Come anticipazione del
gLocal Film
Festival, che si terrà
dal 5 al 10 marzo 2019, arriva anche
quest'anno
Too short Too wait.
Dal 6 al 10 febbraio, da
Il Movie, in
via Cagliari 40e,
129 cortometraggi racconteranno idee e inquietudini
che si muovono nella nostra regione. Le opere sono divise in due
sezioni: 111 prenderanno parte a
Spazio Piemonte, 18 alla seconda
call di
Torino Factory.
Come sempre è interessante scoprire i
temi
che hanno interessato i cineasti che partecipano alla rassegna e per
questo viene in aiuto il comunicato stampa: "Molti registi hanno
scelto di guardare
alla memoria e alla terra, rappresentandone la
correlazione con il presente. Un presente fatto anche di rivoluzioni,
come nel caso di
Tajarin di Giacomo Piumatti che racconta come le
storiche tagliatelle piemontesi siano oggi realizzate da
persone immigrate in Italia e si fanno veicolo di incontro tra
culture; si parla poi del bulbo tanto caro alle ricette piemontesi in
Fratello aglio di Andrea Parena, che ci porta alla scoperta dei tempi
che scandiscono la vita contadina, così come detta il tempo la
lievitazione degli impasti narrati da Vincenzo Greco in
Lievito Madre, in cui si traccia il legame tra cibo e memoria soffermandosi
sull'importanza del tramandare.
Cibo e territorio tornano anche in
Rice to love di Stefano Rogliatti, qui la terra è quella birmana
dove il riso, risorsa alimentare e merce di scambio, gioca un ruolo
fondamentale negli interessi nazionali e stranieri. Antichi
scontri
rivivono in
Estinguersi di Giulio Rocca, sul ritorno del lupo in
valli che per secoli sono state esclusivo dominio dell'uomo. La
salvaguardia delle risorse e della natura sono protagoniste nei corti
Oh mio oblò di Emma Ramacciotti e Roberto Vietti, dedicato alla
Rigeneration di Astelav, attività torinese nata per rigenerare
elettrodomestici e inserirli in un nuovo ciclo di vita, e ne
Il
ragazzo che smise di respirare di Daniele Lince in cui un giovane
ossessionato dall'inquinamento atmosferico decide di smettere di
respirare per vivere più a lungo". E poi ci saranno anche la
musica, lo
sport, i
viaggi, geografici e dell'anima. Un Festival con
tante tematiche piemontesi o proposte da cineasti piemontesi, che
apre l'orizzonte di un cinema appassionato e indipendente, non
necessariamente legato alla nostra regione: l'Iran, le periferie di
Parigi, l'India, le Isole Svalbard sono alcuni dei luoghi in cui sono
stati girati i corti di Too short to wait.
Oltre alla sezione
competitiva, anche
Torino Factory, che propone corti della durata
massima di 3 minuti ambientati all'80%
in una o più circoscrizioni
di Torino. Le opere saranno proiettate il
10 febbraio alle ore 19.30
e tra loro
Daniele Gaglianone, direttore della manifestazione, sceglierà le 8 che accederanno al
gLocal Film Festival. "Il percorso degli 8 selezionati
proseguirà poi in una fase ancor più ambiziosa che darà ai giovani
film maker l'opportunità di essere messi alla prova nella
realizzazione di cortometraggi inediti girati nei quartieri torinesi,
affiancati da tutor esperti (registi professionisti della scena
torinese) che li accompagneranno fino alla proiezione in anteprima in
una nuova sezione del
Torino Film Festival 2019" spiega il
comunicato stampa.
La rassegna mette in palio il
Premio Toret al
Miglior cortometraggio, il
Premio ODS per la Miglior Attrice e il
Miglior Corto d'Animazione e vari
premi speciali, assegnati da partner
come Cinemaitaliano.info, Scuola Holden, Machiavelli Music e
Seeyousound Music Film Festival, e infine il
Premio del Pubblico.
I
corti saranno divisi in
17 proiezioni tematiche e saranno proiettati
alle ore 17.30, 19.30, 21.30; sabato e domenica anche alle ore
15.30). Il
biglietto d'ingresso costa 5 euro, ridotto 3 euro (per
under12), gratuito per i soci di Piemonte Movie.
Tutte le info su
www.piemontemovie.com.
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