Oltre a essere
favorevole alla TAV, sono anche
profondamente
europeista: appartengo a una generazione che alle elementari
disegnava che cos'era l'Europa, ricevendo come premio una visita al
Parlamento di Bruxelles (mai vinto, chiaro!), è arrivata
all'Università all'alba di
Erasmus (che invidia per gli universitari
di oggi!), ha fatto le traduzioni in lire i primi mesi di
euro e ha
iniziato a viaggiare per tutto il continente grazie ai
voli low cost.
Per questo apprezzo molto
Europa per due, la serie di incontri
organizzata dal Circolo dei Lettori in vista delle elezioni europee
del 26 maggio. Ecco il
comunicato stampa, così come mi è arrivato.
Europa. Dove siamo? In un momento storico in cui gli abitanti del
Vecchio Continente si interrogano sul senso della propria identità
politica e sui fondamenti di un’identità collettiva millenaria, un
festival al Circolo dei lettori per capire meglio il pezzo di mondo
che abitiamo. Incontri, dialoghi e una speciale rassegna stampa a
cura di Fondazione Circolo dei lettori, di Konrad, la sezione di il
Post dedicata proprio all'analisi delle notizie che riguardano
l’Europa, e il Post, giornale online diretto da Luca Sofri, con il
sostegno del Parlamento Europeo, per indagare il presente con un
occhio rivolto al passato, da giovedì 4 a sabato 6 aprile, è
L’Europa spiegata bene. Ma non solo, perché la Fondazione Circolo
dei lettori ha elaborato un programma in sinergia con il Polo del '900, centro culturale aperto alla cittadinanza, rivolto
soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini. Una serie
di lezioni, talk e dialoghi per portare al centro del dibattito
culturale l’Europa, ovvero il nostro mondo. È Europa Europa che ci
conduce fino a maggio, precisamente al 26, giorno delle elezioni, per
commentare il voto, durante e dopo lo spoglio.
Giovedì 4 aprile, ore 21 L'Europa, spiegata bene
prende il via
con il confronto tra Annalisa Camilli, giornalista che si occupa
dell'attualità italiana per Internazionale
e scrive in particolare
di migrazioni, Giuditta Pini, deputata del Partito Democratico, e
Matteo Villa, del Migration Programme and Europe and Global
Governance Centre dell’ISPI, modera il giornalista Luca Misculin. È
l’incontro dal titolo L’Europa ci ha lasciati soli? Lo ripetono
un po’ tutti quando si parla di migranti, da Minniti a Salvini.
Sarà vero? Proviamo a capirci qualcosa. Segue, venerdì 5 aprile ore
11, l’incontro Basta, Brexit, ragionamento su un’uscita lunga due
anni. Con Elena Zacchetti e Davide De Luca della redazione del Post,
al Circolo dei lettori. E ancora, la speciale rassegna stampa I
giornali europei di oggi, spiegati bene. Il consueto appuntamento con
la rassegna stampa a cura del Post si sposta, in occasione dei tre
giorni dedicati all’Europa, sull’analisi dei maggiori giornali
europei. Al Circolo dei lettori, sabato 6 aprile ore 11, con Luca
Misculin e Davide De Luca. La giornata di sabato 6 aprile è molto
ricca. Alle ore 15 si esplorano Le ragioni dell’euroscetticismo con
David Broder, storico britannico esperto di comunismo italiano e
francese, che scrive sulla rivista Jacobin
, Simona Guerra, archivista
e ricercatrice di fotografia, e Micol Flammini, giornalista del
Foglio
, esperta di esteri in particolare di Est Europa, Russia,
Polonia, Ungheria. Modera Davide De Luca. Nel pomeriggio di sabato 6
aprile, alle ore 18.30, Giovanni Diamanti, analista politico per
Linkiesta
e Il Giornale di Vicenza
, co-fondatore di Quorum e
YouTrend, Alberto Nardelli, Europe Editor per BuzzFeed News, Paola
Peduzzi, giornalista di Il Foglio
, e Silvia Sciorilli Borrelli,
giornalista, corrispondente italiana di POLITICO, cercano di
rispondere alla domanda Chi vincerà le lezioni europee?, ragionando
sugli equilibri e rapporti di forza dopo il 26 maggio. Infine,
L’Europa, spiegata chiude con l’appuntamento di sabato 6 aprile,
ore 21, un confronto con due europarlamentari che si sono fatte
notare, Elly Schlein di Possibile e Lara Comi di Forza Italia, modera
Davide De Luca. È Quelli che l’Europa la fanno.
