Ci sono tre mesi di tempo per visitare
Andy Warhol. Due capolavori
dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti, la mostra che ha
appena aperto al
Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e che chiuderà i battenti il
22
aprile 2019. Una mostra che attinge alla ricca collezione
dell'imprenditore torinese, ospitata in
Villa Cerruti e adesso
gestita dal Castello di Rivoli. In attesa dell'apertura della Villa,
che Cerruti costruì
per ospitare la propria collezione d'arte, una
delle più importanti di un privato in Italia, il Museo organizza
piccole mostre che danno un'idea dei capolavori conservati.
Come
in questo caso: Andy Warhol fu
uno dei massimi esponenti della pop
art, tra gli anni Sessanta e gli anni 80. Ma, nota il comunicato
stampa, "sarebbe riduttivo identificarlo
solo con il fenomeno pop: Warhol ha rappresentato molto di più,
tanto da diventare una
figura chiave delliintero Novecento. E
tanto, soprattutto, da impersonare la
nuova iconografia dell'artista
contemporaneo: non più genio disadattato ma uomo di successo,
abile
manager di se stesso e della sua
Factory,
capace addirittura di dettare le mode nel costume come nella musica.
Se ciò accadde fu anche perché egli riscosse quasi subito una
fama
planetaria: non inferiore a quella delle star hollywoodiane i cui
volti invadono ossessivamente i suoi quadri".
Le due opere
che il Museo di Rivoli propone al pubblico appartengono alla fase
matura dell'artista statunitense:
Hélène Rochas, dipinto nel 1975
per ritrarre la celebre modella francese, già diventata responsabile
dell'omonima azienda di cosmetici. "Come tutte quelle del
periodo, l'opera nasce
dopo una sessione di ritratti con la
Polaroid. Scelto lo scatto, Warhol ha incaricato i propri assistenti
di
serigrafarlo su una tela già dipinta con ampie pennellate di
colore acrilico, in tal caso dalla dominante verde. Madame Rochas
spicca
per la malìa della posa: diventa una figura senza età. Il
passaggio dalla foto alla serigrafia ha annullato ogni valore
chiaroscurale, mentre il rapporto figura-sfondo cede la propria
definizione per giocare con l'ambigua compenetrazione tra piani"
spiega ancora il comunicato stampa. L'altra opera esposta,
The Poet
and his Muse, è degli anni 80 ed è dedicato a
Giorgio De Chirico,
un pittore molto ammirato da Warhol, che ebbe occasione di conoscerlo
durante le visite in Italia. A spingerlo a rendere omaggio
all'italiano, la retrospettiva del MoMA, che colpì Warhol. "Non
si trattava solo dell'ennesima citazione in un periodo segnato da
continui tributi ai classici, soprattutto italiani (Botticelli,
Leonardo, Raffaello). In lui infatti Warhol riconosceva
un vero
precursore: "De Chirico ha ripetuto le stesse immagini per tutta
la vita. Credo che l'abbia fatto non soltanto perché i
collezionisti e i mercanti d'arte glielo chiedevano, ma perché gli
andava di farlo e considerava la ripetizione un mezzo per esprimersi.
Probabilmente è questo che abbiamo in comune… La differenza?
Quello che lui ripeteva regolarmente anno dopo anno, io lo ripeto
nello stesso giorno nello stesso dipinto"" spiega il
comunicato stampa.
Due opere per incuriosire su uno degli artisti
più importanti della cultura statunitense del Novecento e con un bel
rimando italiano, a sottolineare quanto
l'arte del nostro Paese
sappia ancora influenzare il mondo. La mostra è accompagnata da
tre
eventi da non perdere: il
2 febbraio alle ore 16, la conferenza di
Donna De Salvo, che cura le iniziative internazionali del Castello,
il
9 e 16 febbraio, alle ore 16,
due visite guidate, la prima con il
direttore del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
Carolyn
Christov-Bakargiev, la seconda con lo storico dell'arte e curatore
della mostra
Fabio Belloni.
Andy Warhol. Due capolavori dalla
Collezione di Francesco Federico Cerruti è al Castello di Rivolo
Museo d'Arte Contemporanea, in piazzale Mafalda di Savoia,
fino al 22
aprile 2019. L'
orario di apertura è martedì-venerdì ore 10-17,
sabato-domenica-festivi ore 10-19. Il
biglietto d'ingresso al
Castello costa 8,50 euro, ridotto 6,50 euro, gratuito per i
possessori della tessera Abbonamento Musei.
Tutte le info su
www.castellodirivoli.org.
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