Se fosse durato, sarebbe potuto
diventare
l'altro circuito cittadino glam della Formula 1: la
risposta subalpina al mediterraneo
Gran Premio di Monaco. Fascino non
mancava, al
Gran Premio del Valentino, che si svolse nella prima metà
degli anni 50, come gara fuori dal Campionato di Formula 1, nel
Parco
del Valentino di Torino. Vi presero parte
i più importanti piloti e
le case automobilistiche più prestigiose dell'epoca: Alberto Ascari
e Luigi Villoresi, Juan Manuel Fangio e Stirling Moss, la Ferrari e
la Maserati, la Lancia e la Talbot.
Le foto dell'epoca documentano
una pista cittadina,
tra i palazzi di corso Massimo d'Azeglio e le
rive del Po (la pista toccava il Castello del Valentino si scendeva fino al Borgo
medievale, poi dal ponte Isabella si raggiungeva il ponte Vittorio
Emanuele III, si percorreva corso Massimo d'Azeglio fino a corso
Vittorio Emanuele II per rientrare nel Parco); c'erano
misure di
sicurezza improbabili come le balle di fieno, con un pubblico
partecipe e attento. Davanti al Castello del Valentino, c'è ancora,
in marmo, la
posizione di Alberto Ascari sulla griglia di partenza,
immortalata in marmo.
Ci sono
episodi entrati nella storia, come
Alberto Ascari che esce di pista a pochi giri dalla fine e consegna
la vittoria al rivale
Luigi Villoresi; o, ancora prima nel tempo,
Tazio Nuvolari che taglia il traguardo tenendo in mano il volante,
spezzatosi dal piantone dello sterzo. Un Gran Premio che si è tenuto
per pochi anni, ma che aveva tutte le caratteristiche per diventare
una gara cittadina di grande fascino, davvero in grado di
rivaleggiare con la gemella monegasca. E chissà se, come per la
corsa del Principato, si sarebbero cercate tutte le misure di
sicurezza
più moderne, per permettere ai bolidi di continuare a
sfrecciare tra gli alberi del Parco (come oggi è inimmaginabile la
Formula 1 senza il Gran Premio di Monaco, chi lo sa, sarebbe stato
impossibile immaginarla senza la gara torinese). Le fotografie
raccontano
il fascino eterno delle monoposto e della velocità associati a
un Parco plurisecolare e a monumenti storici;
il binomio auto e
Torino che mantiene intatta la sua magia.
Le
foto, da
Torino Sparita di skyscrapercity.com e dal sito
di Pietro Fontanella.
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