No, non parlerò delle polemiche in
corso sul
Salone del Libro di Torino, perché da torinese ne conosco
il
profondo valore culturale e basta vedere il programma per capire
quanto sia
militante nella difesa della democrazia e nell'uso della
cultura per abbattere i confini che i nuovi sovranismi vorrebbero
rialzare. Dico solo che sarebbe
bello e urgente vedere la Magistratura
italiana assumersi le proprie responsabilità e darsi una mossa
per verificare i casi di
apologia del fascismo in corso in Italia.
Detto ciò, il Salone Internazionale del Libro di Torino presenta
un
programma fascinoso, come sempre,
mille appuntamenti che
richiederebbero il dono dell'ubiquità, e
tanti libri da scoprire.
Qui le cinque cose secondo me
da non perdere in questi giorni,
dal 9 al
13 maggio, tra autori e novità, al Lingotto Fiere e all'Oval.
La passerella e l'Oval
Sarà tonto, ma una delle novità più
importanti del Salone del Libro 2019 è eminentemente pratica: ci
sarà una passerella che collegherà la Stazione ferroviaria del Lingotto
all'Oval: era ora! Chi arriva in treno potrà finalmente arrivare
direttamente al Lingotto in 10 minuti di passeggiata, invece di dover
aspettare il 18. Sarà utilissima per liberare Porta Nuova dalle
migliaia di persone in arrivo, che devono poi prendere la
metropolitana. E sarà da provare anche per noi torinesi! L'Oval è l'altra
grande novità logistica del Salone: qui ci saranno i grandi editori
di ritorno a Torino, la Sala Oro per gli incontri più importanti e
la Plaza de los Lectores, che ospiterà incontri ed eventi della
lingua ospite, lo spagnolo.
Lo spagnolo, lingua ospite
La
prima testimonianza del Salone militante: "Mentre altri
costruiscono frontiere, noi scegliamo di parlarvi di una lingua che
le abbatte, lo spagnolo" aveva detto Nicola Lagioia in
conferenza stampa, spiegando perché ci sarebbe stata una lingua e
non un Paese ospite. E per lo spagnolo ci sono tante cose da non
perdere. A cominciare dalla Plaza de los Lectores, all'Oval, dove
troveranno posto alcuni dei più importanti enti culturali ispanici e
dove ci saranno incontri con Luis Sepúlveda, Enrique Vila Matas,
Clara Sánchez, Antonio Muñoz Molina e tanti altri scrittori
ispanici, più e meno conosciuti in Italia. Nella Sala Oro, il 9
maggio alle ore 18, Fabrizio Gifuni sarà protagonista della lettura
Un certo Julio. Omaggio a Julio Cortázar e Roberto Bolaño, mentre
Neri Marcorè leggerà Gabriel García Márquez (11 maggio ore 11.30, Sala Rossa)
La lezione inaugurale, con Fernando
Savater
Per il secondo anno consecutivo la
lectio magistralis
riguarderà l'Europa e sarà tenuta da un intellettuale spagnolo,
Javier Cercas l'anno scorso, Fernando Savater quest'anno. La sua
lezione si terrà in Sala Oro il 9 maggio alle ore 10.
Dov'è
l'identità culturale europea è il titolo, per cercare risposte a
domande di grande attualità: che cosa accomuna i cittadini del
Vecchio continente? Forse un certo modo di intendere la democrazia?
Oppure un particolare riguardo verso valori umani non negoziabili? Il
modo in cui si guarda all'idea di comunità? Anche la scelta di
Savater, filosofo basco che lotta contro le derive nazionaliste, e
dell'Europa testimonia la militanza del Salone del Libro per la
democrazia, i diritti, la giustizia sociale, il dialogo tra idee e
lingue diverse.
Book to Screen
Da alcuni anni il Salone
presta grande attenzione al rapporto tra la parola scritta e la sua
trasposizione in video. E sarà che
Game of Thrones, la serie tv più
famosa tratta da una saga letteraria, sta per finire (lo scorso anno
le è stato dedicato un incontro divertente e affascinante, con il
magnifico elogio dell'odio di Arya Stark by Michela Murgia), ma
quest'anno ci sono diversi appuntamenti che meritano di essere
segnalati: Elena Ferrante è la protagonista di un incontro speciale
con Saverio Costanzo, che ha diretto la serie tv tratta da
L'amica
geniale, Alba Rohrwacher e Goffredo Fofi (12 maggio ore 15.30, Sala Oro). Ci sarà anche un evento
speciale per celebrare i 30 anni dei
Simpson (10 maggio opre 19, Sala Azzurra) e si farà il punto su
Black Mirror con Francesco Pacifico e Fabio Chiusi (10 maggio ore 12.30 Caffè Letterario).
Giornalismo,
informazione, fakenews
Da giornalista, appassionata di informazione
e comunicazione, in questi anni di fakenews e notizie senza
controllo, segnalo incontri molto importanti come
Le regole della
disinformazione (9 maggio ore 14, Arena Piemonte), ovvero "la
propensione a credere a tutto, senza la verifica delle fonti, diventa
strumento nelle mani di pochi";
Big data e società digitale (9
maggio ore 15.30, Sala Argento): lo scambio dei dati offre nuove
opportunità, ma pone anche rilevanti domande: possiamo conciliare
l'informazione digitale e il rispetto alla privacy, la tutela della
concorrenza e le garanzie del pluralismo informativo?
Le sfide
dell'Italia oltre il voto europeo (10 maggio ore 12.30, Sala Blu),
con i direttori dei principali quotidiani italiani, Virman Cusenza,
Luciano Fontana, Maurizio Molinari, Carlo Tamburini, Carlo Verdelli;
Il futuro del giornalismo - Tra fake news e disintermediazione (13
maggio ore 15.30, Sala Viola: nella Torino che in settembre ospiterà
gli Stati generali dell’informazione, analisi di una professione
che vive una rivoluzione epocale, tra rischi, nemici e voglia di
rinascita.
Salone istruzioni per l'uso: il Salone
Internazionale del Libro di Torino è molto di più di questi cinque
punti strettamente personali, è vivace, cosmopolita, festivo,
complesso, con tante, forse troppe cose da fare e da vedere.
Trovate
tutto,
aggiornamenti compresi su
www.salonelibro.it
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