Una casa intorno all'albero,
letteralmente. È il progetto dello
studio d'architettura torinese
Carlo Ratti Associati per la società di pomodori
Mutti. Siamo
nei
dintorni di Parma, dove un'antica casa colonica, ribattezzata
Greenary, sarà ristrutturata
intorno a un albero tropicale,
un fico alto 10 metri, a testimoniare
il sempre più stretto legame dei committenti con la natura e la
sostenibilità.
Il fico si trova
al centro della sala meridionale, caratterizzata da una parete vetrata di 10 metri che gli dà luce. Tutt'intorno, a diversi piani
d'altezza, seguendo i rami dell'albero,
sei ambienti, interconnessi:
tre sono sopra l'ingresso, tre al di sotto, ognuno dedicato a
un'attività praticare yoga, ascoltare musica, leggere, mangiare
insieme, condividere un drink, e mantenere una cantina e conservare
il prosciutto crudo stagionato per l'invecchiamento. La sala da
pranzo è costruita
leggermente sotto il livello del terreno, in modo
che la parte superiore del tavolo abbia
lo stesso livello di erba
all'esterno. I commensali possono affacciarsi sul vasto frutteto dove
passeggiano asini e altri animali.
"Ogni spazio è
a un
livello diverso dell'albero, una sequenza tridimensionale che segue
il principio di Raumplan di Adolf Loos" spiega il comunicato
stampa "Il progetto parte dal
simbolismo spirituale dell'albero
del Ficus, le cui varie specie sono venerate in molte parti del
mondo: la
Ficus religiosa è venerata dai
buddisti come l'albero
della Bodhi, sotto il quale
Siddhartha raggiunse l'illuminazione,
mentre il
Ficus microcarpa adorna gli antichi parchi di
Guangzhou in
Cina. L'impianto è adatto per le condizioni di vita indoor, in
quanto gode di
temperature stabili tutto l'anno. Per creare
l'ambiente ideale per far prosperare l'albero,
CRA ha completamente
ridisegnato la vecchia fattoria per
massimizzare la luce naturale
attraverso una parete di vetro esposta a sud alta 10 metri".
E aggiunge Carlo Ratti: "Con il
Greenary,
stiamo cercando di immaginare un
nuovo paesaggio domestico costruito
intorno al ritmo della natura". In questo modo, cambia anche il
rapporto con la natura, perché non solo
si spezza il rapporto
tradizionale tra le stanze e i piani, essendo il
ficus il vero nodo
di distribuzione degli spazi, ma le prospettive che lo coinvolgono
sono di volta in volta diverse, rendendo più stretto il legame con
la sua presenza. La ristrutturazione di
Greenary, che conta su
800
metri quadrati, sarà terminata alla fine del 2019. Bello pensare che
un progetto così innovativo abbia
stretti rapporti con Torino.
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