Da
Slow Food e
Trenitalia, una bella
collaborazione, che finalmente si prende cura anche di chi
non
intende utilizzare l'auto nei suoi spostamenti turistici.
Insieme hanno preparato
venti itinerari enogastronomici collegati ad
altrettante linee ferroviarie regionali. Il titolo dell'iniziativa,
Itinerari di pAssaggio, è un bel gioco di maiuscole e minuscole, a
legare il viaggio in treno e le degustazioni possibili lungo le
tappe. Slow Food ha curato i testi e la selezione dei locali e delle
eccellenze da assaggiare, Trenitalia li mette a disposizione nel suo
sito web e peccato che il file degli itinerari non sia scaricabile,
ché sarebbe molto più comodo.
Tra le tratte già pronte ci sono
Torino-Alba, che ci porta tra le eccellenze delle Langhe, e
Ivrea-Aosta, per scoprire le specialità enogastronomiche del
Canavese.
Mi sono divertita a sfogliarli, per vedere cosa mi sono
persa tra Canavese e Langhe, e la cosa più sorprendente è che
tutti
i paesini hanno qualcosa da offrire. Anche quelli a cui non pensi mai e che usi per
misurare automaticamente la distanza da Torino, tipo
Carmagnola o
Trofarello (nella prima, pasticcerie come Di Claudio o Molineris e la
caffetteria Antica Torrefazione, nella seconda, la
pasticceria-caffetteria Scalenghe, specializzata nell'uso della
nocciola tonda gentile delle Langhe e con uova di Pasqua decorate a
mano). Trattorie, osterie, cocktail bar, macellerie, pasticcerie,
caseifici, Slow Food segnala tutti i luoghi da non perdere per
recuperare il gusto dell'assaggio. E così
valorizza le peculiarità
dei territori:
in Valle d'Aosta e Canavese prevalgono i caseifici,
gli agriturismi con i loro mieli, i salumifici e le macellerie, che
fanno pensare subito ai
sapori solidi della montagna. Per ogni luogo
è segnalata anche
la distanza dalla stazione, così da costruirsi un
itinerario del gusto in piena libertà, godendo anche dello
slow
tourism, il turismo che si ferma anche ai tavolini di un dehor a far
passare il tempo per vedere l'effetto che fa, invece di correre come
un indemoniato per confondere poi, tornato a casa, tutte le chiese.
Nelle ultime pagine dei libriccini, le curiosità. Ivrea-Aosta
spiega
la viticoltura in quota valdostana, che arriva fino ai 1200
metri di altitudine del prié blanc, il vitigno più alto d'Europa, o
la
losa, utilizzata non solo in edilizia, ma anche nei barbecue, per
cuocere la carne. Torino-Alba svela i
segreti dei tajarin, che
richiedono un gran numero di tuorli rispetto alla farina (proporzione
di 15 a un kg!), del
bollito misto piemontese e del
tartufo, con la
sua celeberrima Fiera di Alba.
Fuori regione, tanti itinerari che
meritano attenzione: tra i più vicini a Torino, Spotorno-Bordighera,
Parma-Bologna, ma sono da segnalare anche Napoli-Salerno o
Verona-Vicenza e Bari-Brindisi;
per fine anno arriveranno altri
itinerari, tra cui sono da segnalare,
finalmente, quelli nelle isole:
Cagliari-Sassari e Palermo-Messina, poi Udine-Trieste,
Campobasso-Isernia, Firenze-Viareggio.
Riscoprite i treni e lasciate
perdere le automobili!
L'itinerario Aosta-Ivrea è
qui,
mentre Torino-Alba è
a
questo link.
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