Una delle cose che ho sempre amato di
Open House Torino (qui
una guida alla terza edizione, l'
8 e 9 giugno 2019) è la possibilità di
entrare in appartamenti aperti al pubblico, non tanto per voyeurismo,
che è sempre una componente importante in manifestazioni come
questa, ma proprio per
il gusto di scoprire come si vive dietro le
facciate, quali scelte si fanno, quali tendenze si seguono. Ci sono
tanti modi di vivere a Torino, dettati anche dallo spazio che si è
scelto. Le abitazioni private, siano loft, ville, appartamenti,
mansarde, lo testimoniano e riescono sempre a sorprendere per le soluzioni che propongono. Sceglierne
solo 10
è complicato. Ma è una
due giorni, vederle tutte è impossibile e, stilando la mia lista, mi sono resa conto del mio
interesse per i loft
e del
protagonismo che la Dora sta assumendo nei nuovi modi di
abitare dei torinesi (un argomento, questo, che andrà
approfondito!).
Ed è la Dora la protagonista principale del mio
itinerario (che tocca però anche il centro e la collina!). Sul lato
meridionale del fiume, c'è
Casa Hollywood,
uno dei
must di Open House Torino, presente in tutte e tre le
edizioni: quest'anno apre
un loft, che si sviluppa su ben
tre livelli
e che è arredato con uno
stile minimal, ma molto efficace,
sottolineato anche dalla luce delle grandi vetrate, dietro alle quali
c'è una bella vista di Torino. Attraversato il fiume, su corso Regio
Parco c'è l'
ex CEAT, anch'essa presente per la terza volta:
la sua ristrutturazione ha regalato sorprendenti
ville urbane sui
tetti, per approfittare della vista sulla collina e sul centro. Aprirà le porte per Open House Torino proprio una di queste ville:
ristrutturata da poco, ha un'area giorno a tutt'altezza e la zona
notte sistemata al piano superiore; la luce, i colori, i materiali
raccontano la nuova proprietà e la
vista avvolgente su Torino ha la
stessa capacità di affascinare.
Ancora
loft, stavolta nell'
ex
Gruppo Finanziario Tessile, in Borgo Aurora: su due
livelli, lo spazio aperto per OHT conserva con orgoglio
le tracce del passato industriale, che
convivono armonicamente con il
design contemporaneo scelto dai
proprietari; anche qui, grandi viste su Torino. A poca distanza,
EDIT, nell'ex INCET, si è fatta apprezzare come
luogo
innovativo del cibo e della condivisione dei saperi; all'ultimo
piano,
apre in esclusiva per Open House Torino i suoi
loft, destinati
all'affitto breve: anche qui la
commistione tra il passato
industriale dello spazio e il design contemporaneo dà risultati
originali e d'impatto, come la vista di cui si gode dalla terrazza.
Superato il Parco Dora, nell'
ex Paracchi, un altro
loft, nato
dalla ristrutturazione dell'ex fabbrica di tappeti: luminoso, in
total white appena spezzato da decise sfumature di nero e grigio, così da esaltare le strutture del passato, racconta un
altro modo di vivere in un edificio dalla lunga storia. In
zona Campidoglio, non troppo lontano, c'è il
loft
Campidoglio davvero originale, in cui
un piccolo cortile, nel
mezzo del soggiorno, dà un'inaspettata identità a tutta la
struttura; e non solo, sull'esterno,
un mural di Corno 79 ricorda
che siamo in pieno
Museo d'Arte Urbana.
Ci
spostiamo adesso
in centro, dove ci sono
diversi luoghi di grande
fascino. Il primo che vi segnalo è
Rooms with a view: che
succede quando, aprendo le finestre,
si ha davanti Palazzo Carignano?
Già la vista varrebbe da sola e infatti il progetto
dell'appartamento
gioca con il panorama esterno, portandolo al suo
interno. Nelle case ottocentesche del centro, non manca
l'originalità
(ma, in verità, se scorrete il programma di Open House Torino,
l'originalità è ovunque e questo parla benissimo del modo di
abitare dei torinesi). Per esempio, una
casa di ringhiera di via San
Francesco d'Assisi è diventata un sorprendente appartamento con
bagno a vista, incorniciato dal verde verticale di muschi trattati,
e con un curato
design made in Ikea: è il
Giardino d'Inverno
e ne ho
recentemente parlato su Rotta su Torino.
In collina,
Above/Below Inside/Outside è il frutto di una
ristrutturazione singolare di una villa degli anni 70, che
ha
"riportato alla luce" il piano sotterraneo della cantina e
del garage, creandogli intorno
quinte di verde e materiali naturali,
a sottolineare lo stretto rapporto con la natura. A San Salvario,
C'era una volta è un appartamento fascinosissimo, che gioca sul
contrasto tra i soffitti dipinti, appena scoperti dopo un lungo oblio, proprio grazie a questa ristrutturazione, e l'
arredamento minimal; un rapporto davvero
bello e delicato, che dà una grande personalità.
Per visitare gli appartamenti e tutti gli spazi di
Open House Torino, dovete
registrarvi sul sito ufficiale,
www.openhousetorino.it;
niente che non fosse in vigore anche l'anno scorso: ricordate che
prima di visitare abitazioni, gallerie, palazzi e qualunque altro
spazio dovevate lasciare ai volontari nome, cognome ed email? Bene,
per
velocizzare i tempi, quest'anno la registrazione si fa direttamente
sul sito web di OHT: una volta registrati
riceverete un codice che
dovrete mostrare in tutti gli spazi che visiterete, in questo modo si
eviterà di dover lasciare tutte le volte i propri dati. E,
attenzione,
la registrazione non equivale alla prenotazione negli
spazi che la richiedono: la
registrazione è necessaria per visitare
tutti gli spazi aperti da Open House Torino, in più
per alcuni è
necessaria anche la prenotazione, per questioni di sicurezza,
organizzative e/o pratiche.
Le registrazioni saranno aperte dal 1°
giugno; la data di apertura delle prenotazioni sarà invece
annunciata il 30 maggio 2019.
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