Ripartono gli
investimenti a Porta
Susa? Dopo la grande crisi, che ha fatto della nuova stazione
una
grande incompiuta, sembrerebbe di sì. Il gruppo
francese Altarea
Cogedim si farà carico dello sviluppo delle attività commerciali,
che finora hanno rappresentato il grande fallimento del complesso. La
lunga galleria di vetro, che fiancheggia i binari, ha su un lato ben
tre piani che potrebbero essere utilizzati
per negozi, bar, locali,
capaci di richiamare non solo i viaggiatori, ma anche i residenti.
Ma, causa crisi e causa alte richieste d'affitto sono rimasti vuoti.
Al momento ci sono solo un paio di bar, le biglietterie delle
compagnie ferroviarie e al Polfer, il resto è vuoto. Un triste
deserto che lascia
un'immagine provvisoria della stazione.
Altarea
Cogedim si è assicurata per
45 milioni di euro i
diritti retail di
cinque stazioni italiane, tra cui Porta Susa; per Torino si parla di
una quarantina di negozi, che potrebbero portare vitalità nella
stazione e diventare un
punto di attrazione per l'intero centro,
facendo sì che questa bella struttura trasparente abbia una vita
autonoma rispetto ai treni. In questo potrebbe essere aiutata anche
dalla sua
vocazione di cerniera tra i due quartieri in cui è
collocata, il centro e Cit Turin, vero e proprio
passaggio pedonale
per passare dall'uno all'altro, e dalla presenza dei capolinea di
tante linee di bus cittadini ed extraurbani. Sarà la volta buona per
vedere finalmente Porta Susa completata, godere anche di
vivace vita
commerciale oltre che di viaggiatori che vanno e vengono da tutta
Italia e, in futuro, con la
TAV, speriamo da tutta Europa? Lo
scopriremo nei prossimi mesi: Altarea Cogedim, che gestisce in
Francia varie stazioni parigine, tra cui quelle di Montparnasse e
Austerlitz, intende partire
al più presto con i progetti italiani.
Capitale straniero anche per la vecchia stazione di Porta Susa,
che fu per qualche mese
effimera sede del Mercato Metropolitano.
Abbandonata da allora, è stata recentemente acquistata dal gruppo
immobiliare
Vastint Hospitality Italy srl per
6,4 milioni di euro,
assicurandosi anche il possesso del
Mezzanino, proprietà del Comune
di Torino, per 1,74 milioni di euro. Cosa sarà dell'antico edificio?
Sarà
trasformato in albergo, pensato soprattutto per i
Millennials,
ovvero per la generazione nata tra gli anni Ottanta/Novanta del XX
secolo e il primo decennio del XXI. Vastint Hospitality Italy srl
controlla anche Ikea e ha già lanciato agli aeroporti di Milano
Malpensa e Linate, alberghi come quello pensato per Torino. E
Ikea
avrà un ruolo fondamentale. Il nuovo albergo apparterrà infatti
alla
catena Moxy, marchio del
gruppo Marriott, pensato per i
giovanissimi e con uno slogan che riassume la filosofia, ovvero "
il
massimo indispensabile": "Stile grintoso e prezzi
contenuti, più importanza alle esperienze da fare negli spazi
pubblici che al servizio in camera, stanze da 20 metri quadri,
connettività airplay, opere d'arte e mobili di design"
recita
Elle Decore. E qui entra in gioco Ikea, che "collabora con
Marriott alla
progettazione di componenti modulari prefabbricati
realizzati fuori sede, un modo intelligente per risparmiare sui costi
e mantenere i prezzi bassi". Il progetto per trasformare in
albergo gli oltre 5200 mq di Porta Susa non è stato ancora rivelato,
speriamo non manchi tanto.
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