FLOReal d'autunno alla Palazzina di Stupinigi

 Nel weekend torna alla Palazzina di Caccia di Stupinigi FLOReal, che tanto successo aveva avuto nella prima edizione, nella stessa location. Nella tre giorni, dal 7 al 9 ottobre 2022, la mostra florovivaistica, con vivaisti provenienti da ogni parte d'Italia, sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale. Presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori e un ampio spazio dedicato alla gastronomia, con un filo comune: la natura e la sostenibilità. La mostra propone colori e profumi dell'autunno, "dal fiore più amato, la rosa, agli agrumi siciliani, le orchidee dalla Lombardia, e ancora piante succulente e carnivore, orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali, oltre a diverse tipologie di bonsai. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno varietà più stagionali come le viole, i ciclam

Due opere di Andy Warhol in mostra al Castello di Rivoli. Dalla collezione Cerruti

Ci sono tre mesi di tempo per visitare Andy Warhol. Due capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti, la mostra che ha appena aperto al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e che chiuderà i battenti il 22 aprile 2019. Una mostra che attinge alla ricca collezione dell'imprenditore torinese, ospitata in Villa Cerruti e adesso gestita dal Castello di Rivoli. In attesa dell'apertura della Villa, che Cerruti costruì per ospitare la propria collezione d'arte, una delle più importanti di un privato in Italia, il Museo organizza piccole mostre che danno un'idea dei capolavori conservati.

Castello di Rivoli Andy Warhol

Come in questo caso: Andy Warhol fu uno dei massimi esponenti della pop art, tra gli anni Sessanta e gli anni 80. Ma, nota il comunicato stampa, "sarebbe riduttivo identificarlo solo con il fenomeno pop: Warhol ha rappresentato molto di più, tanto da diventare una figura chiave delliintero Novecento. E tanto, soprattutto, da impersonare la nuova iconografia dell'artista contemporaneo: non più genio disadattato ma uomo di successo, abile manager di se stesso e della sua Factory, capace addirittura di dettare le mode nel costume come nella musica. Se ciò accadde fu anche perché egli riscosse quasi subito una fama planetaria: non inferiore a quella delle star hollywoodiane i cui volti invadono ossessivamente i suoi quadri".

Le due opere che il Museo di Rivoli propone al pubblico appartengono alla fase matura dell'artista statunitense: Hélène Rochas, dipinto nel 1975 per ritrarre la celebre modella francese, già diventata responsabile dell'omonima azienda di cosmetici. "Come tutte quelle del periodo, l'opera nasce dopo una sessione di ritratti con la Polaroid. Scelto lo scatto, Warhol ha incaricato i propri assistenti di serigrafarlo su una tela già dipinta con ampie pennellate di colore acrilico, in tal caso dalla dominante verde. Madame Rochas spicca per la malìa della posa: diventa una figura senza età. Il passaggio dalla foto alla serigrafia ha annullato ogni valore chiaroscurale, mentre il rapporto figura-sfondo cede la propria definizione per giocare con l'ambigua compenetrazione tra piani" spiega ancora il comunicato stampa. L'altra opera esposta, The Poet and his Muse, è degli anni 80 ed è dedicato a Giorgio De Chirico, un pittore molto ammirato da Warhol, che ebbe occasione di conoscerlo durante le visite in Italia. A spingerlo a rendere omaggio all'italiano, la retrospettiva del MoMA, che colpì Warhol. "Non si trattava solo dell'ennesima citazione in un periodo segnato da continui tributi ai classici, soprattutto italiani (Botticelli, Leonardo, Raffaello). In lui infatti Warhol riconosceva un vero precursore: "De Chirico ha ripetuto le stesse immagini per tutta la vita. Credo che l'abbia fatto non soltanto perché i collezionisti e i mercanti d'arte glielo chiedevano, ma perché gli andava di farlo e considerava la ripetizione un mezzo per esprimersi. Probabilmente è questo che abbiamo in comune… La differenza? Quello che lui ripeteva regolarmente anno dopo anno, io lo ripeto nello stesso giorno nello stesso dipinto"" spiega il comunicato stampa.

Due opere per incuriosire su uno degli artisti più importanti della cultura statunitense del Novecento e con un bel rimando italiano, a sottolineare quanto l'arte del nostro Paese sappia ancora influenzare il mondo. La mostra è accompagnata da tre eventi da non perdere: il 2 febbraio alle ore 16, la conferenza di Donna De Salvo, che cura le iniziative internazionali del Castello, il 9 e 16 febbraio, alle ore 16, due visite guidate, la prima con il direttore del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea Carolyn Christov-Bakargiev, la seconda con lo storico dell'arte e curatore della mostra Fabio Belloni.

Andy Warhol. Due capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti è al Castello di Rivolo Museo d'Arte Contemporanea, in piazzale Mafalda di Savoia, fino al 22 aprile 2019. L'orario di apertura è martedì-venerdì ore 10-17, sabato-domenica-festivi ore 10-19. Il biglietto d'ingresso al Castello costa 8,50 euro, ridotto 6,50 euro, gratuito per i possessori della tessera Abbonamento Musei. Tutte le info su www.castellodirivoli.org.


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