Avete mai pensato a una
versione
musicale di quella bella invenzione torinese che è il
Circolo dei
Lettori? Smettetela di pensarci: il
Circolo della Musica è realtà, è gestito dalla Fondazione del Circolo dei Lettori ed esordirà a febbraio nell'
ex Maison Musique di
Rivoli,
con
navetta gratuita che da Torino porterà ai suoi eventi,
in via
Rosta 23.
Da febbraio a maggio 2019, annuncia il comunicato stampa,
il Circolo della Musica offrirà "quattro racconti sonori in
forma di rassegna, filoni tematici per esplorare voci, racconti,
ritmi e note – alternative, ibride, digitali – capaci di
intrecciarsi e creare nuove forme del suono, nel
confronto tra
artisti italiani e internazionali, vere leggende del
suono
alternativo, esploratori della più innovativa elettronica, musicisti
fuori dalle rotte tradizionali, e infine cantautori che si
confrontano, faccia a faccia. Ma non solo. Perché il Circolo della
musica è anche
storie, quelle dei protagonisti che raccontano di sé
al pubblico tra note e parole, in un viaggio alla scoperta di tutto
ciò che la musica, con la sua energia, è capace di narrare".
Quattro
le rassegne, si diceva, per iniziare a scoprire questa nuova realtà
culturale del Torinese: "
Letteratura post-rock, dedicata al
suono alternativo nazionale ed internazionale;
Scultori di suono,
sulla nuova musica digitale e arti audio-visive;
Non abbiamo bisogno
di parole, dove protagonista è la musica strumentale, e infine
Cinque x duo, sulla musica d’autore esclusivamente in formato
duetto, ovvero la composizione minima per non essere soli".
Il
biglietto di ogni concerto costa 10 euro (30 euro l'abbonamento a
ogni rassegna);
da lunedì 21 gennaio 2019, in
vendita al Circolo dei
Lettori, in via Bogino 9, o sul suo sito web
www.circololettori.it;
le
navette gratuite richiedono la prenotazione obbligatoria al numero
di telefono 0114326827 o all'email
info@circololettori.it:
si parte alle ore 20.30 da piazza Vittorio Veneto, con arrivo alle
ore 21 al Circolo della Musica; il ritorno a Torino, sempre in piazza
Vittorio Veneto, a fine concerto.
Questi i concerti:
12 febbraio 2019, ore 21.30
(Letteratura post-rock)
Lee Ranaldo (USA – Sonic Youth)
Chitarrista, cantante e poeta di Long
Island, il fondatore dei Sonic Youth porta al Circolo della musica
una performance inedita ed esclusiva a tutto tondo. Durante il
concerto esegue brani dagli ultimi album, sia in elettrico che in
acustico e, raccontandosi a Maurizio Blatto, presenta cortometraggi
privati, tra storie inedite e aneddoti sugli anni a New York con i
Sonic Youth
16 febbraio, ore 21.30 (Scultori di suono)
Philip Jeck (UK) e
Federico Albanese
Data unica italiana
A incontrarsi sono Philip Jeck, artista
e musicista britannico, figura imprescindibile della sperimentazione
sonora e manipolazione analogica del suono dagli anni Settanta, in
data unica italiana, e Federico Albanese, raffinato pianista e
compositore minimalista italiano residente a Berlino.
21
febbraio, ore 21.30 (Non abbiamo bisogno di parole)
I Hate My Village
È la band nata dall'incontro
tra Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) e
Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), entrambi appassionati di
musica africana e curiosi di evolverne le sonorità. Con loro Alberto Ferrari (Verdena), per un suono originale, tra rimandi tribali e una tessitura ossuta, racchiusi in un
album d'esordio.
1
marzo, ore 21.30 (Cinque x duo)
Alberto Bianco e Stefano Piri Colosimo
Tutto d'un fiato è il nuovo
progetto di Bianco che nasce dal desiderio di uno spettacolo
acustico, voce e chitarra, per avvicinarsi fisicamente al pubblico e
per suonare canzoni prive degli arrangiamenti corali della band. Con
lui i fiati di Stefano Piri Colosimo. Il concerto è una tappa
Tutto
d'un fiato tour.
9 marzo, ore 21.30 (Letteratura post-rock)
Nada
Nada, all'anagrafe Nada Malanima,
autrice di successi indimenticabili da quando debuttò al Festival di
Sanremo del 1969, presenta il nuovo disco,
È un momento difficile,
tesoro. Il lavoro è prodotto da John
Parish, musicista eclettico, polistrumentista, produttore che, tra
gli altri, ha collaborato con PJ Harvey, Eels, Tracy Chapman, Giant
Sand, Sparklehorse e Afterhours.
15 marzo, ore 21.30
(Letteratura post-rock)
Massimo Volume
I Massimo Volume, la band di Emidio
Clementi nata a Bologna negli Anni Novanta, capace da subito di
marchiare a fuoco il rock alternativo italiano. Gli autori di
Stanze,
Lungo i bordi,
Club Privé e di molti altri dischi che hanno segnato
generazioni, a sei anni di distanza da
Aspettando i barbari tornano
con un nuovo album di inediti in uscita il 1° febbraio, in bilico
tra (post)rock e letteratura contemporanea
19 marzo, ore 21.30
(Scultori di suono)
William Basinski (USA) e
OZMOTIC
Data unica italiana
Punto di riferimento mondiale nel
panorama della musica ambient più sperimentale, William Basinski
incontra OZMOTIC, una delle realtà più avveniristiche del panorama
elettronico italiano e internazionale. Il primo, con i suoi suoni
generati da tecnologie analogiche obsolete e nastri magnetici, ha
rivoluzionato la musica elettronica; Ozmotic intrecciano l'arte
digitale con la libera improvvisazione.
