Ha appena preso il via ai
Musei Reali
di Torino, nelle Sale Chiablese, la mostra
I mondi di Riccardo
Gualino, collezionista e imprenditore, che espone i
due principali
nuclei della collezione inestimabile dell'imprenditore biellese,
conservati alla
Galleria Sabauda.
La
storia straordinaria di
Riccardo Gualino, che nel primo Novecento seppe essere protagonista
di
geniali intuizioni e anche di fragorose
cadute imprenditoriali, è
già stata raccontata
su Rotta su Torino. Qui basta ricordare che fu fondatore di
SNIA-Viscosa, primo polo italiano dei filati artificiali,
Rumianca, protagonista nel settore chimico,
Unica, poi
Venchi-Unica, grande produttrice del cioccolato, e
Lux Film, una delle più importati case di produzione cinematografica
italiane, palestra di produttori come
Dino De Laurentiis e
Carlo
Ponti. All'epopea imprenditoriale, Gualino ha sempre accompagnato una
grande passione per l'arte, condivisa con la moglie
Cesarina Gurgo
Salice: tra i
grandi mecenati della prima metà del Novecento
italiano, non solo ricevevano nella loro casa torinese
intellettuali, artisti e letterati, ma seppero creare
una delle
più invidiabili collezioni d'arte private, sostenendo gli artisti
contemporanei e raccogliendo i capolavori del passato. "Avviata
negli anni dieci, fu alimentata da una straordinaria
disponibilità
di risorse, realizzate dall'imprenditore biellese nei settori del
commercio, della produzione industriale e della finanza, in Italia e
all'estero. Comprende sculture e dipinti, reperti archeologici,
arredi, vetri e ceramiche, oreficerie, arazzi e tessuti, datati
dall'antichità ai primi decenni del XX secolo, provenienti
dall'area europea, orientale e mediorientale" spiega il
comunicato stampa.
Le
alterne fortune economiche di Gualino
determinarono anche
il destino della sua straordinaria collezione:
dopo la Grande Crisi del 1929, e a causa anche dell'ostilità del
regime fascista, Gualino fu costretto a dichiarare
bancarotta, venne
quindi arrestato e portato al confino e la sua collezione
finì in
parte alla Galleria Sabauda. E qui è in larga parte adesso
conservata. La mostra a Palazzo Chiablese è un'occasione di
ammirare insieme i due nuclei principali, ripercorrendo la vita avventurosa del loro
proprietario. La
Madonna in trono di
Duccio da Buoninsegna, la
Venere
di
Botticelli,
Venere e Marte di
Veronese, la
Négresse di
Édouard
Manet, il
Paesaggio campestre di
Claude Monet, il Buddha in
meditazione del XIII-XIV secolo testimoniano la varietà dei gusti
dei Gualino e la loro
idea del bello, senza confini temporali né
culturali; accanto ai capolavori, i
riferimenti storici, che
ricordano i luoghi in cui furono collocati da Riccardo e Cesarina e
ricostruiscono quei primi allestimenti. Non è solo
un percorso
inusuale nella storia dell'arte internazionale, è anche l'
omaggio a
una coppia singolare di mecenati, che a Torino visse una delle
incredibili stagioni della sua storia.
I mondi di Riccardo Gualino,
collezionista e imprenditore è nelle Sale Chiablese dei Musei Reali
(a Palazzo Chiablese, con ingresso indipendente in piazzetta Reale)
fino al 3 novembre 2019. L'
orario di apertura è lunedì ore 13-19,
martedì-domenica ore 10-19. Il
biglietto costa 12 euro, ridotto 10
euro per gruppi da 15-25 persone, 6 euro per 11-25 anni, gratuito per
under 10, Possessori delle tessere Abbonamento Musei, Torino +
Piemonte Card e Royal Card.
Le
fotografie sono di
Daniele Bottallo.
Commenti
Posta un commento