Un
piccolo appartamento di ringhiera di circa 65 mq, nel centro storico di Torino, trasformato in uno
spazio
contemporaneo, con un originale
bagno a vista e un arredamento
firmato in larga parte
Ikea. Una trasformazione fascinosissima,
realizzata dall'architetto
Andrea Bella, che ha saputo usare le
'debolezze' dell'appartamento per trasformarle in punti di forza. "Il
proprietario è un
single, che voleva
spazi luminosi e aperti, con
percorsi fluidi. L'appartamento originario era molto diverso, con
bagno cieco lunghissimo e con altre due stanze che definivano gli
ambienti in modo geometrico" commenta.
Il progetto di Bella
ha praticamente
demolito tutte le pareti esistenti, con i rinforzi
strutturali conseguenti. "Abbiamo ottenuto una sorta di
open
space, secondo i desideri del proprietario. La sfida vera è stata
portare luce al bagno e per farlo abbiamo considerato che il cliente
abita da solo, quindi i problemi di privacy sono limitati". È
nato così un bagno originale, con una
parete vetrata, completamente
trasparente, che Bella considera "una provocazione" e che
lascia vedere al suo interno un
muro di verde verticale a metà
altezza con un lavandino; sull'altro lato del muro,
invisibile
dall'esterno, i sanitari, e, sul fondo, la cabina doccia. Quest'ultima è
rivestita di lastre di kerlite, che ne accentuano la
profondità e
danno il termine visuale alla prospettiva dall'esterno. Il bagno è
sistemato
nel centro dell'appartamento e dei suoi percorsi ("Era
l'unico spazio con la luminosità giusta e capace di garantire quella
continuità di spazi richiesta").
La sua centralità ha
richiesto anche una sorta di giustificazione estetica,
una sua
connotazione precisa, "per questo abbiamo creato
un giardino
d'inverno, che dichiarasse subito il suo destino funzionale, ma senza
che questo prendesse il sopravvento: da qualunque parte si guardi il
bagno, dall'esterno, si vede solo il lavandino incastonato nella
parete verde, cosa che in fondo potrebbe succedere anche in un
giardino; di tutto il resto non si vede niente". La parete
vetrata, che garantisce la luce naturale, ha
una tenda che si muove
dal basso verso l'alto per garantire la privacy: in questo modo chi
occupa il bagno può alzarla all'altezza che desidera
senza perdere
la luce (se scendesse dall'alto necessariamente si perderebbe la luce
dall'alto e la parte bassa, visibile, non offrirebbe la privacy
richiesta).
Il bagno è dotato di
due antibagni, uno verso la cucina, usato anche come
lavanderia e ripostiglio,
l'altro verso la zona notte, trasformato in
spogliatoio e camera
degli armadi, anche se passante. Il
verde che incornicia la parete
vetrata e quella del lavandino, al suo interno, è
costituito da
muschi naturali, bloccati e stabilizzati; è un verde
che non richiede alcuna manutenzione straordinaria, se non una più o
meno stabile umidità ambientale, che è quella che si trova nelle
abitazioni.
Il bagno è il centro dell'appartamento, si diceva;
gli altri spazi gli sono stati
organizzati intorno. Da una parte
la
zona notte: "Era lo spazio geometricamente più
adatto per accoglierla" commenta Bella. Dall'altra
l'area
giorno, con l'isola per la cucina, dotata di un
piano di vetro, che la
trasforma anche in una sorta di piano bar, e
con il divano multiuso. I
mobili, che a prima vista sembrano
progettati su misura, sono di
Ikea: "È stato
un esperimento: la
camera armadi, l'isola, la cucina, i divani sono di Ikea; la modifica
che è stata fatta è il piano di vetro all'isola. Visto che i tempi
sono piuttosto avari, in quanto a disponibilità economica, la
nostra
sfida è stata quella di creare un ambiente particolare e di arredare
il resto con mobili e oggetti che sono alla portata di tutti,
guardando bene le foto si possono ricavare anche le serie dei mobili.
Ikea ha
un'ingiusta fama di scarsa qualità; serve una certa sensibilità nell'abbinare e utilizzare le sue produzioni. È un
esperimento che ho fortemente voluto".
I lavori di demolizione hanno scoperto
le travi di legno originarie, "erano nascoste in un controsoffitto; abbiamo voluto salvarle, le abbiamo ripulite e messe
a vista, come una sorta di
testimonianza del passato
dell'appartamento, insieme al tassello di muratura a vista che ho voluto lasciare nel bagno per lo stesso scopo". Sono le vere protagoniste del nuovo senso volumetrico dell'appartamento, grazie ai soffitti e controsoffitti che delineano e che "non è stato semplicissimo realizzare, a causa della loro presenza". Il legno delle travi, che incontra il verde verticale, e la luminosità, danno un senso di
naturale e di accoglienza che contribuisce al fascino di questa sorprendente casa
di ringhiera torinese.
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