Dopo gli omaggi ad Antonio Vivaldi,
Casella e gli Strauss, celebrati negli anni scorsi, arriva l'omaggio
a un intero movimento culturale:
dal 22 febbraio al 29 marzo 2019, a
Torino ci sarà il
Festival dell'Espressionismo. Affermatosi nei
primi decenni del XX secolo in Europa, soprattutto in Germania,
l'Espressionismo tendeva a esaltare
l'aspetto emotivo della realtà,
in reazione all'impressionismo che voleva raccontarla in modo
oggettivo. Arti figurative, musica, cinema, architettura,
letteratura, teatro, tutti furono coinvolti nel rinnovamento e nello
spirito di ribellione dell'Espressionismo.
Un
ricco cartellone di
eventi lo racconta a Torino, coinvolgendo
numerosi enti culturali
come l'Accademia Stefano Tempia di Torino, l'Accademia di Musica di
Pinerolo, Arianna per la musica, le associazioni ABNUT, Antidogma
Musica, Baretti e Concertante Progetto Arte&Musica; le
Biblioteche Civiche Torinesi; la Biblioteca Nazionale Universitaria
di Torino; il Centro Studi sul Teatro Musicale; il Conservatorio
‘Giuseppe Verdi’ di Torino, la De Sono Associazione per la
Musica, il Goethe-Institut Turin, InPoetica - Festival trasversale
delle arti di Alba;, l'Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, il
Museo Nazionale del Cinema, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della
Rai, l'Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro, l'Orchestra
Filarmonica di Torino, il Teatro Regio e l'Unione Musicale. Ancora
una volta, Torino che fa rete e coinvolge tutte le associazioni e gli
enti culturali, per realizzare una kermesse dal grande fascino
culturale.
A
inaugurare il Festival dell'Espressionismo, il
22
febbraio alle ore 20.30, il
concerto dell'Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai diretta da Aziz Shokhakimov, nell'Auditorium Rai A. Toscanini, in
Piazza Rossaro; in programma
Pelleas
und Melisande di Schönberg,
Verwandlung III di Wolfgang Rihm e il
C
oncerto per flauto e orchestra di Goffredo Petrassi. Il
cinema
debutta il
23 febbraio alle ore 16 nella Sala 3 del Cinema Massimo
(via Montebello 18), con il film
Il gabinetto del dottor Caligari di
Robert Wiene. Il
cartellone cinematografico offre poi
Nosferatu il
vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau (Cinema Massimo, Sala 3, 24
febbraio 2019, ore 16),
Destino di Fritz Lang (Cinema Massimo, Sala
3, 25 febbraio 2019, ore 20.30),
Lo studente di Praga di Hanns Heinz
Ewers, Stellan Rye, Paul Wegener,
Ombre ammonitrici di Arthur Robison
(Cinema Massimo, Sala 3, 26 febbraio 2019, rispettivamente ore 16 e
18),
Il Golem di Paul Wegener,
Genuine di Robert Wiene (Cinema
Massimo, Sala 3, 27 febbraio 2019, rispettivamente ore 16 e 18).
Al
CineTeatro Baretti (via Baretti 4) il
25 febbraio 2019 alle ore
14.30, il
video di
Lulu di Alban Berg, nell'allestimento del Festival
di Salisburgo, diretto da Marc Albrecht. Il
28 febbraio 2019, al
Teatro Vittoria (via Gramsci 4),
Der blaue Reiter e la musica del
movimento espressionista, ovvero un
incontro, alle ore 16.30, e un
concerto liederistico, alle 20.30, raccontano il rapporto tra musica,
arte e poesia nella Germania del primo decennio del Novecento.
Per
tutta la durata del Festival,
tanti concerti, in diverse sedi. Da segnalare, il
14 marzo alle ore
15, alla
Biblioteca civica musicale Andrea Della Corte (corso Francia
186), la conferenza a cura di Maria Cristina Riffero
L'opera proibita.
Lo scandalo della Favola del figlio cambiato di Gian Francesco
Malipiero e Luigi Pirandello. Il Festival dell'Espressionismo sarà
chiuso il 29 marzo alle ore 20.30, al
Teatro Regio (piazza Castello
215), dal concerto
Viaggio in orchestra, diretto da Andrea Albertin.
Il programma completo è su
www.comune.torino.it, insieme a tutte le info per assistere agli eventi (molti concerti sono a ingresso libero).
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