Da alcuni giorni
undici edifici
religiosi piemontesi permettono l'ingresso ai turisti in modo
automatizzato, grazie a una
app innovativa, unica in Europa, come
Chiese a porte aperte, sviluppata nell'ambito di
Città e Cattedrali,
il progetto di
Fondazione CRT e delle
Diocesi locali, per valorizzare
l'arte sacra. Come funziona? Bisogna
scaricare l'app sul proprio
smartphone, per poi
registrarsi e
prenotare la visita gratuita. Una
volta che si raggiunge l'edificio che si vuole visitare, all'orario
indicato, bisogna
inquadrare il codice QR con il proprio smartphone e
si aprirà automaticamente la porta. All'interno, un
meccanismo
multimediale racconterà la storia dell'edificio e il patrimonio
artistico che conserva. In questo modo si potrà visitare il bene
religioso in condizioni di sicurezza e anche
in assenza di personale
di controllo. "L'apertura automatizzata permette di affrontare
meglio la sfida dell'organizzazione dei presidi e della
flessibilità degli orari necessari per tenere aperti i tanti luoghi
e spazi del sacro presenti sul territorio piemontese" spiega il
comunicato stampa.
La Cappella di Sant'Andrea a Chiomonte e gli affreschi della Cappella di San Bernardino a Lusernetta
Gli edifici religiosi coinvolti nel progetto
sono la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo (CN), la Cappella
di San Sebastiano a Giaveno (TO), la Chiesa di San Salvatore a San
Damiano Macra, la Cappella di San Giulio a Lemie di Lanzo, l'Oratorio
di San Michele a Serravalle Langhe, la Cappella di San Rocco a
Mombarcaro, il Santuario di Nostra Signora del Tavoleto a Sommariva
Perno, la Cappella di San Sisto a Bardonecchia (Melezet), la Cappella
di Notre Dame de Coignet a Bardonecchia (Les Arnauds), la Cappella di
Sant'Andrea delle Ramats a Chiomonte, la Confraternita di San
Francesco a Santa Vittoria d'Alba, la Cappella di San Bernardino a
Lusernetta, la Chiesa di Santa Maria di Missione a Villafranca
Piemonte.
Le chiese e le cappelle sono state
scelte perché senza
beni immobili né portali storici, dotate di elementi architettonici
o pittorici di pregio e vicine a percorsi di interesse come la via
Francigena o percorsi enogastronomici. A
rendere possibile questo
progetto di valorizzazione di edifici religiosi importanti per le
comunità locali e tutti da scoprire per il turismo, il finanziamento
della
Fondazione CRT, con il cofinanziamento della
Consulta Regionale
per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d'Aosta
e la partecipazione degli
enti proprietari dei beni.
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