La
linea 2 della metropolitana di
Torino ha finalmente un
percorso ufficiale, ma i lavori non
partiranno
prima del 2021, secondo la tempistica presentata oggi
dall'
Assessore alla Mobilità Maria Lapietra.
Andiamo con ordine.
La linea 2 collegherà
piazza Rebaudengo a Orbassano con un tracciato
di
circa 26 km e 33 fermate, alcune delle quali in
posti strategici
della città, come l'Ospedale San Giovanni Bosco, la Mole
Antonelliana (e quindi Palazzo Nuovo e il centro), la Stazione di
Porta Nuova, il Politecnico di Torino, Mirafiori Sud); in progetto
anche
una linea verso San Mauro, da via Bologna. Il tracciato segue
il percorso già immaginato in passato, da piazza Rebaudengo si
infila nella trincea ferroviaria che ancora oggi divide Barriera di
Milano, con via Gottardo da una parte e via Sempione dall'altra (il
progetto di un parco lineare,
una lunga promenade da costruire sull'ex trincerone
diventata tunnel della metropolitana potrebbe dunque non essere
abbandonato, con tutto quello che significa in ricucitura del tessuto
urbano), quindi arriva alla stazione Vanchiglia, devia per andare a
prendere la Dora e incrociare la Mole Antonelliana, si sposa di nuovo
verso Ovest per intercettare Porta Nuova e scende a sud, con la
fermata Pastrengo in zona Crocetta, fino ad arrivare al Politecninco;
di qui, una deviazione a est per la fermata Zappata, dove in futuro
saranno possibili interscambi con il Sistema Ferroviario
Metropolitano, e per lo Stadio del Grande Torino, per poi proseguire
sull'asse di corso Orbassano fino a Orbassano.
I
tempi di
costruzione sono già lunghi: l'obiettivo della Giunta è ottenere i
finanziamenti entro settembre 2019, per poi
mettere a bando l'opera
entro il 2021. Da quella data sarà quello che vorranno gli dei, dato
che la
Linea 1 ha le estremità ancora in costruzione, pur essendo
stata inaugurata ormai 12 anni fa, per le Olimpiadi Invernali del
2006. E quanto questa seconda linea metropolitana sia
importante e
urgente è sottolineato anche da Maria Lapietra, secondo la quale, la
nuova infrastruttura "raccoglierà circa 300mila spostamenti
giornalieri, dei quali
170mila sottratti all'utilizzo dell'auto
privata, consentendo di ridurre le emissione di C02 nella misura di
30mila tonnellate annue". Non ci resta che incrociare le dita.
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