Quando si ammirano i
capolavori della
pittura, raramente si pensa a tutto il lavoro che li precede, lo
studio delle forme, delle ombre, dei colori.
Leonardo da Vinci.
Disegnare il futuro,
fino al 14 luglio 2019 alla Galleria Sabauda,
nei
Musei Reali, per ricordare i
500 anni dalla morte di Leonardo, introduce invece nel momento in cui i maestri della
pittura rinascimentale preparavano le loro opere ed è un momento
bellissimo. Le prove, i bozzetti, gli studi, i tratteggi, i volti
appena immaginati, la forma di un muscolo,
la mente dell'artista che
si prepara alla sua opera.
Il nucleo principale della mostra sono
i disegni di Leonardo da Vinci posseduti dalla Biblioteca Reale, tra
loro il celebre
Autoritratto, che ha un posto privilegiato nella
mostra, da solo su una parete di una stanza buia, illuminato come
principale punto d'attrazione (alle altre pareti, altri celebri
autoritratti moderni, che fanno il verso a quello leonardesco o che mostrano
come l'immagine di sé sia importante per tutti gli artisti); poi il
Codice sul volo degli uccelli, che permette di mostrare anche modelli
d'architettura e macchine studiate dal grande genio toscano, i
nudi
per la Battaglia d'Anghiari, il volto di donna per l'angelo della
Vergine delle Rocce, lo
studio delle muscolature dei cavalli per i
monumenti equestri.
Intorno alle opere di Leonardo, grazie a prestiti di istituzioni internazionali e collezioni private, i Musei Reali
hanno riunito i
lavori di altri grandi artisti, più o meno
contemporanei di Leonardo, che hanno compiuti analoghi studi per la preparazione dei loro
capolavori,
Andrea del Verrocchio, il
Pollaiolo,
Michelangelo
Buonarroti,
Raffaello. Un
percorso straordinario sul senso che aveva
tra il Quattrocento e il Cinquecento essere un artista: l'
influenza
di Roma, appena riscoperta, sia nell'immaginario estetico che in
quello scientifico, lo
studio sul corpo umano, con quello che
implicava in secoli ancora dominati da tabù e superstizioni, la
capacità di muoversi tra discipline diverse e tutte necessarie. Un
dietro le quinte davvero appassionante, che fa scoprire quanto la
realizzazione di un capolavoro fosse frutto di studi profondi, di
influenze culturali non sempre esplicite e di perfezionamento di
tecniche.
A concludere il percorso, una sezione dedicata a
Leonardo e il Piemonte: il rapporto del toscano con la nostra Regione
è per lo più sconosciuto e poco studiato, ma lo studio di un ponte per il
Naviglio di Ivrea, nel Codice Atlantico, dimostra l'interesse che c'è
stato e che la partenza per la Francia non ha sviluppato.
Disegnare
il futuro riunisce gli studi di numerosi capolavori del Rinascimento
italiano e offre l
'opportunità di (ri)vedere tanti disegni di
Leonardo conservati alla Biblioteca Reale. Ma, rivedendo
l'Autoritratto, che i Musei Reali di tanto in tanto giustamente
espongono, risulta chiaro quanto sia importante offrire sempre
nuove
chiavi di lettura al visitatore. La
valorizzazione di un patrimonio
prezioso come i disegni di Leonardo passa proprio da
questa capacità
di dare nuovi input, suggerire nuovi contesti e nuove
interpretazioni:
solo i grandi artisti possono essere letti
attraverso chiavi sempre nuove,
ma solo i curatori appassionati sanno
trovarle e offrirle al pubblico profano. E
chapeau ai Musei Reali,
che ci riescono tutte le volte.
Leonardo da Vinci. Disegnare il
futuro è alla Galleria Sabauda dei Musei Reali (biglietteria unica
in piazzetta Reale 1)
fino al 14 luglio 2019. L'
orario di apertura
segue quello dei Musei Reali, da lunedì a domenica ore 9-19. Il
biglietto costa 15 euro, ridotto 10 euro (per 18-25 anni e over 65) e
8 euro (under 18 e martedì e i giovedì per gli studenti
universitari); gratuito per under 6 e possessori tessere Abbonamento
Musei Torino Piemonte, Torino + Piemonte Card e Royal Card; formula
2x1 per i possessori di Cartafreccia muniti di biglietto FrecciaRossa
e FrecciaArgento per Torino (in una data antecedente al massimo tre
giorni da quella della visita).
Biglietto Musei Reali + Mostra 20
euro, ridotto 10 euro (18-25 anni), 8 euro (6-17 anni).
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