23 marzo, ore 21.30
(Non abbiamo bisogno di parole)
Laraaji (USA) e
Tomat / Petrella
Data unica italiana
Laraaji è compositore, musicista,
mistico e maestro della meditazione della risata, scoperto da Brian
Eno a Washington Square Park. Davide Tomat è produttore, musicista e
sound designer, che insieme a Gianluca Petrella, uno dei trombonisti
più conosciuti al mondo, ha formato il duo Tomat / Petrella di base
a Torino, ma internazionale per vocazione e cultura, che fonde
elettronica contemporanea e jazz.
29 marzo, ore 21.30(Cinque
x duo)
Paolo Benvegnù e Marina Rei
Si chiama
Canzoni contro la
disattenzione il nuovo progetto di Marina Rei e Paolo Benvegnù. Sul
palco i due artisti restituiscono una narrazione di canzoni del
passato, del presente e del futuro, di parole e musica.
Un'esplorazione della memoria, un inno alla disobbedienza verso la
disattenzione, che intreccia brani inediti a riletture dei rispettivi
repertori.
4 aprile, ore 21.30 (Non abbiamo bisogno di parole)
Colin Stetson (USA) e
Paolo Spaccamonti
Considerato una leggenda vivente per il
suo talento innovatore, Colin Stetson ha collaborato con decine di
artisti tra cui Tom Waits, Arcade Fire, TV on the Radio, Feist, Bon
Iver e The National. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo album
solista ed è entrato nella short-list dei finalisti per il Polaris
Music Prize. Sul palco con Paolo Spaccamonti, chitarrista torinese e
compositore di ricerca.
12 aprile, ore 21.30 (Scultori di
suono)
Lubomyr Melnyk (Ucraina) e
Attilio
Novellino
Data unica italiana
Nei quarant'anni di carriera Lubomyr
Melnyk ha saputo inventare e sviluppare un linguaggio pianistico
tutto suo, fatto di onde e di note rapidissime. Attilio Novellino è
invece il giovane sound artist catanzarese membro dell'Archivio
Italiano Paesaggi Sonori. Un incontro tra generazioni ai confini tra
percezione melodica e viaggio immaginifico.
13 aprile, ore
21.30 (Cinque x duo)
Cristiano Godano (Marlene Kuntz) e
Diego De Silva
Data unica italiana
Il duetto tra il disincantato scrittore
tragicomico Diego De Silva e il celebre rocker Cristiano Godano conta
sui più famosi brani dei Marlene Kuntz, eseguiti in live acustico;
si alternano al reading dell'autore dai suoi più celebri romanzi,
tra i tanti pubblicati da Einaudi.
19 aprile, ore 21.30
(Cinque x duo)
Giancane e Zerocalcare
Data unica italiana
Un cantautore e un artista, insieme dal
vivo, per un'esperienza fuori dal comune: il country neomelodico di
Giancane si intreccia al tratto inconfondibile del più trasversale
autore di fumetti e graphic novel europei Zerocalcare, per creare
live un linguaggio espressivo e sonoro carico di stile e originalità.
27 aprile, ore 21.30 (Letteratura
post-rock)
Diaframma
L'Abisso, nuovo album dei
Diaframma, storica band di Federico Fiumani, è uscito il 7 dicembre
2018, a due anni da
Siberia Reloaded e a cinque da
Preso
nel Vortice. Opera intima, densa di paure, malinconia e visioni,
racconta ciò che si perde, la vecchiaia come lato oscuro della vita,
ma dice molto anche del presente, oggi dello stesso colore
dell’abisso.
3 maggio, ore 21.30 (Cinque x duo)
Giorgio Poi e ?
Giorgio Poi, punta di diamante
dell'indie italiano, è ironico, sarcastico, politicamente scorretto;
ha esordito con Fa Niente nel 2017, e ora ha in serbo un nuovo disco,
in uscita per Bomba Dischi, anticipato dal singolo Vinavil. Con chi
divide il palco, per ora, è un segreto.
6 maggio, ore 21.30 (Non abbiamo
bisogno di parole)
The Master Musicians of Jajouka led by
Bachir Attar
Definiti da William S. Burroughs la
band più antica del mondo, The Master Musicians of Jajouka
rappresentano una delle prime icone della controcultura occidentale
degli Anni Settanta. Diretti da Bachir Attar, sono diventati il
gruppo islamico più registrato al mondo, comparendo in moltissimi
documentari ed ospitando nel loro villaggio personaggi come Ornette
Coleman, Mick Jagger e Talvin Singh.
17 maggio, ore 21.30
(Scultori di suono)
Christian Fennesz (A) &
Lillevan
(Ge) con
Enrico Coniglio
Data unica italiana
Una personale reinterpretazione della
musica di Mahler nel live di Christian Fennesz & Lillevan, il
primo musicista viennese, il secondo artista visuale berlinese. È
Mahler Remixed, successo che ha girato il mondo e in cui le opere del
compositore sono dissezionate e ricomposte con i mezzi e il sound
dell’elaborazione elettronica. Ai due si unisce Enrico Coniglio,
artista del suono, la cui musica opera nell'ambito della sound art e
del paesaggio sonoro.
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