FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

La prima stagione di Le Musichall, teatro delle varietà mai banale

La prima stagione intera di Le Musichall, il teatro delle varietà diretto da Arturo Brachetti, nel Polo degli Artigianelli (corso Palestro 14), mantiene le promesse già lasciate intravedere in questi primi mesi di apertura: tanto teatro leggero di qualità, tanto spazio ai talenti più giovani e agli spettacoli che mescolano il teatro all'abilità, al circo, al ritmo. Un teatro che riesce sempre a far uscire divertiti da spettacoli intelligenti e brillanti, mai banali, che mettono in luce il talento e rifuggono dai luoghi comuni.


Le Musichall propone 21 spettacoli e 46 repliche, con volti noti come Silvana Fallisi o Raul Cremona, con il talento del duo Lucchettino e di Christopher Castellini; ci saranno anche nuove stelle provenienti dall'estero, protagonisti delle arti circensi come i francesi Bakhus, maestri della danza tra le ombre, gli ucraini Dekru, che propongono il mimo contemporaneo, abili acrobati come The Black Blues Brothers.

Se l'anno scorso era stato Gran Varietà lo spettacolo che aveva rappresentato il nuovo teatro e la nuova proposta, quest'anno è Spikisi, varietà ancora una volta firmato da Arturo Brachetti e da Stefano Genovese, che a Le Musichall si divertono a sperimentare e a proporre contaminazioni che difficilmente si vedono a Torino, portando influenze internazionali e valorizzando talenti locali. Cosa sarà Spikisi lo scopriremo vivendo, per ora sappiamo che ci sarà.

"Questa del 2018/19 è la prima effettiva stagione de Le Musichall, dopo un anno di attività volto a testare gli spazi e costruire collaborazioni sia con le realtà del territorio, sia con produttori e distributori che operano a livello nazionale. Quasi un anno di test importanti e necessari per comprendere meglio i gusti del pubblico e arrivare a proporre oggi una campagna abbonamenti capace di soddisfare diverse esigenze premiando gli spettatori con la logica del "più vedi meno spendi". Un segno chiaro di voler investire sul pubblico che potrà trovare in un'unica proposta la qualità della stagione firmata Brachetti e l'accessibilità economica" sottolinea il comunicato stampa.

Gli abbonamenti sono per 5, 7 o 9 spettacoli, a partire da 97,50 euro per la platea e 82,50 euro per la balconata. Saranno in vendita online su www.lemusichall.com dal 19 giugno al 21 luglio 2018 e poi dal 4 settembre 2018.

Il cartellone sarà aperto, il 12 ottobre 2018 alle ore 21, da A son peui mach canson, un omaggio a Gipo Farassino, che vuole proseguire il ricordo dei protagonisti dello spettacolo, dopo l'omaggio a Frank Sinatra, la scorsa stagione; in scena Luigi Ferroglio e il Terzo Turno, per "un recital che intende ricordare Gipo nel suo viaggiare in equilibrio precario tra storie di barrieranti pasticcioni e i sentimenti più intimi della sua fanciullezza trascorsa nei cortili della vecchia Torino". A chiudere la stagione, lo spettacolo Troppe arie del Trio Trioche, che il 13 e 14 aprile 2019 metterà in scena un improbabile trio composto da una vecchia zia con un glorioso passato nella musica, stile quella volta che Keith Richards e io, un nipote che ha suonato solo in oratorio e una badante innamorata della musica lirica, che continua a stravolgere il loro repertorio; con questi tre insieme, Troppe arie "coinvolge il pubblico con tutta la sua potenza di spettacolo clownesco".


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