Di
Giovanni Migliara. Viaggio in
Italia, fino
al 16 giugno 2019 al
Museo di Arti Decorative
Accorsi-Ometto (via Po 55), mi è piaciuto subito il titolo, che
rievoca i grandi viaggi in Italia, d
a Johann Wolfgang Goethe in poi. In
realtà è una mostra che prosegue
l'analisi della pittura
piemontese, iniziata da tempo dalla Fondazione Accorsi, con proposte ogni volta occasione di conoscenza e
arricchimento.
Giovanni Migliara, nato ad
Alessandria nel 1785,
prima ebanista, come tradizione di famiglia esigeva, e poi, dopo studi a
Brera, una carriera come
scenografo al Teatro alla Scala di Milano, interrotta per motivi di
salute, arrivò alla pittura
per esclusione. I suoi problemi
polmonari non gli permettevano di lavorare in teatro, ma la
passione
per l'arte era più forte e iniziò a dipingere vedute, ispirandosi
ai
grandi vedutisti del Settecento veneziano.
Al Museo Accorsi,
oltre un centinaio di opere, tra acquarelli, tempere,
fixès sous
verre (miniature a olio su seta applicata su vetro), dipinti a olio,
raccontano l'Italia secondo i suoi occhi: certo, chiese, paesaggi e
conventi, ma anche, o soprattutto,
personaggi che descrivono
minuziosamente la vivace vita quotidiana. Si mescolano
realtà e fantasia, dettagli architettonici reali e altri inventati; tante le
influenze dalla
pittura fiamminga, con le sue
scene popolari, ai
capricci settecenteschi nelle raffigurazioni
paesaggistiche, fino al gusto
troubadour, tornato in voga nell'idea
del Medioevo del Romanticismo. Su tutto
prevale e affascina la luce,
usata
con la disinvoltura dello scenografo, che rende naturali e
credibili i dettagli descritti.
Venezia e Roma, Milano e Genova,
un vero e proprio
viaggio nell'Italia dell'Ottocento, presi per mano
da
un pittore eclettico, capace di declinare la pittura in tutte le
sue forme, avendone una
visione creativa, derivante dalla sua
esperienza di scenografo. Un pittore che fu
molto apprezzato anche
nel suo tempo, con committenze anche da
re Carlo Alberto di Sardegna,
dal
Granduca di Toscana Leopoldo II, dalla
Duchessa di Parma Maria
Luigia (seconda moglie di Napoleone) e dal
Principe di Metternich.
Per il re sabaudo dipinse l'Album personale, che contiene
vedute del
Piemonte e della Savoia ed è oggi conservato nella
Biblioteca Reale.
A rendere speciale la mostra, la
stretta collaborazione con la
Città di Alessandria e la
Fondazione Cassa di Risparmio di
Alessandria, che hanno prestato le opere appartenenti alle loro
collezioni (sebbene avesse speso buona parte della sua vita a Milano,
Migliara fu
sempre fiero delle sue origini alessandrine e della sua
cittadinanza piemontese);
prestiti anche da numerose istituzioni,
pubbliche e private, tra cui Palazzo Madama, Palazzo Reale e la
Galleria Sabauda di Torino, la Basilica di Superga, il Castello di
Masino del FAI, il Museo Borgogna di Vercelli, la Galleria d'Arte
Moderna, il Museo del Risorgimento e la Fondazione Cariplo di Milano;
i Musei Civici di Como e Villa Vigoni di Menaggio.
Giovanni
Migliara. Viaggio in Italia è al
Museo di Arti Decorative Accorsi
Ometto, in via Po 55,
fino al 16 giugno 2019. L'
orario di apertura è
martedì-venerdì ore 10-13 e 14-18, sabato-domenica ore 10-13 e
14-19. Il
biglietto costa 8 euro, ridotto 6 euro (studenti fino a 26
anni, over 65), gratuito per under 12, possessori Abbonamento Musei e
Torino + Piemonte card; il
biglietto Museo+Mostra costa 14 euro,
ridotto 12 euro, gratuito per under 12, possessori Abbonamento Musei
e Torino + Piemonte card.
Tutte le info su
www.fondazioneaccorsi-ometto.it.
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