FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Nel Palazzo dell'Archivio di Stato di Torino, l'unico in Europa nato per un archivio

Inizierà domani Archivissima, la tre giorni che, dal 6 al 9 giugno 2018, aprirà gli Archivi di tanti enti culturali torinesi, con un bel programma di mostre e incontri per valorizzare il loro patrimonio storico, culturale e artistico.

Archivio di Stato di Torino Archivio di Stato di Torino

Tra tutti gli Archivi che saranno protagonisti della manifestazione, merita una citazione l'Archivio di Stato di Torino, ospitato in parte in un Palazzo di piazza Castello appositamente costruito da Filippo Juvarra nel XVIII secolo (le Sezioni Riunite sono conservate nel vecchio Ospedale San Luigi in via Piave). E in quell'appositamente c'è tutta la sua peculiarità: probabilmente è l'unico Archivio di Stato d'Europa ospitato in un edificio che è stato progettato proprio per quest'uso. Si trova nel complesso di palazzi del potere che vollero i Savoia per amministrare lo Stato, praticamente senza mai uscire da Palazzo: a nord piazza Castello è definita dalle antiche Segreterie di Stato (dove c'è oggi la Prefettura) e da una serie di palazzi, in fuga verso est, che poi, come a pettine, si aprono in maniche perpendicolari quali il Teatro Regio, l'antica e perduta Accademia Militare e la Cavallerizza Reale. A seguire le Segreterie di Stato, c'era l'Archivio, che i Savoia vollero vicino, perché custode della loro storia e perché fosse facilmente consultabile nella documentazione necessaria a governare lo Stato.

Il progetto di Juvarra prevedeva tre piani fuoriterra, con cinque grandi saloni in ogni piano e vari locali di servizio, con le scale sistemate alle due estremità. Il pericolo degli incendi, frequente per quell'epoca, era sventato da spessi muri tagliafuoco, che ne garantivano l'isolamento; notevoli anche i solai, che Juvarra aveva voluto in grado di resistere in caso di crollo del tetto. Le volte a padiglione e a botte scaricavano le spinte sui muri che separavano i vari saloni. La facciata, ancora oggi ben conservata (potete vederla in piazzetta Mollino, davanti al Teatro Regio di Carlo Mollino) manteneva l'aspetto aulico della Torino settecentesca, ritmato da un ordine gigante di lesene, con capitelli di stile composito, che si elevava da una base in bugnato.

Da qualche tempo, l'Archivio di Stato si apre alla città con mostre ed eventi che raccontano il suo enorme patrimonio storico, con documenti che raccontano la dinastia sabauda sin dal Medioevo. È così possibile visitare i suoi saloni, con i possenti armadi in legno, che conservano i documenti e che un tempo erano consultabili solo su autorizzazione del re. Una documentazione storica così grande che i recenti restauri, con l'ampliamento degli spazi a due piani sotterranei costruiti sotto i Giardini Reali, permettono di arrivare a 11 km lineari di scaffalature. I tesori nascosti di Torino, che Archivissima aiuta a scoprire.

Per il programma di Archivissima, il link è questo; per sapere di più sull'Archivio di Stato di Torino, seguite questo link; le foto, da wikipedia.


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