Tra gli eventi che accompagnano
Terra
Madre, c'è la prima edizione del
Festival delle Migrazioni –
Siediti vicino a me, che in questi giorni italiani merita tutta
l'attenzione per il coraggio del titolo e la sfida di convivenza.
Siamo in
Borgo Dora, quartiere che ha una particolare vocazione
all'accoglienza (qui ci sono pur sempre il Sermig e tutt'intorno le
istituzioni dei santi sociali) ed è qui, tra San Pietro in Vincoli (via San Pietro in Vincoli 1),
Sermig - Arsenale della Pace (piazza Borgo Dora 61), Scuola Holden (piazza Borgo Dora 49), che,
fino
al 23 settembre 2018, il Festival propone spettacoli teatrali,
workshop tematici, reading, concerti, momenti di convivialità e
laboratori.
Tra gli spettacoli proposti,
stasera un doppio
appuntamento teatrale: a San Pietro in Vincoli, la compagnia Piccoli
Idilli porta in scena
Senza Sankarà, uno spettacolo che racconta i
drammi dei nostri giorni dal punto di vista dei più deboli e che
vede sul palco tre
griot, ovvero i custodi delle tradizioni orali,
definiti anche biblioteche viventi; alle 21.30, al Sermig,
Katër i
Radës. Il naufragio è un'opera da camera, che ricorda la motovedetta albanese affondata nel 1997
davanti alle coste italiane, carica di uomini, donne e bambini. Il
22
settembre, alle ore 19, di nuovo a San Pietro in Vincoli, il
concerto della corale basca al femminile
Hasperen Abesbatza, con il
gruppo
Eklektica, alla presenza di delegati di Terra Madre. La
sezione teatrale del Festival sarà chiusa il
23 settembre alle ore
21.30 da Ottavia Piccolo, con lo spettacolo
Occident Express, in cui,
accompagnata dall'Orchestra multietnica di Arezzo, mette n scena la
storia vera di Haifa, anziana donna irachena che nel 2015 percorre
5.000 km per sottrarre la nipotina alla guerra.
Poi ci sono gli
incontri, con scrittori e intellettuali,e vi segnalo quelli
Enrico
Pugliese, che domenica
23 settembre alle ore 10.30 alla Scuola Holden
parla dell'altra emigrazione, quella dei giovani italiani e presenta
Quelli che se ne vanno. La nuova emigrazione italiana; ancora
domenica, alle ore 17, l'incontro con di
Amitray Ghosh, che,
dialogando con l'etnopsichiatra
Roberto Beneduce, presenta il suo
libro
La Grande Cecità. Il cambiamento climatico e l'impensabile
(Scuola Holden, 23 settembre ore 17). Si parla
di
Caporalato: storie di sfruttamento e di riscatto (21 settembre,
ore 17, San Pietro in Vincoli) e di
Riscatto Mediterraneo (22
settembre, ore 15, Scuola Holden, Aula 3), con giornalisti,
immigrati, scrittori, attivisti e mediatori culturali. Tutti temi
belli e importanti, visti con occhi non solo europei, ma anche di chi
qui cerca una nuova pagina di vita.
Uno dei
momenti clou del
Festival segnala giustamente il comunicato stampa, è la
Cena delle
cittadinanze, sabato
22 settembre alle ore 20 nel cortile di San
Pietro in Vincoli: "Ognuno è invitato a portare del cibo da
condividere e allo stesso tempo a gustare specialità somale e non
solo. In questa occasione, infatti, vengono proposte ai partecipanti
alcune specialità della tradizione gastronomica somala preparate
dall'Associazione Donne Africa subsahariana e Seconda Generazione".
Condivisione del cibo, ancora
sabato 22, alle
ore 12.30, e sempre a
San Pietro in Vincoli, con il collettivo
Arte Migrante, che "propone
il suo format ormai sperimentato in più situazioni", in cui la
condivisione del cibo si accompagna alla "creazione di uno
'spettacolo' generato sul momento con i partecipanti".
Mi
piace anche la conclusione del comunicato stampa: il Festival è "un
dialogo contro la paura, un'occasione per combattere l'idea che
il
fenomeno migratorio sia comparso improvvisamente in tempi recenti.
Allo stesso tempo raccontare le storie dei protagonisti di tali
migrazioni è un modo per rendere il fenomeno
meno astratto e dar
loro un'identità, per evitare
facili semplificazioni e
strumentalizzazioni". Approfittiamone.
Gli incontri e
laboratori sono a
ingresso gratuito,
gli spettacoli costano 3 euro a
persona;
info e prenotazioni info@festivaldellemigrazioni.it; il
programma completo, con tutti gli spettacoli, gli incontri e gli appuntamenti, è sul sito
web
www.festivaldellemigrazioni.it.
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