Nord, l'unica che non ha ancora avuto un disegno ed è preda
della vegetazione selvaggia. A finanziare i lavori, i 4,4 milioni di euro di
AxTo, che permetteranno la realizzazione di
due piste ciclabili, sui
due lati della Dora, così da inserire il Parco, già ampiamente
utilizzato dagli amanti della bicicletta,
nella rete di piste
ciclabili urbane già esistente; dovrebbero esserci poi
un'area
attrezzata per gli skater e un'altra che si realizzerà su
suggerimento dei residenti (il
Comitato Spina 3 nella sua newsletter parla di un
boschetto, che permetta anche di non abbattere gli alberi nel
frattempo cresciuti nell'area). Nei disegni diffusi dal Comune, ci
saranno
percorsi alberati, uno dei quali attraverserà
la passerella
sulla Dora, formata da parte dell'antica soletta di cemento armato
non demolita durante la stombatura. Il progetto è
suggestivo, ma
riesce un po' difficile immaginare gli alberi sulla passerella anche
se è bella l'idea di
aiuole verdi tra questo viale centrale e i percorsi laterali, che guardano al fiume.
Oltre
alla sistemazione del parco, ci sarà una sorta di
nuova pagina per tutta l'area adiacente alla
sponda settentrionale della Dora.
In asse con la passerella sul fiume, su corso Mortara ci sarà
una nuova rotonda, l'ennesima, che
si aggiunge alle tre
esistenti negli scarsi 500 metri che separano via Orvieto da piazza
Baldissera. Ma la novità più importante riguarda
lo SNOS, che si
chiamerà
Officine S e che, visto il sostanziale fallimento del
centro commerciale, situato
in una magnifica galleria che fu centro
di arrivo delle merci delle antiche Officine Savigliano, avrà nuova
vocazione. I nuovi proprietari intendono infatti trasformare lo
spazio in un
vero e proprio polo dello street food: gli spazi adesso
vuoti ospiteranno un
ampio ventaglio di attività legate
all'enogastronomia, tra ristoranti, chioschi e vendita di eccellenze
locali; una novità importante è che
i locali potranno aprire anche
verso l'esterno, con ampi dehors che guardano al Parco Dora (e
speriamo non turbino la pace notturna del quartiere, però).
Il
progetto di riqualificazione conta anche sulla sempre
prossima
apertura della sotterranea Stazione Dora, che inserirebbe l'intero
quartiere nel Sistema Ferroviario Metropolitano, avvicinandolo al
resto della città; nelle indagini di mercato, Officine S ha
calcolato che il nuovo polo conta su un bacino di circa
18mila
abitanti in grado di raggiungerlo a piedi e
340mila famiglie a soli
10 minuti di auto, immaginate il bacino possibile con la Stazione
Dora sotterranea.
I lavori per la risistemazione dell'Area Valdocco Nord dovrebbero iniziare in autunno, il nuovo polo Officine S. dovrebbe essere aperto all'inizio del prossimo anno: il
2019 si preannuncia interessante per l'assetto futuro della Spina 3.
Commenti
Posta un commento