L’Europa è un vasto patrimonio di bellezza e umanità, un
continente che della diversità culturale ha fatto il proprio tratto
distintivo. Come salvaguardarlo dalle nuove minacce che sembrano
riaffiorare? E ancora, come ridare vitalità all'Europa, idea
bellissima che anche l’Italia ha contribuito a far nascere? Per
rispondere a queste e altre domande, un calendario di incontri ideato
da Fondazione Circolo dei lettori e Polo del ‘900, in cui viene
chiesto a intellettuali di fare il punto per capire dove siamo, tra
speranze e realtà. Si comincia martedì 2, ore 18.30 al Circolo dei
lettori con La parabola dell'Europa (Donzelli) con l’autore Marco
Piantini, funzionario europeo, Gianmaria Ajani, giurista e
accademico, e Michele Valensise, diplomatico, già Segretario
generale del Ministero degli Affari Esteri, con la moderazione di
Marco Sodano. In un anno che vede appuntamenti importanti – dal
trentennale della caduta del Muro di Berlino alle elezioni europee –,
l’Italia rischia di defilarsi dal grande progetto di pace e
progresso cui aveva dato vita. È l’intero destino dell’Europa
unita, in realtà, a essere in crisi. La sua parabola è chiara, e il
suo declino sembra inarrestabile, in bilico tra il pericolo di
implosione e la trasformazione in un'Europa delle nazioni. Ma è
davvero così? Cos'è che non ha funzionato? In collaborazione con
CSF - Centro Studi sul Federalismo. L’Unione europea è come una
cattedrale incompiuta. In un dialogo con un immaginario giovane
elettore, il giurista Antonio Padoa Schioppa cerca di far capire la
posta in gioco in questi ultimi mesi con l’elezione europea del
2019. Perché è necessario che soprattutto le nuove generazioni
siano consapevoli di quanto del nostro futuro dipenda dalle scelte
che saranno compiute. Ne parliamo in un incontro al Polo del ‘900,
martedì 16 aprile ore 10, con l’autore Antonio Padoa Schioppa,
giurista e storico, Giampiero Bordino e Flavio Brugnoli, saluti di
Alessandro Bollo. È il secondo appuntamento della rassegna Europa
Europa a cura di Fondazione Circolo dei lettori e Polo del ‘900, in
collaborazione con Centro Studi sul Federalismo e Centro Einstein di
Studi Internazionali. Quando fu creato, il Parlamento europeo era
solo una tra le molte assemblee sovranazionali del secondo
dopoguerra. Come le altre, non aveva ampi poteri né era eletto
direttamente dai cittadini. Tuttavia, si svilupparono presto campagne
per la sua elezione. Un incontro con Umberto Trulli, in
collaborazione con CSF - Centro Studi sul Federalismo, per
ripercorrere le battaglie per l’introduzione del diritto di voto
europeo e per ragionare sul suo destino. Al Polo del ‘900, venerdì
17 maggio, ore 18. Il Parlamento europeo è l'unica istituzione
europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini, e le
elezioni sono alle porte. Tra il 23 e il 26 maggio 2019 circa 400
milioni di europei si recheranno alle urne per eleggere i loro
rappresentanti a Strasburgo. Che cosa succederà, dopo? Un’analisi
di Lucio Caracciolo e Lorenzo Pregliasco, in collaborazione con
YouTrend, e con la presentazione del numero di Limes Antieuropa. Al
Circolo dei lettori, martedì 21 maggio ore 21. La lunga notte in
attesa dei risultati delle elezioni europee è da seguire nella
speciale maratona al Polo del ‘900. Domenica 26 maggio, dalle 22
alle 4, in collaborazione con CSF - Centro Studi sul Federalismo e
CESI - Centro Einstein di Studi Internazionali. Commento a caldo alle
elezioni europee, martedì 28 maggio, ore 21, al Circolo dei lettori. In collaborazione con Youtrend. Post elezioni. Le previsioni sono state confermate?
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