A
San Salvario, quartiere che propone
continuamente nuovi locali in cui pranzare, prendere l'aperitivo o
cenare, da circa un anno e mezzo c'è
Sakaposh. Nome esotico per un
ristorante di tradizione italiana, nel cuore del quartiere,
piazza
Madama Cristina, con una
deliziosa vista sulla piazza dal primo
piano. Sono stata invitata qualche giorno fa alla presentazione del
menù autunnale, ma, prima di parlarvene vorrei dire le prime due
cose che ho molto amato di Sakaposh.
La
location: in queste ultime
giornate tiepide, il
piccolissimo cortile trasformato in accogliente
giardino ha atmosfere
calde e intime, perfette per un appuntamento
con tendenze romantiche. La
padrona di casa:
Luana Fondacaro è una
thirty-and-something e sin dal calore con cui ci ha accolti ha
mostrato la
passione per il suo lavoro:
sommellier con vari anni di
esperienza a Londra, aveva un obiettivo fisso, aprire un suo locale a
Torino. Lo ha raggiunto alle soglie della prima
maturità, i 30 anni, e ha messo a lavorare con sé praticamente
tutta la famiglia, in ruoli diversi; ha voluto ai fornelli
Federico
Bellotti, chef di lunga esperienza torinese, e colpisce per
energia e
determinazione. Io quando vedo giovani donne che sanno cosa vogliono
e che hanno
la competenza e la forza per conquistarlo non posso che
fare
chapeau e, Luana, che Sakaposh abbia tutta la vita che vorrai
regalargli.
I
menù che presenta il locale sono
quattro e
interscambiabili (nel senso che potete seguire un menù fedelmente oppure scegliere i piatti e comporre
un vostro menù personale).
Falso di tradizione rivede i classici
piatti piemontesi, il
Vegetariano è pensato per chi preferisce le
verdure,
A mano libera lascia libertà di ingredienti e di cucina
allo chef e
Ingrediente del mese, che, come suggerisce il titolo,
cambia tutti i mesi, scegliendo un ingrediente guida per tutti i
piatti (a ottobre è lo
zafferano).
Per il nostro pranzo di
giornalisti e blogger invitati, è stato realizzato un menù
apposito, che mescola piatti dalle quattro proposte principali. E
l'idea è stata molto apprezzata. Dopo un antipasto di focaccine,
prosciutto e piccole creazioni di formaggio e pasta sfoglia (il pane
nero, che buono!), è stata la volta di
Roll di rana pescatrice con
crudo San Daniele e crema di patate, porro e zafferano, che ci ha
conquistato tutti, da provare e riprovare (la crema, così autunnale,
così equilibrata nei sapori!). Poi un
risotto Carnaroli con misto di
mare di Mazara del Vallo, con riso al dente e i sapori
del mare perfettamente integrati (a chi le chiedeva, Luana parlava
del misto di Mazara del Vallo, dando prova di quanto si preoccupi
della provenienza dei prodotti usati nella sua cucina); abbiamo
continuato con un altro primo piatto,
Ravioli di funghi, trevigiana e
gorgonzola saltati al burro e prezzemoli, con una pasta molto sottile
e una leggera prevalenza del gorgonzola che dava un sapore forte alla
pasta. A ogni piatto Luana
ha abbinato un vino, frutto delle sue
ricerche e della sua passione iniziale: i suoi
racconti sul vino, i
vigneti e i vignaioli sono stati tra i momenti più appassionanti,
tra un piatto e l'altro.
Quindi, continuando il pranzo, un
Filetto di coniglio alla monferrina con peperoni al forno e cipolla
caramellata e, per terminare, uno
Zabaione allo zafferano, gelato al
fior di latte e crumble di mais. Questi ultimi due piatti non li ho
assaggiati, sono dovuta andare via per impegni di lavoro. Ma l'ottima
impressione che mi hanno lasciato i piatti provati, la location, il
lavoro di Luana e Federico, hanno una sola conclusione:
Sakaposh è
un ristorante in cui tornare!
Sakaposh è in
piazza Madama Cristina 6, il suo sito web è
www.sakaposh.com
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