Questo è l
'ultimo post di Rotta su
Torino
prima di Natale e mi piace che sia dedicato a una nuova
iniziativa del
Comune di Torino di cui mi sento particolarmente
orgogliosa, perché riconosco la
matrice anti-fascista, laica e
progressista della mia città.
Torino ha appena lanciato
una
campagna contro il razzismo: locandine e poster, verranno affissi
negli appositi spazi e su
50 veicoli della GTT, tra cui il tram della
linea 4, uno di quelli più coinvolti da fenomeni di intolleranza
verso i cittadini stranieri, per ricordarci che "
Il razzismo non
è un'opinione, è un crimine". "Le razze non esistono. I
razzisti sì. E
puoi denunciarli" recitano i cartelloni, per
sostenere le vittime del razzismo e ricordare loro i diritti. E poi,
continua ancora il messaggio, rivolto ai razzisti: "Se insulti o
aggredisci qualcuno per il colore della pelle
rischi dai 4 ai 5 mesi
di carcere".
Gli episodi di razzismo sono purtroppo in
crescita nel nostro Paese e si è spesso tentato di giustificarli con
la crisi economica e la ricerca di capri espiatori che questa ha
causato. Ma
non c'è giustificazione possibile all'odio verso gli
altri, Torino è una città che ha fatto dell'
accoglienza una delle
caratteristiche della sua identità: gli esuli europei
dopo il 1848,
la grande immigrazione interna
per le povertà e le emergenze, dal
Sud, dal Polesine, dall'Istria, poi l'immigrazione degli stranieri,
dai cittadini dell'Europa Orientale a quelli asiatici, dai
latinoamericani agli africani. La città, spiega il Comune, ha "
un
modello interculturale positivo e sostenibile, che punta
al dialogo e
all'inclusione di tutte e tutti come
motore di sviluppo e di
crescita". L'Assessore alle Paro Opportunità
Marco Giusta, che
ha voluto questa campagna di sensibilizzazione, spiega: "Nel
modello di Torino, il razzismo, al pari del sessismo, della violenza
di genere, dell'omofobia e di altre forme di esclusione non ha alcun posto. Torino è
antesignana nel nostro Paese
nell'estensione
dei diritti civili e di politiche di accoglienza e integrazione.
Proprio per questo, è importante garantire il massimo supporto
mediatico attraverso un'opportuna campagna comunicativa rivolta al
grande pubblico, alla società civile e alle potenziali vittime di
crimini d'odio razzisti sul tema del razzismo e del contrasto ad
esso".
Che si sia credenti o meno, trovo che Torino abbia
trovato
un bel modo per dire Buon Natale ai vecchi e nuovi torinesi
di buona volontà. E, con questo post,
Buon Natale a tutti i lettori
di Rotta su Torino, grazie per l'attenzione e per l'affetto.
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