Se questa non è
LA data dell'anno, di
sicuro è la data dell'autunno, per cui non dimenticatela: il
27
settembre 2018 riaprirà la Cappella della Sacra Sindone, chiusa da
più ormai quasi trent'anni. Alla riapertura sarà presente il Ministro alla Cultura
Alberto Bonisoli;
dal 28 al 30 settembre 2018, l'ingresso alla Cappella avrà un prezzo speciale di
3 euro;
dal 2 ottobre sarà compreso
nel biglietto dei Musei Reali.
La Cappella
disegnata da
Guarino Guarini nel XVII secolo è chiusa al pubblico
dal 4 maggio 1990, da quando, cioè, un frammento del cornicione
interno è caduto sul pavimento, costringendo alla chiusura
per
questioni di sicurezza e all'inizio di un lungo restauro; poi il
devastante incendio dell'11 aprile 1997, che ha distrutto non solo la
decorazione interna, ma ha anche minato
la statica dell'intera
struttura. Per venire a capo del capolavoro guariniano, un'equipe di
esperti ha dovuto studiare i piani statici del celebre architetto dei
Savoia, in assenza di disegni che facilitassero loro il compito, e,
quindi, ricostruire la decorazione andata perduta.
Ritroveremo
la
magia di Guarini, con la luce che piove dall'alto, filtrata dalle
miriade di archetti che compongono la cupola? Non lo so e non potrò
fare paragoni: troppo lontana l'ultima volta che ho visitato la
Cappella per ricordare, ma i più esperti sapranno raccontarci.
Quella che sì sarà una bella novità è
l'ingresso non più dal Duomo, ma da Palazzo
Reale. Giusto così, in fondo.
La Cappella fu costruita da Guarini
tra il Duomo e Palazzo Reale, punto d'incontro
del potere religioso e
del potere politico, che si univano nella venerazione del Sacro
Lenzuolo. Qualche tempo fa i Musei Reali hanno regalato una sorta di
anteprima, permettendo di osservare il
cantiere della Cappella, che
proprio in quei giorni iniziava a smontare i ponteggi più alti,
intorno alla cupola. Dal lungo corridoio che oggi conduce
dal Salone
degli Svizzeri fino alla
Galleria Sabauda, si passava in un corridoio secondario, che si
affacciava poi sull'edificio guariniano. Non si vedeva granché del
lungo lavoro di restauro, però sì era chiaro il percorso dal
Palazzo alla Cappella e di lì al Duomo. Il nuovo ingresso dai Musei
renderà probabilmente
leggibile anche questo ruolo di
trait d'union
esercitato dalla Cappella tra i due edifici più importanti della
Torino sabauda, il Duomo e il Palazzo allora Ducale, ovvero tra il
potere religioso e quello politico.
Inutile dire che non vedo
l'ora che la Cappella della Sindone torni a noi e che possa
finalmente ammirare dall'interno tutto quello che ho imparato su di
lei ad Architettura.
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