Il
24 giugno 2018 aprirà al pubblico, a
partire
dalle ore 15, l'
Area Archeologica Pietro Micca, in corso
Galileo Ferraris, all'altezza del numero civico 14. Qui, durante gli
scavi del parcheggio sotterraneo, sono state trovate, perfettamente
conservate,
tracce dei muri e delle gallerie del Rivellino degli Invalidi (a sud-est della
Cittadella di Torino). La scoperta è
eccezionale
e dà un'idea purtroppo solo superficiale dell'enorme patrimonio
architettonico e storico perduto con l'abbattimento della Cittadella,
nel XIX secolo. Il rivellino trovato era
situato
tra i bastioni il Duca e San Lazzaro e potenziava
ulteriormente la struttura difensiva della città: i rivellini erano
infatti
fortificazioni indipendenti, in genere di forma più o meno
triangolare, con uno dei vertici posto verso l'esterno, in funzione
di
avamposto difensivo; si trovavano nel fossato,
a difesa di due
forti contigui, appunto per potenziarne le funzioni difensive.
Il
ritrovamento del Rivellino degli Invalidi è eccezionale perché è
l'u
nico rimasto tra quelli che difendevano la Cittadella torinese;
eccezionali sono anche le
gallerie trovate, che permettevano di
scendere sotto il fossato e arrivare alla Cittadella, garantendo lo spostamento in
sicurezzadi armi e persone; sono gallerie piuttosto
ampie, alte, in cui ci si poteva muovere agevolmente e in cui si può
scendere anche durante la visita. L'Area Archeologica porta infatti
fino a 6 metri sotto terra, all'altezza di quello che era il fossato; qui si può vedere il
fronte di gola del Rivellino, rivolto verso la
Cittadella e, superando un ponte di metallo, si visitano i
resti della polveriera delle mine e, quindi, la galleria che passava
sotto il fossato e collegava con l'interno della Cittadella.
Emozionante è anche il
breve tratto di mura del primo ampliamento di
Torino. È breve, è sottile, ci racconta di quando la città stava
crescendo per essere
all'altezza delle aspirazioni dei Savoia, la sua
dinastia regnante. Come mi ha detto un volontario, emozionato: "Anche
solo per questo varrebbe la pena scendere quaggiù". Ma vale la
pena anche per visitare la
splendida galleria che scende sotto il fossato, eccezionalmente
conservata,
così perfetta nella sua costruzione e così emozionante
al pensare alle
migliaia di soldati che l'avranno percorsa, durante i
secoli, per
difendere Torino dai nemici.
La visita è completata
dagli
utili pannelli informativi, dotati di testi, disegni e di
piante, che aiutano a collocare i resti archeologici
nel loro tempo e
nella storia. Ho sentito solo la
mancanza di una cartina che
sovrapponesse la Cittadella all'attuale tessuto urbano, perché
chiunque possa avere chiaro quanto fosse grande (più o meno da corso
Matteotti a via Bertola e da via Guicciardini a via Mercantini) e
possa ubicarla
nel contesto della città e degli scavi; ma è solo un
dettaglio che la curiosità suscitata dalla visita può soddisfare
con
ricerche successive. Anche nel Parcheggio sotterraneo di Corso
Galileo Ferraris ci sono alcuni resti del rivellino, in particolare
si può apprezzare il muro della sua facciata destra, anch'essa
illustrata dai pannelli informativi.
A curare l'Area
Archeologica, il
Museo Civico Pietro Micca e dell'Assedio di Torino
del 1706, che ogni domenica, dalle ore 15 alle ore 18, offrirà
visite guidate gratuite, grazie al lavoro dei
volontari della sua
Associazione. Gli stessi che
si sono impegnati affinché questi spazi
fossero messi a disposizione dei torinesi e dei turisti, affinché
possano avere un quadro più chiaro del sistema difensivo cittadino,
e che
stanno lavorando affinché parte del Pastiss e del Pozzo Grande
siano messi in sicurezza e siano aperti al pubblico. Un l
avoro
appassionato e gratuito, che meriterebbe
ricompense da parte della
Città e anche dei visitatori: mi auguro che le visite all'Area
Archeologica diventino
a pagamento, sia per la sua manutenzione sia
per pagare i volontari.
Per tutte le info, il sito del Museo
Pietro Micca è
www.museopietromicca.it.
Ci si dimentica che se non fosse stato per il Comitato Pietro Micca, formato da semplici cittadini e alcune associazioni tra cui Gioventura Piemonteisa, sarebbero state abbattute ben più di 80 metri di mura, e solo grazie ad alcuni cittadini che nonostante le minacce ricevute hanno fotografato di nascosto la distruzione delle mura, e le hanno diffuse. Inoltre esiste un filmato di Striscia la notizia sul fatto.
RispondiEliminaNessuno l'ha dimenticato.Rotta su Torino ha parlato più di una volta sia di quello che il Comitato e la Gioventura hanno fatto per salvaguardare le mura della Cittadella sia della proposta di un vero e proprio Parco Archeologico tra il Maschio, le Gallerie sotterranee e il Pastiss:
Eliminahttps://rottasutorino.blogspot.com/2015/11/comitato-pietro-micca-per-parco-archeologico-cittadella.html
https://rottasutorino.blogspot.com/2015/08/il-parco-archeologico-pietro-micca-sulle-gallerie.html
https://rottasutorino.blogspot.com/2015/06/trovate-le-gallerie-della-cittadella-stop-parcheggio.html
Personalmente trovo che firmare i propri commenti, abbassare i toni e usare la gentilezza, più che la polemica, sarebbe un bel biglietto da visita.