La fotografia storica e contemporanea,
quella analogica e quella digitale, la foto d'autore e quella dei social.
C'è tutto nella seconda edizione di
Fo.To - Fotografi a Torino, manifestazione ideata dal
direttore del
Museo Ettore Fico Andrea Busto, che coinvolge
90 enti
torinesi, tra Musei, gallerie, associazioni, biblioteche, fondazioni,
studi professionali.
Fino al 16 giugno 2019, potrete scegliere tra
decine di mostre che offrono la
bellezza della fotografia,
l'
immediatezza del suo linguaggio, lo
strumento di denuncia che
possono essere.
Le trovate tutte al link
www.fotografi-a-torino.it,
quelle che
mi hanno colpito sono quasi tutte l
egate all'architettura
e alla città:
Gabriele Basilico/Giovan Battista Piranesi - Viaggi e vedute: da Roma a Shanghai (fino al 14 luglio al Museo Ettore Fico, via Cigna 114);
SconfinaMenti. Percorsi di reportage in Valle Gesso
(fino al 25 maggio 2019 al Museo della Montagna, piazzale del Monte
dei Cappuccini 7);
Adelaide Di Nunzio. La città nascosta (fino al 15
giugno da Febo e Dafne, via della Rocca 17);
Daniel Pype Louvre
1987 - 2017 (fino al 1° giugno da CRAG – Chiono Reisovà Art
Gallery, via Giolitti 51);
Thomas Struth. Roma (fino al 14
giugno, da Gagliardi e Domke, via Cervino 16);
Il nostro passato.
Storia fotografica dell'Italia dagli anni '50 agli anni '80 (fino
al 31 luglio, da Paola Meliga Art Gallery, via Maria Vittoria 46/d),
Marco Furio Perini. Torino nel cuore (fino al 7 giugno, alla
Biblioteca civica Alessandro Passerin d’Entréves, via Guido Reni
102).
Oltre alle mostre tanti
eventi di approfondimento sulla
fotografia, le sue tecniche, la sua capacità di essere memoria e
ricordo. Tra tutti quello davvero da non perdere è sabato
11 maggio:
la
Notte Bianca della Fotografia, con le gallerie d'arte che
partecipano a Fo.To aperte dalle ore 18.30 alle 23 (trovate tutti
gli eventi su
www.fotografi-a-torino.it).
Fo.To ha riscosso un grande successo lo scorso anno, con
oltre
100mila visitatori nelle 81 sedi che hanno aderito alla
manifestazione, a testimoniare la voglia di fotografia dei torinesi e
dei turisti in visita alla città. Tre, probabilmente,
le ragioni del
successo, secondo il Museo Ettore Fico, che organizza la kermesse: è
una
manifestazione eclettica e democratica, "che dà voce a
tutte le realtà che si occupano di fotografia", comprendendo
appassionati, professionisti e collezionisti; intende costruire
una rete tra le diverse realtà espositive, permettendo che
varie mostre tra loro indipendenti trovino una relazione comune;
l'intenzione del Museo Ettore Fico e del suo direttore Andrea Busto
di "
coinvolgere in maniera attiva e costruttiva tutte le realtà
che a Torino e in Regione Piemonte si occupano di fotografia,
dal
centro alla periferia, nella ferma convinzione che fare rete sul
territorio sia la chiave vincente per valorizzare le diversità e
l'alta qualità dei singoli enti".
Bella, rimane da
sottolinearlo, la presenza di realtà culturali
delle periferie e dei
quartieri multietnici (ne ho citato due nella rassegna delle mostre
da non perdere, Gagliardi e Domke in Barriera di Milano e la
Biblioteca d'Entréves a Mirafiori); risponde anche a una convinzione
di Busto circa
la riqualificazione attraverso l'azione culturale: il
Museo Ettore Fico si trova in un'antica fabbrica di Barriera di
Milano, non a caso.
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