Fondazione CRT ha presentato
OGR Tech,
l'ultimo tassello che mancava per il
completo recupero delle OGR, le
Officine Grandi Riparazioni che furono uno dei più grandi complessi
per la riparazione dei treni e che oggi sono il più singolare centro
culturale italiano. A
forma di H, nella manica settentrionale ospita
OGR Cult, con un
ricco programma culturale, dedicato a incontri,
conferenze e, soprattutto, tanta arte contemporanea di respiro
internazionale. Nel transetto, chiamato
OGR Taste, c'è
Snodo,
ristorante con un'inclinazione ai sapori locali e con un tavolo
social diventato uno dei simboli dello spirito delle OGR,
tra
condivisione e innovazione. Nella manica sud, da ieri,
OGR Tech,
pensato come
un boulevard lungo 200 metri, che lascia
intatta e
leggibile l'architettura originaria di murature e aperture e su cui
si affacciano
spazi trasparenti occupati dalla nuova vocazione, tutta
dedicata all'innovazione e alla condivisione dei saperi.
Sotto la
luce spiovente dal tetto, sale riunioni e uffici open space,
500
postazioni di lavoro, tavoli social, coloratissime aree relax per
chiacchierate sui divani, spazi insonorizzati per riunioni. Completano
l'offerta
50 schermi ledwall e videowall per la trasmissione in real
time delle news di canali come Bloomberg o CNBC, oltre a contenuti e
dirette streaming di eventi globali come TechCrunch Disrupt SF o Web
Summit. Sono
oltre 12mila metri quadrati di grande fascino, per il
rapporto
tra l'architettura ottocentesca e i nuovi spazi
contemporanei, in vetro e acciaio, il tutto realizzato con "i
migliori standard di sostenibilità ambientale e sicurezza
tecnologica, tra cui un centro elaborazione dati certificato Tier
III, uno dei più elevati in Europa" spiega il comunicato
stampa.
Ad abitare questi nuovi spazi, alcune delle più
importanti
eccellenze in campi come l'intelligenza artificiale e la
blockchain grazie alle
partnership stabilite da Fondazione CRT con
realtà locali e internazionali: saranno presenti, spiega ancora il
comunicato stampa, "startup, scaleup e acceleratori di impresa
di rilevanza globale come
Techstars, basato in Colorado, per
supportare la crescita del territorio e creare
bridge con i
principali
hub europei e statunitensi; aziende corporate nazionali e
internazionali impegnate in
attività di ricerca e sviluppo, per
avviare percorsi di
open innovation; investitori;
centri di ricerca
applicata sugli smart data, con realtà di eccellenza come il
Politecnico di Torino e
Isi Foundation, che avvierà alle OGR il
primo centro sui Big Data per il non profit, mettendo a punto nuovi
indicatori per la valutazione dell'impatto sociale in ambito
filantropico".
E, annuncia ancora il comunicato stampa, "sotto
l'egida di OGR Tech sono state siglate alleanze strategiche con
player internazionali: in aggiunta a Techstars, che lancerà a Torino
un programma di accelerazione sulla smart mobility in esclusiva
europea e in collaborazione con
Fondazione CRT,
Compagnia di San
Paolo e
Intesa Sanpaolo Innovation Center, altre importanti
partnership coinvolgono
Endeavor, il principale network globale no
profit per scale up;
Intesa-Gruppo IBM, che in OGR Tech completerà
il suo
campus dell'innovazione italiano sull'asse Milano-Torino,
puntando ad accrescere con le competenze del territorio sui temi
dell’intelligenza artificiale e della blockchain per top talents in
collaborazione con il Politecnico di Torino;
Talent Garden per la
gestione quotidiana degli spazi delle OGR Tech, per l'animazione
della community e per la naturale connessione con gl
i oltre 20 campus
in Europa. Tramite
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, è stato
inoltre consolidato un legame con l'
Ambasciata degli Stati Uniti in
Italia e il
Dipartimento di Stato americano attraverso
Best (Business
Exchange and Student Training), il programma bilaterale Italia-USA,
di cui le OGR saranno la 'casa', per la creazione di start up
high-tech nel nostro Paese, dopo un periodo di formazione e training
di giovani talenti nella Silicon Valley, facendo leva sul network
internazionale in costruzione".
Le OGR sono
un
posto singolare, in cui
locale ha stretti rapporti con
internazionale, e il lato Tech lo conferma. Ieri, all'inaugurazione,
guardavo le pareti di pietra fare da sfondo a questi spazi moderni e
contemporanei, che vedranno
alcune delle menti più brillanti in
azione, per disegnare il futuro. Un f
uturo di collaborazioni,
condivisioni, innovazioni, il futuro a cui
dovrebbe aspirare
l'Italia.
Da un recupero architettonico brillante, una proposta di
futuro che è tutta una sfida ed è un bel messaggio:
Torino come
centro internazionale di incontro e di confronto su temi che
cambieranno la vita di tutti.
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