Il Romanico è il
primo stile
riconoscibile dell'architettura medievale, il primo segno di uscita
dalla grande crisi seguita
alla caduta dell'Impero Romano (pensate
che la caduta di Roma fu così devastante, anche per l'architettura,
che per vedere
la prima chiusura a
cupola di uno spazio si dovettero aspettare il
XVI secolo, Filippo
Brunelleschi e il Duomo di Firenze! Praticamente un migliaio di anni
dopo la caduta dell'Impero!).
In Piemonte, tante chiese, abbazie,
pievi punteggiano il territorio e testimoniano la rinascita
architettonica del Medioevo, dopo i secoli bui della caduta. Per
valorizzare quel legato, la Regione Piemonte ha istituito
la Giornata
del Romanico, la cui prima edizione si celebrerà il
14 aprile 2019.
Sarà un'
occasione davvero speciale per muoversi nel territorio
della nostra regione e scoprire la sua ricchezza culturale: intorno
alle chiesette romaniche sono state infatti
sviluppate proposte per
valorizzare il territorio e le sue potenzialità,
dagli itinerari
artistici all'enogastronomia,
dalle attività all'aperto alla
cultura. Lungo la via Francigena, nelle valli alpine, nelle grandi
pianure, intorno ai laghi e nelle belle colline, aderiranno alla
Giornata del Romanico
un'ottantina di Comuni, con
30 associazioni,
le
Sovrintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città
Metropolitana di Torino e per le Province di Alessandria, Asti e
Cuneo, la
Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici,
tante
Aziende turistiche locali,
Pro loco ed
Ecomusei. E, come
sempre,
grazie ai tanti volontari, che permetteranno l'apertura di
chiese generalmente chiuse e continuate a dirci che l'Italia
potrebbe vivere di turismo e cultura, se tutto è sempre in mano ai
volontari.
In programma, copio dal comunicato
stampa:
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Visite guidate in oltre 60 chiese,
abbazie, cappelle: dagli edifici legati alla Via Francigena tra Valle
di Susa e Canavese al Romanico del Monferrato tra le province di Asti
e Alessandria, dall'architettura medievale del Novarese alle abbazie
del Cuneese. Tantissime opportunità per scoprire importanti beni
culturali regionali, Sacra di San Michele, Abbazia di Staffarda,
Abbazia di Novalesa, solo per citarne alcuni, e gioielli nascosti
del patrimonio architettonico piemontese;
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Aperture straordinarie di quasi
30 beni: tra le colline del Torinese e il Monferrato, tra Canavese e
valle del Ticino, un'occasione inedita per ammirare alcuni dei
principali capolavori dell’arte romanica in Piemonte, dai grandi
complessi abbaziali alle piccole pievi di campagna;
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Sette mostre pittoriche e
fotografiche dedicate al Romanico in musei e all'interno di chiese e
canoniche;
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Concerti e letture: ad Avigliana (TO)
con il concerto
O fortuna, eseguito da un insieme di strumenti
antichi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore in Borgo Vecchio; ad
Albugnano (AT) dove è previsto un concerto d'archi nell'Abbazia di
Vezzolano; a Gravellona Toce (VB) con un reading musicale all'interno
della chiesa di San Maurizio;
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Convegni:
Il paesaggio del
Romanico all'Abbazia di Santa Fede di Cavagnolo (TO) e
Le
Colline del Romanico tra arte e biodiversità all'Abbazia di
Vezzolano (quest'ultimo sabato 13 aprile).
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Itinerari: a piedi,
in bici o in bus, una ricca offerta di percorsi per scoprire i beni
architettonici romanici e i panorami che li circondano, dal Canavese
alla Valle Scrivia, dalle colline del Monferrato al Pinerolese.
Su
www.visitpiemonte.com, la
brochure di tutti i luoghi aperti e delle attività proposte.
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