FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Il progetto vincitore del Federal Building Torino: una grande piazza verde nell'isolato

Il progetto dello studio emiliano Iotti + Pavarani Architetti ha vinto il concorso internazionale bandito dall'Agenzia del Demanio e programmato dalla Fondazione per l'architettura / Torino per trasformare la caserma Amione di Torino in una cittadella della Pubblica Amministrazione. I vincitori, proclamati al Castello del Valentino sei mesi dopo il lancio del bando, hanno ottenuto un premio da 101.640 euro e cambieranno l'immagine dell'intero isolato, delimitato da piazza Rivoli, corso Lecce, via Rosolino Pilo, via Brione e corso Francia. Il complesso militare è stato costruito nel 1906, in stile art nouveau per ospitare la Società Cerano Automobili Torino: la sua successiva espansione verso l'intero isolato è stata dovuto all'ampliamento dell'attività industriale (chi l'avrebbe detto, che la caserma era stata una fabbrica?). Poi, una volta dismessa l'attività industriale, la trasformazione in caserma.

Federal Building Torino Federal Building Torino

E adesso, lasciata anche la vocazione militare, l'intero complesso è stato identificato come spazio per le attività del Comune, un Federal Building Torino, come lo ha chiamato il bando di concorso, in cui trasferire oltre duemila funzionari, adesso impiegati in uffici in affitto sparsi nel territorio comunale, con un risparmio complessivo di ben 8 milioni di euro all'anno. Il progetto vincitore lascia in piedi solo l'edificio storico dell'ex SCAT, affacciato su piazza Rivoli e su corso Francia, tutelato dalla Soprintendenza, e reinventa l'isolato e il suo rapporto con il quartiere. Lungo il perimetro, nuovi edifici per gli uffici riprendono il ritmo delle lesene dell'antica caserma e lo rileggono in modo più trasparente, con un dialogo tra architettura novecentesca e contemporanea piuttosto interessante, dato che vengono rispettati e ripresi allineamenti e altezze dell'esistente.

Federal Building Torino Federal Building Torino

La vera sorpresa del progetto, però, è la piazza interna dell'isolato, che apre nuovi percorsi nel quartiere e che, in qualche modo, avvicina i torinesi agli uffici del Comune. La piazza è sistemata a verde, con aiuole e alberi a fusto presenti anche negli altri parchi e giardini torinesi, compreso il vicinissimo Parco della Tesoriera. All'interno della piazza, un sistema di ampie gradinate, tutte a verde, porta verso una sorta di piattaforma, che distribuisce i percorsi verso gli uffici aperti al pubblico. Il progetto sembra dialogare con la città, un po' rispettandone il contesto, un po' contestando l'idea dell'isolato chiuso su se stesso, come usa fare da qualche tempo l'architettura contemporanea; il giardino interno apre tanti dialoghi possibili, tra passato e presente, tra i cittadini e le loro istituzioni.

Federal Building Torino

Il progetto di Iotti + Pavarani, che conta anche sulla collaborazione di F&M Ingegneria S.P.A. e F&M Divisione Impianti S.R.L., è stato scelto in una cinquina finale, risultata dalla selezione dei 25 progetti partecipanti alla prima fase; la giuria del concorso è stata composta dall'architetto Giacomo Leonardi, esperto in pianificazione e progettazione urbana, dall'architetta Luisa Papotti del MiBAC, esperta in storia dell'architettura e dell'urbanistica, dall'ingegnere Carmelo Maricchiolo, esperto in progettazione energetico-ambientale, dall'architetta Guendalina Salimei, indicata dall'Ordine degli Architetti di Torino, esperta in progettazione paesaggistica, e da un rappresentante dell'Agenzia del Demanio, l'ingegnere Dario Di Girolamo della Direzione Regionale Veneto, in qualità di presidente.

Le immagini, dalla Fondazione per l'Architettura / Torino, che ha organizzato il bando di concorso di idee.


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